Dopo la tappa di Matera con la conferenza stampa a Palazzo Viceconte, prosegue nella giornata di lunedì 25 giugno a Scanzano e Sant’Arcangelo la visita in Basilicata del Dalai Lama.
Prima di giungere a Scanzano jonico, dove era prevista una conferenza pubblica a partire dalle ore 10, il Dalai Lama Tenzin Gyatso ha voluto visitare il sito di Terzo Cavone, su cui si sta costruendo la Città della Pace per i bambini, accompagnato dal presidente della Regione Vito De Filippo, dal sindaco di Scanzano jonico Salvatore Jacobellis e dal Premio Nobel Betty Williams. Il Dalai Lama ha voluto vedere il progetto che gli è stato illustrato dal presidente De Filippo e da Betty Williams, giudicandolo “molto bello”. Sua Santità ha pregato per la Città della Pace, recitando un mantra del “Sutra del Cuore”.
Quindi il trasferimento a Scanzano in piazza Gramsci dove il Dalai Lama ha tenuto una conferenza aperta alla partecipazione di tutti. L´accesso alle aree dell´incontro era libero e prevedeva un protocollo per la sicurezza coordinato dal Comune di Scanzano che ha garantito al meglio l´accoglienza e lo svolgimento della manifestazione.
Il Dalai Lama si è trasferito verso le 14 al monastero di Santa Maria d’Orsoleo, dove ha rivolto il suo saluto agli amministratori locali, alle autorità civili militari e religiose della regione, alle parti economiche e sociali ed ai rappresentanti delle associazioni e della società lucana.
Il Dalai Lama è ritornato sui temi della pace e dell’educazione “ai veri valori della vita”, “all’onestà e alla compassione”, concetti ripetuti più volte ieri a Matera e stamattina a Scanzano Jonico davanti alla folla giunta per ascoltarlo.
“L’armonia e la comprensione reciproca – ha detto – sono la base del mio operare. Questo convento è un luogo speciale, ho fatto diversi pellegrinaggi in tutto il mondo e oggi sono felice di essere qui in questo luogo sacro dove si riunivano i monaci per pregare.
Per raggiungere la pace – ha sottolineato il Dalai Lama – non bastano però solo le preghiere, servono soprattutto le azioni e dobbiamo impegnarci se vogliamo raggiungere scopi importanti per noi e per il mondo intero. Bisogna imporsi degli obiettivi e lavorare per concretizzarli. Le giovani generazioni devono essere educate ai veri valori della vita: onestà, lealtà, pace, solidarietà, comunione. Coltiviamo le menti delle giovani leve in nome di questi ideali importanti”.
Dalai Lama a Scanzano Jonico, De Filippo: “Coltivare la compassione per educare i nostri figli”
“Il nostro concetto di pace mostra affinità con quello di Sua Santità nel professare un sistema in cui tutti possono elevarsi in armonia e contaminarsi in un ambiente prospero e luminoso”
All’inizio del suo intervento il presidente della regione, Vito De Filippo, ha rivolto il proprio pensiero commosso al Carabiniere morto in Afghanistan e agli altri due uomini dell’Arma feriti nell’attentato di questa mattina.
“Diventa ancora di più un impegno formidabile di tutti noi nelle funzioni che ognuno può svolgere. Sua Santità – ha proseguito De Filippo – ci sono altezze che superano le curve dei nostri orizzonti, destini fatti di amore di pace che spingono gli uomini nella loro moltitudine a sorvegliare questi valori. Inondiamo i circuiti a volte stretti altre volte modesti di questo fiato lungo e speranzoso, proviamo ogni giorno a spingere in alto i nostri occhi.
Nel 2003 la Basilicata – ha ricordato – con il contributo delle regioni vicine si rese protagonista di una pacifica battaglia di resistenza contro il deposito di scorie nucleari a Scanzano Jonico. Quella battaglia non fu fatta nel nome di una presunta proprietà del territorio, ma piuttosto per salvaguardare da una pericolosa contaminazione millenaria un’area che è patrimonio dell’umanità intera contemporanea e futura. Quella visione di pace l’abbiamo mantenuta con importanti risultati dando vita alla Città della Pace a Terzo Cavone, luogo adatto ad accogliere rifugiati provenienti da tutto il mondo. La presenza di Betty Williams e del Dalai Lama testimonia che si tratta di un progetto realizzato in Basilicata ma che ha aspirazioni più grandi.
Il nostro concetto di pace – ha continuato De Filippo – mostra affinità con quello di Sua Santità nel professare un sistema in cui tutti possono elevarsi in armonia e contaminarsi in un ambiente prospero e luminoso. Gli abitanti di questa regione sanno di dover offrire il proprio territorio nell’ospitalità della pace .
