Decoro urbano e cura delle aree verdi, alcune precisazioni dell’assessore al verde Giuseppe Digilio. L’80% delle aree verdi della città non sono comunali, occorre maggiore collaborazione tra i soggetti titolari, ATER in primis. Di seguito la nota integrale.
Il decoro urbano è parte di un processo civico intrinseco alla cultura del rispetto del bene comune da parte di cittadini, imprese e amministrazioni. Un obiettivo che può essere raggiunto agevolmente se tutti gli attori coinvolti collaborano tra loro. In questi mesi ci siamo concentrati sulla progettazione di strumenti in grado di offrire alla città di Matera occasioni di programmazione di medio lungo periodo come per esempio l’assegnazione triennale della cura e la manutenzione di aree verdi, parchi e spazi comuni. L’affidamento di un bando triennale che permetterà una programmazione in continuità per tre anni, costituirà un punto di forza inedito che questo comune da anni attende. Ovviamente è solo una parte delle cose che intendiamo portare avanti. Presto proporremo alla città un Compendio per il Decoro Urbano che comprenderà una disciplina da seguire attraverso una suddivisione di azioni positive da compiere nelle seguenti macroaree: comportamenti dei titolari di esercizi commerciali e esercizi pubblici; disciplina relativa alla manutenzione e al decoro di edifici ed aree pubblici e privati; disciplina relativa a cantieri; condotta delle persone; disciplina relativa ai rifiuti ecc. Per raggiungere questi obiettivi sarà indispensabile la partecipazione e la condivisione degli obiettivi da parte di tutti gli enti pubblici titolari delle aree verdi come dagli stessi proprietari privati. Vorrei ricordare che l’80% delle aree verdi della città di Matera non sono di proprietà dell’Amministrazione comunale, ma a vario titolo, di privati cittadini, di imprese edili (in forza di ex opere di urbanizzazioni) e, soprattutto, dell’Ater. In questi giorni abbiamo sollecitato ognuno di questi soggetti affinché contribuissero con propri mezzi e proprie risorse a curare le proprie aree a verde. Ciononostante, vista la mancata risposta e i mancati interventi seguiti alle nostre richieste, abbiamo continuato a offrire il servizio di sfalcio e manutenzione delle aree, nonostante non fossero di proprietà comunale. Tutto questo non può per consuetudine continuare ad essere una prassi. Ci aspettiamo che possa avviarsi una stagione nuova per una maggiore collaborazione tra tutti i titolari delle aree verdi, perché la sfida di una città di Matera sempre più pulita e decorosa deve essere frutto di un lavoro corale tra i vari proprietari delle aree.
Verde urbano a Matera, Consigliere Comunale Nicola Casino (Forza Italia): “Se il Comune di Matera gestisce aree private ci sarebbe danno erariale”
In merito al comunicato stampa dell’Assessore comunale al verde, Giuseppe Digilio, secondo il quale l’80% delle aree verdi della città di Matera non sono comunali, il consigliere Nicola Casino, capogruppo di Forza Italia in consiglio, intravede un danno erariale che andrebbe immediatamente denunciato alla Corte dei Conti. “Se, come sostiene Digilio, – afferma Casino- il verde che il Comune di Matera cura e gestisce è per l’80% di proprietà privata, allora si configura uno spreco di risorse pubbliche in favore dei privati che andrebbe subito denunciato alla Corte dei Conti. Infatti la cifra che il Comune di Matera investe annualmente nella gestione del verde è pari ad 800mila euro. Se l’80% di queste arre verdi, come si afferma nel comunicato di Digilio, è privata, allora si sprecano ben 640mila euro di risorse pubbliche annualmente per erogare un servizio che sarebbe invece a carico dei privati. E’ logico pensare che ci sia un danno erariale di cui la Giunta Bennardi dovrebbe rispondere. Probabilmente le cose stanno diversamente. Digilio, nella fretta di giustificare la situazione di degrado del verde urbano in città, ha commesso un errore di valutazione, basandosi soltanto sui dati catastali indicanti la proprietà delle aree verdi. In realtà occorre conoscere bene le leggi urbanistiche e indagare le convenzioni in essere tra Comune, enti pubblici (come l’Ater) e imprese costruttrici proprietarie dei suoli per capire che le lottizzazioni prevedono la cessione di aree private da adibire a verde pubblico per il raggiungimento degli standard urbanistici. Pertanto una semplice interrogazione catastale sulla proprietà delle aree verdi non restituisce un quadro veritiero della situazione del verde urbano e della competenza della sua gestione”
Di seguito le aree verdi di proprietà dell’ATER