Arriva il contributo per far fronte ai canoni di locazione.
L’iniziativa, finanziata dalla Regione, riguarderà anche il Comune di Gravina. Nei giorni scorsi, la giunta municipale presieduta dal sindaco Alesio Valente ha infatti dato il via libera al bando di concorso attraverso il quale saranno individuati i beneficiari degli stanziamenti regionali disponibili. «Continua l’impegno dell’amministrazione comunale per dare risposta ai problemi aperti dalla crisi generale che non risparmia neppure la città», commenta da Palazzo di città l’assessore Felice Lafabiana. «D’intesa con il sindaco e con la giunta», afferma il delegato alle politiche sociali, «stiamo compiendo ogni sforzo utile ad offrire risposte alle esigenze di una vasta parte della comunità segnata dalla disoccupazione o dall’insufficienza delle risorse economiche, in questa direzione si inserisce il contributo per il canone di locazione».
La misura, come prevede l’avviso pubblicato dal Comune, è riservata alle famiglie il cui reddito non superi la soglia dei 12.506 euro annui (elevabile a norma di legge a 14.000 euro, in casi specificamente indicati). Potranno avvalersene i cittadini italiani e residenti in uno stato dell’Unione Europea, o comunque in Italia da almeno dieci anni, che vivano a Gravina in immobile che risulti essere l’abitazione principale, condotto in locazione sulla base di contratto regolarmente registrato, purchè non ricadente in zona di pregio e di superficie non superiore (a seconda del numero di componenti del nucleo familiare) a 119 metri quadrati. «Maggiori informazioni e tutti i dettagli necessari – precisa l’assessore Lafabiana – potranno essere reperiti sul sito internet del Comune, all’indirizzo www.comune.gravina.ba.it, o richiesti direttamente agli uffici del servizio politiche sociali di piazza Cavour, aperti al pubblico il martedì e il venerdì dalle 9 alle 12, ed il giovedì dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18».
Gli interessati avranno tempo fino alle 12 del 7 febbraio per presentare le domande di partecipazione al bando all’ufficio protocollo del Comune, oppure a mezzo posta elettronica certificata o, ancora, mediante lettera raccomandata, che dovranno pervenire entro lo stesso termine.
Gen 10