Ma nella scelta c’è anche altro: coltivare la compassione per educare i nostri figli a questo sentimento, spazio culminate di umanità e di solidarietà, per gli operatori di pace. Ringrazio Betty Williams e il Dalai Lama perché il loro pensiero ha radici ben più profonde che coincidono con la cultura e il carattere del popolo lucano”.
Un ringraziamento a nome di tutta la Conferenza episcopale della Basilicata è giunto da monsignor Nolè, vescovo di Lauria e Lagonegro, che ha definito il Dalai Lama un esempio di spiritualità.
“Tutti sentiamo nel cuore i sentimenti di pace, collaborazione e compassione – ha detto monsignor Nolè – un termine usato da Sua Santità e da Betty Williams durante questa visita e che condividiamo. Compassione nel senso di soffrire insieme – ha proseguito il vescovo – per raggiungere i valori della vita. Sua Santità ha rivolto il suo pensiero alle giovani generazioni e l’educazione dei giovani non la si fa soltanto con le parole, ma soprattutto con l’esempio. Lei – ha concluso – rappresenta un esempio di spiritualità, pace e comunione. E’ importante pregare prima di lavorare e avere sentimenti spirituali che devono guidare l’umanità intera”.
Dalai Lama a Scanzano Jonico, Betty Williams: “Non violenza per cambiare il mondo”
“Quando gli uomini capiranno finalmente che la non violenza è l’arma dei forti, tutti noi ci stupiremo di come il mondo cambierà rapidamente”.
Lo ha detto Betty Williams, questa mattina a Scanzano Jonico, nel corso del suo intervento di saluto, in apertura della visita del Dalai Lama.
La Williams ha poi richiamato “le battaglie non violente che la popolazione di Basilicata ed i suoi amministratori hanno sostenuto nel recente passato per evitare che la Regione rimanesse libera dalle scorie nucleari”.
“Il mio impegno nella realizzazione della Città della Pace per i bambini e le loro famiglie – ha detto ancora il premio Nobel per la pace – è assoluto”.
“Con la Città della Pace stiamo creando un nuovo paradigma per loro. I tempi sono maturi per cominciare non solo ad ascoltare quello che i bambini del mondo intero ci dicono, ma soprattutto per imparare dalla loro saggezza e lasciarci toccare dall’innocenza dei loro cuori e delle loro menti”.
“In questi anni – ha concluso Betty Williams – ho parlato della Città della Pace e del suo modello in tutto il mondo perché i bambini di questa nostra Madre Terra hanno sofferto abbastanza. Con la Città della Pace stiamo creando un nuovo paradigma per loro. I tempi sono maturi per cominciare non solo ad ascoltare quello che i bambini del mondo intero ci dicono, ma soprattutto per imparare dalla loro saggezza e lasciarci toccare dall’innocenza dei loro cuori e delle loro menti”.
Dalai Lama a Scanzano Jonico, Jacobellis: felici per sua presenza
“La città di Scanzano e tutta la Regione Basilicata la saluta, oggi siamo felici per la sua presenza. Siamo svegli, la città della Pace è finalmente una realtà e ringraziamo sua santità per la benedizione che ha portato in questa terra”. Lo ha detto il sindaco di Scanzano Jonico Salvatore Jacobellis, salutando il Dalai Lama.
“Nel 2008 abbiamo messo la prima pietra insieme a Betty Williams, e a tante autorità. Oggi lei è cittadino onorario di Scanzano – ha continuato – perché lei parla ai nostri cuori e chi segue i messaggi di pace parla al mondo intero. Siamo persone semplici come le popolazioni del Tibet. Oggi è una giornata indimenticabile, un evento unico”.
Dalai Lama a Scanzano Jonico: “A Terzo Cavone gettato un seme per la pace”
“Se il Ventesimo secolo è stato un secolo di sangue e guerre, il Ventunesimo deve essere un periodo di pace in cui l’unica arma utilizzata per risolvere problemi, che pure ci saranno, dovrà essere quella del dialogo”.
Lo ha detto questa mattina Sua Santità Tenzin Gyatso, il Dalai Lama, durante la conferenza pubblica a Scanzano jonico, tenuta subito dopo la sua visita al sito di Terzo Cavone destinata ad ospitare la Città della Pace per i bambini.
“Bisogna contrapporre alla rabbia mentale la pace interiore – ha aggiunto il Dalai Lama -, la sola che può generare la pace nel mondo”.
“Sappiate – ha detto ancora il Dalai Lama – che la rabbia mentale turba e danneggia lo stesso sistema immunitario del corpo umano”.
