E’ partita questa mattina e si concluderà venerdì 29 settembre al Museo Ridola di Matera la seconda edizione del simposio organizzato da NEREUS (La Rete delle regioni europee del settore spaziale), insieme alla Regione Basilicata e al Sistema Lucano dell’Aerospazio.
La conferenza dei partner Nereus è incentrata sul tema dell’utilizzo dei dati spaziali nella gestione sostenibile delle politiche turistiche e agricole, alla luce delle esperienze di successo maturate in altri contesti europei.
Ad aprire i lavori il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, il presidente di Nereus e membro del consiglio regionale dell’Occitania (Francia), Thierry Cotelle, e in rappresentanza del ministero della Difesa il direttore del V reparto ‘Innovazione tecnologica’ Luisa Riccardi. L’incontro introduttivo è stato coordinato dal capo di gabinetto della Presidenza della giunta, Michele Busciolano.
A seguire gli interventi dell’assessore Michele Casino e del direttore generale del dipartimento regionale allo Sviluppo economico, Canio Sabia.
La seconda giornata vedrà la partecipazione del direttore generale del dipartimento Agricoltura, Emilia Piemontese, che interverrà sul tema del digitale e delle soluzioni legate allo spazio per il comparto agricolo e lo sviluppo rurale.
Numerosi i contributi programmati di rappresentanti della Commissione europea, di esperti del mondo accademico e centri di ricerca, delle agenzie spaziali italiana ed europea, di manager pubblici ed esponenti politici, di referenti di imprese e cluster spaziali, tra cui quello della Basilicata con il presidente Antonio Colangelo.
Il simposio prevede una serie di tavole rotonde ed interventi di alto profilo che focalizzano l’attenzione sull’’applicazione dei dati spaziali nei settori dell’agricoltura e del turismo, e rappresentano un’occasione unica sia per illustrare le preziose opportunità dell’utilizzo dei dati spaziali in tali ambiti, sia per individuare e promuovere soluzioni spaziali sostenibili.
Il Simposio Regionale Europeo, che riunisce i diversi livelli della comunità spaziale regionale, nazionale ed europea come l’Agenzia Spaziale Europea, l’Agenzia dell’Unione Europea per il Programma Spaziale, l’Agenzia Spaziale Italiana, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, le regioni dell’UE, i cluster spaziali regionali, aziende, università e centri di ricerca, ospita partecipanti provenienti da tutta Europa.
La Regione Basilicata e il Distretto Tecnologico di Basilicata TeRN, soggetti fondatori della rete NEREUS, hanno fortemente sostenuto l’organizzazione del Simposio in Basilicata, non solo per facilitare la promozione internazionale del Cluster Lucano dell’Aerospazio, ma anche per rafforzare l’interconnessione e la cooperazione in Europa dei distretti tecnologici regionali, delle strategie di specializzazione intelligente (S3), degli ecosistemi di innovazione, nonché per aprire la strada a nuove iniziative.
Antonio Colangelo, Presidente del Cluster Lucano dell’Aerospazio (CLAS) e del Distretto Tecnologico di Basilicata (TeRN) ha dichiarato: “Il Simposio rappresenta un appuntamento dalla valenza straordinaria. Con grande orgoglio, la nostra regione ospita il secondo appuntamento del Simposio Nereus, un prestigioso evento internazionale che vede un’ampia partecipazione ed un acceso spirito di collaborazione. Tante idee, spunti tangibili e buone pratiche che parlano di spazio, innovazione tecnologia e sostenibilità. Sicuramente una concreta opportunità per stimolare il dialogo, le sinergie e la crescita. Nell’ambito aerospaziale, il tessuto lucano racchiude potenzialità ed expertise di notevole spessore, molto apprezzate anche a livello comunitario. Il nostro impegno è teso a valorizzare, in maniera determinata e continua, tutte le nostre risorse, per fare in modo che il settore spaziale sia un vero traino per l’intera economia”.
Il Simposio regionale si concluderà il 29 settembre con la visita alla sede di Matera dell’ASI e alla SPARKme Space Academy, che ospita il Museo della Scienza e dello Spazio, realizzata con il supporto delle Agenzie Spaziali Italiana ed Europea.
