Lunedì 6 giugno 2022 alle ore 16 presso la chiesa del Cristo flagellato, nell’ex ospedale San Rocco in piazza San Giovanni a Matera, nell’ambito del 9° congresso provinciale Siulp si terrà un convegno sul tema “La sicurezza a salvaguardia del territorio e della cultura”.
All’incontro oltre ai numerosi relatori e ospiti interverranno autorità civili e militari, dirigenti sindacali della provincia di Matera e i segretari provinciali della Puglia.
All’importante dibattito parteciperà il segretario generale nazionale Felice Romano.
Di seguito l’intervento di Pierluigi Diso in occasione del prossimo congresso del Siulp, quale riconoscimento e contributo per ricordare che esistono uomini in grado di svolgere il proprio lavoro in modo dignitoso e con spirito di abnegazione per la divisa che indossano.
Dalla cultura della legalità alla cultura quale valore fondante per lo sviluppo della provincia di Matera dal 2019 in poi.
Il SIULP è il punto di arrivo di un percorso storico, politico e sociale che comincia con i clandestini della P.S. Nel 1970, gli appartenenti al Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, i quali vogliono emanciparsi dall’isolamento politico e sociale e conquistare dignità di lavoratori in un Paese civile e democratico. Da questa premessa inizia la marcia del Movimento per la Smilitarizzazione, la Riforma e la Sindacalizzazione del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, che trova subito fattivi rapporti nei tre maggiori sindacati italiani e nei rappresentanti dei partiti, ponendo le basi per lo sviluppo del rapporto di lavoro dell’operatore di polizia. La successiva sindacalizzazione costituirà il momento di saldatura tra l’istituzione Polizia e i cittadini per una nuova cultura della sicurezza pubblica nel sistema democratico. Il SIULP conferma così la sua soggettività politica che coinvolge i cittadini sulle tematiche per una nuova politica della sicurezza pubblica. Sono i cittadiniche spingono il sindacato a misurare il valore della cultura e del territorio come leve per la crescita e lo sviluppo del Paese, a partire dall’anno in cui Matera è stata Capitale europea della cultura; da qui l’iniziativa del Siulp di Matera del 6 giugno, che avrà come focus tematico la sicurezza a salvaguardia del territorio e della cultura. Proteggere i cittadini, l’ambiente e i beni pubblici, garantire la sicurezza di un’area urbana da ogni tipo di minaccia è un compito sempre più impegnativo. Una città sicura migliora la sua immagine e attrae turisti e investitori. Dall’incontro di Matera si aprirà il dibattito non solo sulla necessità di correlare l’educazione alla legalità ed alla trasparenza alle azioni sociali e politiche, ma soprattutto dalla consapevolezza che le Istituzioni Pubbliche devono assumere un ruolo strategico per la diffusione ed il rafforzamento dei valori della sicurezza e della legalità, a garanzia e tutela dello sviluppo economico e sociale del territorio. Il Siulp di Matera si fa così promotore di un percorso di grande sensibilizzazione ed orientamento dei cittadini all’approfondimento di specifiche tematiche nella delicata transizione dalla vita familiare a quella sociale. L’incontro di Matera stimolerà una nuova coscienza democratica e tutte le attività utili a sviluppare una nozione sempre più profonda, estesa e radicata della cultura della legalità e trasparenza, valori essenziali per la crescita collettiva culturale e sociale. In questo ambito diviene particolarmente importante garantire sinergie fra istituzioni scolastiche e soggetti istituzionali presenti sul territorio volte a sensibilizzare ed orientare i giovani a un approccio integrato alla sicurezza e alla cultura della legalità, della responsabilità e della partecipazione, in cui aspetti formativi, sociali, economici e culturali, si intrecciano con l’attività preventiva e repressiva delle forze dell’ordine, determinando maggiori condizioni di sicurezza atte ad incidere in modo strutturale e non contingente sui processi di sviluppo socio – economico e culturale.Ma non c’è crescita senza cultura. La cultura delle proprie tradizioni, del rispetto delle vocazioni, la cultura dei luoghi e della loro storia, delle architetture che ci ricordano ma anche la cultura dell’attualità che quotidianamente arricchisce di valore la nostra provincia, insieme alla cultura delle persone che hanno scritto e stanno scrivendo la storia di questa terra, dei loro traguardi che sono anche i nostri. Bisogna conoscerli, valorizzarli, perché solo questa conoscenza sviluppa l’orgoglio di appartenere ad una comunità. La cultura deve essere intesa come risorsa e come volano per la rinascita della nostra Provincia, coinvolgendo tutte le realtà locali, le istituzioni culturali, le forze intellettuali e i giovani. Tutto ciò permetterà un potenziamento dell’imprenditorialità, dell’artigianato e di nuove professionalità specifiche in tutti i settori della cultura. Ma occorre partire dalla cultura della legalità, valore universalmente condiviso, spesso oggetto di violazioni che generano disagio sociale e inquietudine soprattutto nei giovani.Per questo, c’è bisogno innanzitutto di maggiore informazione e coinvolgimento da parte delle scuole o di altri enti che siano capaci di sensibilizzare i ragazzi sul tema della legalità e della coscienza civile. Lo Stato non dev’essere inteso come un avversario, ma come il garante della convivenza pacifica tra gli individui. Il compito degli uomini di cultura è quello di esercitare il dialogo. Come affrontare il tema del concetto di legalità, tra cultura e società contemporanea? Mai, come oggi, il dibattito circa l’origine dello Stato si rivela così vivo ed aperto; mai, come oggi è certo che ogni Stato si prefigge di perseguire determinate finalità sociali, la cui realizzazione è affidata sia ad individui, che ad organi (come Parlamenti, ministeri, prefettura, polizia, ecc.) che agiscono in nome dello Stato: “ubisocietasibi ius”. Dobbiamo essere consapevoli, quando parliamo di questo argomento, che agiamo in uno scenario complesso, per effetto della complessità non solo dello scenario interno, ma anche di quello internazionale. E’ in questo quadro che dobbiamo interrogarci, oggi, sul senso della legalità, della sicurezza, della cultura, intesi non solamente come modello ideale di valori e di fini da promuovere e da salvaguardare, ma anche come modus operandi.
Pierluigi Diso
Programma
Programma
Introduce Vito Cicirelli Dirigente Nazionale Siulp
Saluti Monsignor Pino Caiazzo Arcivescovo Diocesi Matera-Irsina
Sante Copponi Prefetto di Matera
Annamaria Mauro, Direttrice museo Ridola di Matera
Giuseppe Giove Generale dei Carabinieri
Ferdinando Izzo Presidente Ordine avvocati di Matera
Giuseppe Bollettino Segretario Cisl Matera
Interventi
Eliseo Nicolì Questore di Matera
Pietro Argentino Procuratore Capo Procura di Matera
Piero Marrese Presidente Provincia di Matera
Antonio Maria La Scala Avvocato e docente discipline penalistiche
Pasquale Costante Referente sicurezza Usr Basilicata
Antonio Braia Vicepresidente Confindustria Basilicata
Pietro Dileo Vicepresidente Bppb
Conclusioni
Felice Romano, Segretario generale nazionale Siulp
Modera
Felice Griesi, Giornalista