“Contro la rabbia e contro la violenza da essa generata – ha concluso Tenzin Gyatso – nasce la Città della Pace, questo posto che invece di ospitare scorie, grazie a Betty Williams, sarà luogo di pace, città della pace, dove è gettato il seme della concordia che dovrà germogliare e diffondersi nel mondo. Ognuno di noi può contribuire a questo progetto realizzando innanzitutto la propria pace interiore”.
Riportiamo di seguito il discorso integrale del presidente della Regione Vito De Filippo riservato per la tappa di Scanzano
Ci sono altezze che superano le curve dei nostri orizzonti. Planetari respiri fatti di amore e di pace che spingono gli uomini, nella loro moltitudine, a sorvegliare questi valori. Inondiamo i circuiti a volte stretti, altre modesti, di questo fiato lungo e speranzoso. Proviamo ogni giorno a spingere in alto i nostri occhi.
Nel 2003 la Basilicata, con il contributo delle Regioni vicine, si rese protagonista di una pacifica battaglia di resistenza contro il deposito di scorie nucleari a Scanzano Jonico. Quella battaglia non fu fatta nel nome della presunta “proprietà” di un territorio, ma piuttosto per salvaguardare da una pericolosa contaminazione millenaria aree che, sappiamo essere innanzitutto patrimonio dell’umanità intera, contemporanea e futura. Quella visione l’abbiamo rinnovata con la scelta di dar vita alla Città della pace a Terzo Cavone luogo adatto ad accogliere rifugiati provenienti da tutto il mondo, e che, come testimonia la presenza di 2 premi Nobel per la Pace tra cui sua Santità il Dalai Lama, è un progetto realizzato in Basilicata ma ha evidenti aspirazioni più grandi.
In questo il nostro concetto di Pace mostra molte affinità con quello proposto dal Dalai Lama nel prospettare un sistema in cui tutti gli esseri viventi possano elevarsi in armonia e contaminarsi veramente ma con un ambiente prospero e luminoso. Gli abitanti di questa regione italiana, sanno di dover offrire il proprio territorio e la propria ospitalità per contribuire ad una causa di rilevanza mondiale, quale quella voluta dalla Città della Pace, e sanno anche di avere l’obbligo di preservare questo angolo di mondo da scempi irreversibili.
Ma nella scelta che abbiamo fatto c’è anche altro: quello di coltivare la compassione e per educare i nostri figli a questo sentimento. Si la compassione, spazio fulminante, di umanità e di solidarietà. Quella compassione degli operatori di pace che saranno chiamati figli di Dio come dice il Vangelo di Matteo da Sua Santità il Dalai Lama più volte citato. Così, se il progetto Città della Pace ha sicuramente alla sua origine l’opera incessante e appassionata di Betty Williams, ha anche radici mi sentirei di dire, che affondano, ancora una volta, nell’insegnamento che sua Santità il Dalai Lama va diffondendo per il mondo: coltivare la compassione ed educare i bambini alla compassione, a chiedersi cosa si può fare per gli altri, per il pianeta, rivolgersi a tutte le forme di vita, lavorare per progetti di rinascita e fare in modo che siano più le azioni a fornire insegnamenti che non le parole. E’ quello che, nel piccolo questa terra, partendo da differenti radici culturali, ha sviluppato. La stessa sensibilità che ci ha consentito di realizzare la Città della Pace. Grande attenzione ai bambini che vivono situazioni di difficoltà estrema, a cui offriamo accoglienza con le loro famiglie. Attenzione ai nostri figli perché imparino fin da piccoli che ciò che si può fare per gli altri ha la stessa importanza di ciò che si puoi fare per se stessi e spesso coincide. Educazione e legame per la terra per un mondo di cui l’uomo è una parte e in cui inevitabilmente lascerà la sua impronta. E’ amore per un luogo che non è proprio, ma di cui si è figli e custodi, che non è eredità dei padri, ma prestito dei figli. Un amore particolare per il posto in cui si è nati, per il suo equilibrio, per la sua libertà, che ancora una volta ci porta vicini a sua Santità il Dalai Lama che, da uomo e da autorità spirituale, ha consacrato la sua vita alla testimonianza di questi valori.
Vi sono momenti nei quali quell’altezza la si sente più a portata di mano, oggi in Basilicata e a Scanzano grazie a Lei, Sua Santità ci sentiamo molto vicini.
DALAI LAMA, BENEDETTO: “IN NUOVO STATUTO REGIONE IMPEGNI PER COOPERAZIONE INTERNAZIONALE”.