Intervento del presidente Bardi al Simposio di Nereus
Come Presidente della Regione e Vice Presidente della rete europea Nereus, la rete delle regioni europee utilizzatrici di tecnologie spaziali, sono molto lieto ospitarvi a Matera, questa splendida città che è stata Capitale Europea della Cultura nel 2019, per la seconda edizione del simposio delle regioni Nereus dedicato al tema dell’uso dei dati spaziali per il turismo e l’agricoltura. E’ questo il saluto del Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, in apertura del Simposio Nereus (Network of European Regions Using Space Technologies) in corso a Matera. “Permettetemi di ringraziare e salutare il Presidente della rete Nereus Cotelle, i membri del Management Board, e in particolare il segretariato Nereus, la nostra Antenna di Bruxelles gestita da Sviluppo Basilicata e i colleghi della regione che hanno reso possibile la realizzazione di questo evento- ha detto ancora Bardi. Porgo il mio benvenuto a tutti i partecipanti che sono venuti da varie regioni europee della Francia, Italia, Germania, Polonia, Spagna, Belgio, Portogallo, Austria e i rappresentanti della Commissione europea, dell’EUSPA, dell’Agenzia Spaziale Europea, dell’Agenzia Spaziale Italiana, dei ministeri italiani, dei cluster, delle imprese, delle università e centri di ricerca europei che operano nei suddetti settori e che condivideranno con noi le loro esperienze. Ho proposto al Presidente Cotelle e al Management board NEREUS di ospitare la seconda edizione in Basilicata dopo aver partecipato al primo simposio regionale a Redù in Belgio presso l’Agenzia Spaziale Europea perché ritenevo fosse necessario, dopo la lunga pausa forzata a cui ci ha obbligato il Covid, di organizzare un grosso evento Nereus “in presenza” che servisse a rivitalizzare e sviluppare ulteriormente le connessioni fra le nostre regioni e i loro stakeholder. Il simposio di Matera non è un punto di arrivo ma vuole essere un nuovo punto di partenza dopo la pandemia per sviluppare la nostra attività e collaborazione attraverso una serie di nuovi eventi in presenza e virtuali che seguiranno, come quello del 2024 che sarà ospitato dalla Regione Occitania a Tolosa in Francia che il Presidente Cotelle rappresenta. Durante questi 2 giorni in Basilicata – ha aggiunto Bardi – i partecipanti discuteranno e avranno modo di approfondire vari temi: strategie per favorire l’uso di dati spaziali e l’economia spaziale; competenze necessarie per il settore spaziale: come preparare risorse umane e talenti per imprese, università/ricerca e pubblica amministrazione per affrontare le sfide del settore spaziale e della società; bisogni e tendenze future dell’agricoltura e del turismo due settori molto importanti per le economie delle nostre regioni; come facilitare l’uso delle tecnologie, dati, servizi e applicazioni spaziali per renderle conformi alle esigenze degli utenti nei settori di mercato del turismo e dell’agricoltura; come favorire la cooperazione tra regioni europee e i loro ecosistemi e cluster aerospaziali per sviluppare nuovi servizi e applicazioni in risposta alle sfide sociali. Mai come oggi nella storia recente, la collaborazione fra ecosistemi regionali dell’innovazione per sviluppare soluzioni innovative è necessaria per favorire la ripresa economica e sociale, la transizione verde e digitale e la resilienza in Europa. L’uso delle tecnologie spaziali e digitali nella gestione aziendale e in tutto il settore agricolo contribuisce ad affrontare diverse sfide a livello agricolo e settoriale per gli agricoltori, le cooperative e organizzazioni agricole, i decisori chiave e i governi nazionali e regionali. Queste tecnologie serviranno a migliorare la redditività dell’azienda agricola, ad affrontare il problema dell’efficienza nell’uso delle risorse, contribuiranno ai nostri obiettivi di sostenibilità e forniranno supporto alle politiche e alle decisioni. Il turismo è l’ecosistema europeo più colpito dalla crisi del COVID-19, il primo ad avere il suo percorso di transizione. Le azioni di questo percorso costituiranno gli elementi chiave della prossima agenda turistica europea 2030/2050. La digitalizzazione dell’economia e della società, il maggiore spazio per la generazione, raccolta e servizi attraverso l’uso dei dati (tra cui quelli spaziali) offriranno nuove opportunità per trasformare i servizi