Il Consiglio Provinciale di Potenza, convocato dal suo Presidente Christian Giordano per Venerdi 3 Marzo 2023, alle ore 11.00 in “seduta aperta”, discuterà della “Programmazione Scolastica, comma 557 della Legge 29/12/2022 nr. 197. Inapplicabilità del coefficiente 900 per la provincia di Potenza. Valutazione e proposte di aggiornamento delle Linee guida alla regione Basilicata”.
Alla seduta aperta del Consiglio, sono stati invitati i dirigentI dell’Ufficio scolastico regionale, del MIE, degli Istituti scolastici, del CPIA ed il rappresentante della Consulta studentesca.
La riunione avrà come obiettivo una presa di posizione sulla vicenda dimensionamento scolastico atteso che se ne rileva la inapplicabilità del coefficiente previsto, in quanto la norma prevede la salvaguardia delle scuole situate in aree montane. Nella provincia di Potenza, si fa rilevare, tutti gli istituti scolastici sono ubicati in comuni montani o in aree svantaggiate.
LETTERA APERTA DEL PRESIDENTE GIORDANO
Il comma 557 della Legge n. 197/2022 (Legge di Bilancio dello Stato) rischia di produrre effetti devastanti anche sul sistema scolastico della nostra Provincia. Rischiamo di perdere ben 25 istituti scolastici già dal prossimo anno scolastico (2024-2025).
Il dettato normativo citato, oggettivamente ridurrà il personale scolastico, a partire dalle figure di vertice (direttori scolastici e dsga), fino al personale di segreteria e ai collaboratori; ma l’effetto maggiormente nefasto lo subiranno proprio i nostri ragazzi che usufruiranno di una offerta formativa meno adeguata e meno coerente. Il rischio è che con la riduzione dei servizi si riduca anche la qualità dell’insegnamento.
Si tratta di una norma che ha il mero obiettivo di generare risparmio, senza assicurare alcun miglioramento dell’apprendimento e della socializzazione degli alunni, veri fini del dimensionamento scolastico.
In una regione come la nostra, colpita già duramente dallo spopolamento, tale provvedimento potrebbe rappresentare un colpo di grazia all’intero sistema scolastico.
Già oggi, con parametri molto più bassi (300 studenti per le aree montane 500 studenti per le altre aree) è stato complicato limitare gli accorpamenti e preservare i servizi. Con i nuovi parametri (900 studenti) la nostra sarà una delle province più colpite, con 25 istituti in meno nell’immediato fino a raggiungere una riduzione del 44,6% entro l’anno scolastico 2031-2032.
Occorrerebbe avere il coraggio di investire di più sulla scuola e sull’istruzione; assistiamo, invece, all’ennesimo taglio.
Il nostro vuole essere un grido di allarme
da trasferire a tutti i rappresentanti politici e istituzionali affinché, in maniera immediata, al di là delle proprie appartenenze politiche, possano intervenire per provare a scongiurare le circostanze rappresentate.
È in gioco il futuro dei nostri figli e quindi dell’intera regione!
Ecco perché, facendo seguito anche all’intervento sul tema del Presidente della Commissione Istruzione Enzo Bufano, abbiamo deciso di convocare un Consiglio Provinciale aperto a cui prenderanno parte anche i sindaci e le diverse anime del mondo della scuola.
Christian Giordano