I due strumenti, insieme al Codice di comportamento dei dipendenti, sono pubblicati sul sito del Consiglio, nella sezione amministrazione trasparente.
L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, nel rispetto del termine stabilito in sede di Conferenza unificata, e cioè il 31 gennaio 2014, ha approvato il 28 gennaio scorso il Piano triennale per la prevenzione della corruzione (P.T.P.C.) per gli anni 2014/2016, da aggiornare entro il 31 gennaio di ogni anno successivo, il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità (P.T.T.I.) e il Codice di comportamento dei dipendenti.
La pubblica Amministrazione, in ossequio a quanto dettato dalla legge n. 190/2012, deve adottare il Piano triennale di prevenzione della corruzione, con l’analisi e la valutazione dei rischi specifici di corruzione e l’indicazione degli interventi organizzativi tesi a prevenirli. Le misure in materia di trasparenza del P.T.P.C sono quelle contenute nel d.lgs. n. 33/2013, nella legge 190/2012 e nelle altre fonti normative vigenti, oltre gli adempimenti indicati nelle Intese raggiunte in Conferenza unificata. Il piano stabilisce un Codice di comportamento i cui soggetti destinatari sono, oltre tutto il personale del Consiglio regionale della Basilicata, anche tutti coloro che hanno un rapporto di lavoro con l’ente, compreso il personale di ruolo pubblico comandato. Il regolamento che è portato a conoscenza anche dei collaboratori a qualunque titolo delle strutture politiche e consiliari, definisce l’insieme dei doveri di comportamento e degli obblighi di condotta che i dipendenti del Consiglio regionale sono tenuti ad osservare, al fine di assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell’interesse pubblico, nonché l’economicità, l’efficacia, l’efficienza, la trasparenza e la non discriminazione dell’azione amministrativa.
Tra le misure previste dal Piano di prevenzione e corruzione la rotazione del personale, garantita nelle aree a più elevato rischio di corruzione, una maggiore implementazione dei processi comunicativi tra soggetti e strutture interessati, percorsi formativi di livello generale rivolti a tutti i dipendenti, e di livello specifico, comprendente tecniche di risk management, destinati al responsabile della prevenzione e al suo staff, nonché ai dirigenti e funzionari addetti alle aree specifiche. Il piano stabilisce, altresì, azioni di sensibilizzazione della società civile sui fenomeni corruttivi con spazi di confronto e informazione.
Per quanto riguarda il Programma triennale per la trasparenza (P.T.T.I.) riferito agli anni 2014 – 2016 due le linee guida: la chiarezza espositiva e la comprensibilità dei contenuti, la pubblicazione di nuove informazioni con il recupero di tutti i dati che il Consiglio regionale ha già provveduto a pubblicare nella sezione “Trasparenza, valutazione e merito”. Particolare attenzione verrà riservato al formato di pubblicazione dei dati, gli open data (dati di tipo aperto) che dovranno avere le seguenti caratteristiche: essere disponibili secondo i termini di una licenza che ne permetta l’utilizzo da parte di chiunque, anche per finalità commerciali, in formato disaggregato; essere accessibili attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, essere disponibili gratuitamente attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ivi comprese le reti telematiche pubbliche e private, oppure disponibili ai costi marginali sostenuti per la loro riproduzione e divulgazione. I piani sono consultabili sul sito del Consiglio regionale, nella sezione Amministrazione trasparente.