Il Protocollo ‘Controllo di vicinato’ è stato presentato alla stampa nel corso di un incontro tenutosi nella Sala dell’Arco del Palazzo di Città, incontro al quale è seguita la prima riunione operativa. Presenti il Sindaco di Potenza Vincenzo Telesca, il Prefetto S.E. Michele Campanaro, il Viceprefetto vicario Ester Fedullo, il Questore Giuseppe Ferrari, il Vicario del Questore Antonio Stavale, il Comandante Provinciale dei Carabinieri il colonnello Luca D’Amore, la Comandante della Polizia Locale Maria Santoro, i Coordinatori dei ‘gruppi di controllo’. Il Protocollo mira a fornire un ulteriore contributo all’attività di prevenzione generale e di controllo del territorio, istituzionalmente svolta dalle Forze di Polizia; implementare le tradizionali linee di intervento a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, mediante la valorizzazione di forme di controllo sociale del territorio comunale in relazione alla specificità dei contesti territoriali; incrementare i livelli di consapevolezza dei cittadini circa le problematiche del territorio; promuovere una sicurezza partecipata attraverso formule e modalità di reciproca attenzione e vicinato solidale; favorire la coesione sociale e solidale. Durante l’incontro con i giornalisti è stato spiegato inoltre come l’attività di controllo del vicinato viene svolta da gruppi di cittadini, nel cui ambito saranno individuati dei ‘coordinatori’. L’azione di controllo consisterà nello svolgimento di una attività di mera osservazione riguardo a fatti e circostanze che accadano nella propria zona di residenza (ad esempio, passaggi ritenuti sospetti di macchine o di persone, allarmi, rumori, ecc.). I cittadini degli stessi gruppi si limiteranno a riferire tempestivamente ai coordinatori dei gruppi le informazioni acquisite, secondo le modalità operative che verranno individuate anche sulla base di appositi incontri con le Forze di Polizia, astenendosi in ogni caso dall’assumere comportamenti incauti o imprudenti, che potrebbero determinare situazioni di pericolo per se medesimi o per altri. I coordinatori dei gruppi di controllo del vicinato, a loro volta, informeranno tempestivamente i referenti delle Forze di Polizia. E’ stato ribadito con fermezza come sia severamente vietata qualsiasi iniziativa personale ovvero qualunque forma, individuale o collettiva di pattugliamento del territorio. Nelle strade interessate dalla sperimentazione sarà installata apposita cartellonistica. Saranno convocate riunioni del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, per monitorare periodicamente lo stato di attuazione del progetto e valutare l’adozione di eventuali modifiche. Le zone interessate in questa prima fase saranno via Area Silvana, via della Botte, Poggio D’Oro, Le contrade Rossellino, Poggio Cavallo e Rifreddo, Potenza Est, Piani del mattino e le zone limitrofe, aree nelle quali il Questore ha ricordato come nei primi 8 mesi del 2023 si siano registrati 11 furti in appartamento e nello stesso periodo del 2024 otto reati dello stesso tipo. Il Prefetto ha annunciato la volontà di calendarizzare, fin da subito una serie, di assemblee pubbliche nelle diverse zone interessate, assemblee alle quali le Istituzioni assicureranno la propria presenza insieme ai cittadini. Il Sindaco ha rimarcato l’importanza di circoscrivere con precisione le zone interessate, per evitare che delimitazioni poco chiare o troppo estese finiscano con inficiare la validità dei controlli che si intendono effettuare.
E’ stato precisato inoltre come il ‘Controllo del Vicinato’ sia uno strumento di prevenzione della criminalità, che presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona e la collaborazione di questi ultimi con le Forze di Polizia. Un percorso finalizzato a promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra i cittadini, allo scopo di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone.
A tutti gli abitanti dell’aree interessate è unicamente richiesto di alzare il livello di attenzione attraverso pochi, semplici passaggi: tra questi, il ‘far sapere’ che gli abitanti della zona sono attenti e consapevoli di ciò che accade intorno a loro. Infatti, se i vicini lavorano insieme per ridurre l’appetibilità degli obiettivi, i furti e tanti altri ‘reati occasionali’ potranno essere limitati.
E’ richiesto quindi unicamente di prestare maggiore attenzione a chi passa per le strade, nonché alle situazioni anomale che possono saltare all’occhio o generare apprensione ed allarme.
Glia attori del progetto sono ‘Gruppi di vicinato’, Coordinatori dei Gruppi, le Forze di Polizia statali e locali.
Un gruppo di controllo presta attenzione a ciò che avviene nella propria area di competenza nella vita quotidiana, collabora con le forze dell’ordine segnalando, tramite un ‘Coordinatore’, situazioni inusuali e/o comportamenti sospetti, collabora con i vicini attraverso comportamenti di reciproca assistenza (sostegno ai vicini anziani e soli, ritiro della posta in caso di assenza, sorveglianza reciproca delle case, ecc…), crea un canale di comunicazione per scambiare rapidamente informazioni tra vicini e riversarle al coordinatore del gruppo (es. catena telefonica, whatsapp, sms ecc…), individua i c.d. ‘fattori di rischio ambientale’, anche sulla base delle indicazioni fornite dal Coordinatore secondi i criteri indicati dalle Forze di polizia, che favoriscono furti e truffe (scarsa illuminazione, accessi vulnerabili, persone sole, ecc…).
In presenza di situazioni che richiedano l’immediato intervento delle Forze di Polizia (quali ad esempio furti, rapine e aggressioni in atto), i componenti del gruppo dovranno chiamare direttamente i numeri dell’emergenza 112, 113, oppure 115 o 118 a seconda della tipologia del fatto (incendi o emergenze sanitarie).
E’ stato rimarcato anche come sia fondamentale per la buona riuscita degli scopi del ‘Controllo del Vicinato’ il ruolo del ‘Coordinatore’ che è l’anello di congiunzione tra il ‘Gruppo’ e le Forze di Polizia.
Sarà investito ufficialmente dall’Amministrazione comunale e sarà inserito in un elenco (con relativi recapiti telefonici fissi e cellulari, e-mail ed altre forme di rintraccio) consegnato alla Questura e all’Arma dei Carabinieri, quale referente coordinatore di zona.
Dovrà comunicare alle Forze di polizia solo le segnalazioni ritenute importanti, sulla base dei criteri preventivamente concordati con le Forze di Polizia.
Manterrà i contatti con le Forze di polizia al fine di ricevere informazioni sulle azioni criminali più recenti nella zona o in zone limitrofe; avrà cura di trasmettere le informazioni ricevute utili per la comunità con un semplice passaparola o compilando piccoli messaggi da comunicare nei modi ritenuti opportuni.
Dovrà incoraggiare la vigilanza informale tra i residenti dell’area, mettere insieme piccoli indizi per poterli comunicare alle Forze di Polizia se necessario.
Accogliere i nuovi vicini informandoli e integrandoli nell’attività di controllo del vicinato.
L’instaurazione di un dialogo continuo e sensibile tra Forze di polizia e Comunità non potrà che migliorare la qualità delle segnalazioni fatte dai cittadini con la mediazione dell’opera dei ‘Coordinatori’ – secondo le intenzioni dei realizzatori del progetto.
Ott 14