Venerdì 16 settembre 2016 si è spento l’ex presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2001 Ciampi in qualità di Capo dello Stato visitò la città di Matera. Il ricordo del sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri.
Morte di Ciampi, De Ruggieri: visitò Matera nel 2001 e rimase stregato dai Sassi”.
“La morte del Presidente emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ci riporta alla memoria le sue parole all’arrivo nella nostra città”. Così il sindaco Raffaello de Ruggieri ricorda a nome dell’amministrazione comunale e della città, la figura dell’ex Capo dello Stato scomparso oggi.
“La sua visita, nel 2001, fu contrassegnata dalle parole straordinarie che egli dedicò ai nostri Sassi “Ho ancora negli occhi lo stupendo spettacolo che mi si e’ mostrato davanti quando sono arrivato (in elicottero) a Matera e si è aperto il grandioso anfiteatro dei Sassi”, disse infatti, riconoscendo a nome dell’Italia intera grande onore al Patrimonio principale della città. Nel giorno della sua scomparsa – aggiunge il sindaco – rendiamo onore all’ alto senso dello Stato che egli ha saputo interpretare in una fase storica significativa per il nostro Paese, esprimendo i valori fondanti della nostra Costituzione in Italia e all’estero”.
Scomparsa Ciampi, il cordoglio di Pittella
“Rattrista, oggi, la scomparsa del Presidente Carlo Azelio Ciampi. Uomo delle istituzioni di statura straordinaria ed europeista che fondava i suoi convincimenti sui valori di integrazione e comunità.
Ha ricordato a tutti gli italiani il profondo significato e l’importanza dei simboli repubblicani, sapendo interpretare con sobrietà ed umanità un grande sentimento di unità nazionale.
Ebbe belle parole per la Basilicata e per la capacità dei lucani di utilizzare bene e in fretta i programmi infrastrutturali comunitari. Ed espresse elogi per la bellezza della città di Matera, che gli aprì le sue porte nel corso della sua visita nel 2001. Per la città dei Sassi predisse, con grande slancio e lucidità, un futuro di sempre maggiore crescita e sviluppo.
Torna poi attuale e stringente il suo riferimento, in quel discorso, a quella che egli stesso chiamava “alleanza delle autononie”, richiamando allora, come ha fatto in seguito, tutti noi ad un monito di unità e condivisione per riuscire a cogliere opportunità più grandi del singolo tornaconto.
Ci mancheranno i suoi modi miti ma decisi e la sua capacità di leggere a fondo le cose del mondo”.
Lo dichiara il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.
Scomparsa Ciampi, la nota di Stefano Conte, chimico teorico e consigliere scientifico di Grassano
vorrei ricordare il presidente emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che seppur a 95 anni, ha prodotto grande cordoglio a tutti i livelli istituzionali, per quanto ha saputo trasmettere anzitutto con la sua condotta di vita, e poi anche per i suoi insegnamenti intellettuali.
Mi piace ricordarlo mentre teneva la sua lectio magistralis nel salone degli stemmi della Scuola Normale di Pisa, nel maggio 2008, presentato dall’allora direttore Salvatore Settis.
In particolare vorrei che possa essere trasmesso questo suo discorso, che ho inserito in un’appendice del mio libro “Oltre il visibile: le vie della chimica” edito da Aracne, e che il presidente Ciampi pronuncio’ nel 2005, durante la cerimonia di consegna delle medaglie per i benemeriti alla cultura.
Ringrazio Voi, Benemeriti, che del coltivare arte, scienza, ed educazione avete fatto l’impegno di una vita. Voi date corpo e anima, nel vivere quotidiano, alla Cultura.
Vi ringrazio per quello che ci avete dato con quotidiano sforzo, lavoro e im- pegno. Siete la parte viva e vitale dell’Italia che guarda avanti e che vuole andare avanti.
La cultura è l’anima di un Paese, la sua linfa vitale. È coscienza e conoscenza di sé e dell’ambiente in cui si vive. La cultura è la prima identità di un popolo […].
Le opere degli uomini di cultura che hanno reso celebre l’Italia, parlano an- cora oggi alle coscienze.
Testimoniano il ruolo insostituibile da loro svolto per favorire il progresso morale e civile dei popoli. […] Sono tutti straordinari esempi della capacità di esprimere le inquietudini e gli ideali del proprio tempo […].
La cultura è bellezza […]. Perché solo la vera scienza, al pari dell’arte, pre- figura il futuro. […] Il genio è quello che fa fare balzi in avanti alla cultura e alla civiltà umana. La cultura è memoria. […] La cultura deve vivere nel presente. Non basta avere un patrimonio prezioso se non c’è l’impegno, la passione, la competenza di chi, nel custodirlo, lo alimenta, lo tramanda […]. Voi rappresentate esempi di eccellenza nella cura e nel progresso creativo delle scienze, dell’arte e dell’istruzione. Le onorificenze che oggi vi vengo- no conferite sono il riconoscimento di una lunga e proficua attività. Siete un esempio da seguire.
I giovani che si propongono di perseguire i vostri stessi scopi con la mede-sima tenacia e lo stesso amore per la conoscenza che voi avete avuto, sanno che è possibile raggiungere i propri obiettivi, realizzare le proprie ambizioni. L’Italia è un Paese ricco di intelligenze e di sensibilità. È nell’interesse di tutti che le menti più giovani possano crescere in passione, curiosità, creatività; che abbiano le opportunità per dimostrare se e quanto possono contribuire allo sviluppo artistico, scientifico, culturale e civile della Nazione.
La famiglia, la scuola e l’università hanno il compito di trasmettere ai giovani il senso della continuità fra le generazioni: se gli anziani non ricordano e i ragazzi non sanno, non c’è futuro. […] Senza il sapere non c’è crescita, non c’è sviluppo. Non c’è libertà […].
Rinnovo a Voi Benemeriti il più vivo ringraziamento: l’Italia conta ancora sulla vostra preziosa opera.
Stefano Conte, chimico teorico e consigliere scientifico di Grassano
Nella foto Ciampi al belvedere Guerricchio in compagnia della moglie Clio e del sindaco in carica all’epoca, Angelo Minieri e in compagnia di Stefano Conte.