Distrutta la stele di Giuseppe di Vittorio a Oria, intervento di Pietro Simonetti (Cseres). Di seguito la nota integrale.
“Distruggere la stele di Giuseppe di Vittorio nel giorno della sua nascita e nel luogo del suo primo lavoro da ragazzo ad Oria è un segnale molto preciso di caporali, agrari e fascisti. Non solo un atto miserabile osceno, è molto di più distruggere il passato per costruire un clima di paura e di falso per emarginare il mondo del lavoro, la sua rappresentanza, i lavoratori per avere i “pieni poteri.”
Attenzione i simboli sono importanti, mentre trionfa la cultura dell’indifferenza, della smemoratezza, le forze dell’autoritari smo e del razzismo ci dicono cosa fanno e faranno. Scriveva Walter Benjamin: “Se vince il nemico neanche i morti saranno al sicuro”.