La coordinatrice regionale USB Basilicata, Rosalba Guglielmi e Franco Acinapura per USB Trasporti Basilicata in una nota esprimono alcune riflessioni sulla norma inserita nella legge di stabilità che proibisce la circolazione dei veicoli a motore m2 e m3 con emissioni euro 0. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Sembrerebbe essere piombato come un fulmine a ciel sereno l’applicazione della legge di stabilità 2018 che proibisce la circolazione dei veicoli a motore m2 e m3 con emissioni euro 0.
La SITA pubblica sul suo sito le corse annullate, centinaia di ragazzi e lavoratori pendolari, che già facevano la lotta per riuscire a prendere un posto su autobus sovraffollati, da domani sono lasciati a terra senza che venga fornita uno straccio di indicazione, come se davanti all’affidamento di un servizio pubblico la soppressione di parte dello stesso , per inadeguatezza aziendale, potesse passare con un semplice comunicato informatico. Inoltre, in regione, rispetto ai 117 autobus non a norma, per quel che ci è dato sapere, molti di essi usciranno comunque, con alcune aziende che scaricheranno sugli autisti la responsabilità di girare con mezzi non idonei visto che, grazie alle nuove condizioni di ricatto, molti lavoratori non avranno il coraggio di rifiutarsi di uscire.
Può darsi che siamo stati distratti e che del problema se ne siano da tempo interessati Province Regione e COTRAB, quel che vediamo è però la situazione attuale di completa assenza.
Chiediamo il rispetto totale dei servizi assegnati, il mancato adeguamento del parco macchine, previsto da oltre 4 anni e anche finanziato da specifici fondi, in gran parte non utilizzati, – come denunciato da tempo dalla nostra organizzazione sindacale, non è un problema che può essere scaricato improvvisamente sui cittadini, magari con un comunicato dello stesso COTRAB, in qualità di consorzio affidatario del servizio e primo responsabile del rispetto del piano del trasporto regionale extraurbano, che grida l’allarme. Riteniamo invece che debba essere chiamato a rispondere civilmente dei danni arrecati agli utenti. Né meno gravi ci sembrano le responsabilità delle Province e della Regione, intervengano al più presto per il rispetto dei servizi dati in gestione, pretendendo che la SITA garantisca anche con fitto di mezzi adeguati le corse assegnate ed un controllo efficiente sulla reale situazione dei mezzi pubblici utilizzati dalle aziende, sia per il rispetto delle norme antinquinamento, come in questo caso, che per la sicurezza stradale in genere, a cominciare dall’osservanza dei criteri di circolazione in questi giorni di gelo.
Per non ritrovarci a piangere lacrime di coccodrillo davanti alle “inevitabili” tragedie.