turistici, il mercato e le politiche in questo settore. L’aerospazio è un settore in continua espansione in Europa e l’Italia si sta confermando sempre più un paese leader in questo campo. La Basilicata sta svolgendo il suo ruolo da protagonista in quello che sta diventando un forte elemento di traino nel mondo della ricerca, della formazione, dello sviluppo tecnologico e del tessuto imprenditoriale. La presenza dell’Agenzia Spaziale italiana a Matera, il polo di ricerca dell’Università degli Studi della Basilicata, l’area di ricerca del CNR di Potenza, gli insediamenti industriali di grandi players internazionali, la rete di PMI che hanno maturato esperienza nell’aerospazio, hanno proiettato la nostra regione nel più ampio scenario europeo. Per comprendere meglio i cambiamenti climatici e mitigarne gli effetti sempre più preoccupanti, per monitorare l’ambiente, per un’agricoltura, un turismo ed una mobilità più sostenibile, si sta potenziando l’attività di ricerca e migliorando l’uso della tecnologia satellitare in grado di monitorare il territorio e supportare varie politiche pubbliche. Al contempo si stanno attuando tutte quelle azioni utili a favorire l’incontro tra gli enti di ricerca e le imprese lucane al fine di produrre servizi e applicazioni innovativi a supporto delle politiche e sfide regionali garantendo lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio.Il Cluster Lucano dell’Aerospazio, parte del cluster nazionale del sistema aerospaziale, rappresenta oggi uno dei gruppi più qualificati d’Europa insieme ai suoi ricercatori, ai suoi talenti e alle imprese lucane. L’Aerospazio è inoltre una priorità della Smart Specialization Strategy (S3) della Regione Basilicata. Mi piace ricordare che la Regione Basilicata e i suoi operatori dello spazio hanno contribuito a creare la rete Nereus dopo la firma della carta politica a Tolosa. Nel corso di questi anni, la Regione Basilicata ha sempre giocato un ruolo attivo all’interno del Consiglio di Amministrazione della rete e con gli stakeholder lucani ha contribuito allo sviluppo della rete guidando gruppi di lavoro, contribuendo alla preparazione di documenti strategici, organizzando eventi e workshop regionali ed europei e partecipando a progetti europei con i nostri centri di ricerca, il cluster regionale e l’università. Dalla nascita di Nereus ad oggi le infrastrutture spaziali europee sono cresciute molto, inaugurando una nuova era di grande e gratuita disponibilità di dati di elevatissima qualità sui quali sarà possibile sviluppare nuove e più efficaci applicazioni al servizio della società. Permettetemi di sottolineare per i miei colleghi delle regioni europee, alcune sfide e temi futuri per le regioni che potremmo affrontare insieme durante questo simposio e attraverso i gruppi di lavoro Nereus per condividere le nostre migliori pratiche e trovare soluzioni migliori. Come finanziare e supportare al meglio la Ricerca e l’Innovazione, i cluster e le imprese agendo al contempo sulla leva della domanda regionale di servizi, applicazioni e dati spaziali? Come facilitare l’interconnessione delle nostre strategie regionali di specializzazione intelligente (S3), dei nostri ecosistemi dell’innovazione, dei nostri cluster settoriali e delle catene del valore in Europa? Come le regioni e i loro cluster in linea con la Nuova Agenda Europea per l’Innovazione possono facilitare i collegamenti tra le loro risorse (fondi, attrezzature, strutture), organizzazioni (istruzione superiore istituzioni, enti di ricerca e tecnologia, aziende, venture capitalist e intermediari finanziari), investitori e policy makers? Come sviluppare la digitalizzazione e le infrastrutture regionali di dati territoriali a supporto delle varie politiche regionali e delle decisioni? Come eliminare gli ostacoli amministrativi e legislativi per favorire l’uso dei dati spaziali (nuova legislazione o procedure smart, pre-commercial e innovation procurement, partenariati pubblico/privato, ecc)? Come formare le competenze “spaziali e digitali” per la Pubblica Amministrazione, le imprese e la ricerca? Sono interrogativi necessari sui quali avviare le nostre riflessioni per una visione futura del settore dell’aerospazio. Sono certo – ha cocnluso Bardi – che da queste due giornate usciranno spunti interessanti per la nostra rete”.
La fotogallery del simposio (foto www.SassiLive.it)