Il Direttivo dell’Anci Basilicata convocato dal Presidente Salvatore Adducee allargato a tutti i Sindaci e al Presidente dell’UPI ha esaminato oggi le conseguenze dell’applicazione del decreto 113/2018 in materia di protezione internazionale e immigrazione e sicurezza pubblica.Il decreto interviene sul sistema di accoglienza dei Comuni ed ha inevitabili ricadute dirette sui territori e sulle competenze dei Sindaci che costituiscono il primo ineludibile riferimento del sistema di accoglienza. Il Decreto introduce novità nella possibilità di accesso agli SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) dei soggetti vulnerabili, delle modalità di accesso alle cure sanitarie, delle informazioni che i sindaci devono avere sul numero, l’età e il sesso di coloro che sono nei centri di accoglienza. In particolare, l’Anci Basilicata ritiene molto pericoloso oltre che socialmente rischioso impedire l’iscrizione anagrafica ai titolari di permesso di soggiorno per richiesta di asilo. A tre mesi dall’entrata in vigore del decreto e nonostante la chiarezza delle disposizioni, i richiedenti asilo continuano infatti ad essere ostacolati sia nell’esercizio di molti diritti fondamentali sia nell’accesso a servizi essenziali, perché pur essendo titolari di un permesso di soggiorno sono privi di residenza. I Sindaci dell’Anci Basilicata all’unanimità sostengono con forza l’azione della propria Associazione apprezzando la ripresa del dialogo con il Governo Nazionale, così come condividono la decisione della Regione Basilicata di proporre ricorso davanti alla Corte Costituzionale. A conclusione della riunione l’Anci Basilicata ha chiesto ai Prefetti di Potenza e Matera un incontro immediato per affrontare le questioni così sintetizzate: 1) conservare l’accesso allo SPRAR dei soggetti vulnerabili;2) l’applicazione di modalità uniformi delle prese in carico dei richiedenti asilo da parte delle ASL; 3) il riconoscimento del diritto per i Comuni di conoscere il nome, l’età e il sesso delle persone ospiti dei centri di accoglienza;4) conferma delle clausole di salvaguardia già concordata con le Prefetture all’interno del protocollo a suo tempo sottoscritto. Tutto ciò al fine di consentire ai Sindaci di programmare le politiche territoriali.
Il Direttivo ha poi affrontato le questioni relative al trasporto pubblico locale che è stato oggetto di tensione proprio nei primi giorni dell’anno quando si è rischiato il blocco del trasporto a causa dell’applicazione del divieto di circolazione per il mezzi“Euro zero”. A tal proposito l’Anci ha chiesto all’Assessore ai trasporti Carmine Castelgrande un incontro immediato per una valutazione sul piano trasporti e sulle questioni urgenti del sistema del trasporto pubblico in Basilicata.Il Direttivo ha, inoltre, fortemente criticato la norma contenuta nella legge di Bilancio dello Stato per il 2019 che riduce la percentuale di anticipazione di tesoreria dai 5/12 a 4/12, determinando in tal modo gravi disservizi finanziari a danno dei Comuni. Infine, Salvatore Adduce ha illustrato ai Sindaci la grande cerimonia inaugurale del 19 gennaio di Matera Capitale Europea della Cultura alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. I Sindaci saranno a Matera sin dalle prime ore del mattino con la fascia tricolore e prenderanno posto prima nella Cava del Sole e in Piazza San Pietro Caveoso nel pomeriggio. “I Comuni , ha detto Adduce, sono stati protagonisti di tutto il percorso che vede oggi Matera e la Basilicata al centro della scena nazionale e mondiale e pertanto devono festeggiare insieme ai cittadini e alle più alte autorità italiane ed europee l’avvio dell’anno della Capitale”.
Gen 14