“C’è un modo molto concreto per dare continuità alle iniziative storiche di questi giorni con la presenza in Basilicata del Dalai Lama: prevedere nel nuovo Statuto della Regione, in dirittura d’arrivo, il riconoscimento della cooperazione allo sviluppo quale strumento essenziale di solidarietà tra i popoli ai fini della pace e della piena realizzazione dei diritti umani, e contribuire al loro conseguimento, utilizzando anche nostre risorse umane e finanziarie”. E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio Regionale Nicola Benedetto che oggi a Scanzano Jonico e a Sant’Arcangelo ha rappresentato il Consiglio. “Essere l’unica Regione d’Italia a non aver aggiornato la propria Carta Statutaria che risale ai primi anni settanta – aggiunge – ci dà l’opportunità di raccogliere il messaggio universale del Dalai Lama completando il progetto di Città della Pace a Scanzano al posto di quello che doveva essere il simbolo del nucleare e a Sant’Arcangelo, andando quindi oltre le due importanti strutture di ospitalità internazionale. Si tratta dunque di valorizzare le esperienze dei soggetti attivi sul territorio regionale, promuovere e attuare interventi di cooperazione allo sviluppo nei Paesi in via di sviluppo e nei Paesi in via di transizione, come definiti dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (O.C.S.E.), e di ricostruzione nei Paesi colpiti da calamità o da guerre, per quanto possibile in collaborazione con gli Enti locali ed i soggetti pubblici e privati del nostro territorio, con altri soggetti omologhi esteri pubblici e privati, con le Istituzioni nazionali, internazionali e comunitarie competenti in materia. Un intervento regionale in materia di cooperazione internazionale, dunque, da svolgere nel rispetto dei principi fondamentali espressamente stabiliti con legge dello Stato o da essa dedotti, nonché nel rispetto della competenza statale in materia di politica estera e di rapporti internazionali favorendo le iniziative dei soggetti pubblici e privati del territorio della Basilicata, prevedendo la possibilità, come fanno già altre Regioni, di stipulare accordi con Stati e intese con enti territoriali di altro Stato nei casi e con le forme disciplinati da leggi dello Stato. Il nuovo Statuto, è questo l’impegno solenne da assumere a conclusione degli eventi spirituali e civili con il Dalai Lama – dice Benedetto – deve ispirarsi al pieno sviluppo della persona e dei principi di libertà, giustizia, uguaglianza, solidarietà, rispetto della dignità personale e dei diritti umani, in armonia con la Costituzione, con la Carta dei diritti dell’Unione europea e con la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, come mezzo di la pace e il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, sostenendo e difendendo i diritti fondamentali della persona, il loro libero esercizio e la solidale convivenza tra le diverse popolazioni e i differenti credi religiosi. Portare a termine questo è la missione che ci attende per tenere fede agli impegni assunti solennemente davanti il Dalai Lama”.
Nota di Giuseppe Digilio, Segretario Provinciale Api Matera su visita Dalai Lama in Basilicata
Siamo d’accordo su quanto ha affermato il presidente della Regione Vito De Filippo, difficilmente avvezzo a frasi di circostanza che, in occasione della visita del Dalai Lama in Basilicata, ha voluto ricordare a tutti che “gli abitanti di questa regione sanno di avere il dovere di preservare questo angolo di mondo da scempi irreversibili’.
Siamo altrettanto convinti che la presenza del quattordicesimo “oceano di saggezza” in Basilicata e le parole del presidente De Filippo faranno da sprone all’impegno delle istituzioni nel sostenere i cittadini per la battaglia di “preservazione di questo paradiso”. Proprio come accaduto in occasione della lotta di Scanzano che ha suggerito la costruzione della Città della Pace.
I Lucani hanno sempre offerto prova di determinazione nel raggiungimento di questi obiettivi. Difficilmente vinti dalla rassegnazione nella difesa dei propri diritti, alla salute, all’ambiente, al lavoro se non per il senso di abbandono che, a volte, sono costretti a vivere per l’impressione che le istituzioni offrono quando sono ripiegate a risolvere fatti interni e politici lontani dai problemi reali della gente.
Auspichiamo che l’insegnamento di oggi, consegnato alla Basilicata dal Dalai Lama, Nobel per la Pace, in un giorno in cui si continua a morire per una guerra che chiamiamo “di pace”, di “educare e coltivare le menti dei giovani in nome degli ideali dei veri valori della vita, la pace, l’onestà, la solidarietà e la compassione”, rappresentino, anche per la Basilicata, la ragione per riportare armonia tra cittadini e istituzioni per il benessere futuro della Basilicata.
Giuseppe Digilio, Segretario Provinciale Api Matera
La fotogallery della visita a Scanzano del Dalai Lama