E’ morto Giuseppe Zamberletti, intervento di Pietro Simonetti (CSERES). Di seguito la nota integrale.
“L’Italia deve molto a Giuseppe Zamberletti. La Basilicata molto di più. La sua scomparsa segna la perdita di un grande organizzatore, esperto nella “economia della catastrofi”. Terremoti, alluvioni e salvataggi di persone lo hanno visto programmare e attrezzare risposte e soluzioni con approccio solidale ed umano, nutrito dalle competenze e dalla passione.
Dopo la violenta reprimenda sui ritadi nei soccorsi effettuata dal Presidente Sandro Pertini a Balvano, Zamberletti dal nulla organizzo la macchina dei soccorsi iniziamente centrata sulle Regioni del Nord, sui corpi dello Stato, sulla grande solidarietà dei volontari e delle parti sociali.
Un lavoro difficile e duro con il sostegno delle strutture del volontariato anche internazionale e dei Consigli di Fabbrica di tantissime aziende.
In poche settimane furono attrezzare le strutture ed i Campi di accoglienza.
In Basilicata si sperimentarono gemellaggi tra Comuni che determineranno anche i risultati sulla progettazione e attuazione degli interventi di ricostruzione con gli effetti positivi che si vedono nei Comuni.
Zamberletti, che lavoro molto con la Federazione Cgil. Cisl e Uil, privileggio le misure per il rientro nelle case, con la nota Ordinanza 80,i prefabbricati pesanti e la costruzione di case. Come a Potenza dove accolse la proposta sindacale di realizzare 750 appartamenti a Malvaccaro tagliando il numero dei prefabbricati leggeri richiesti dal Comune e le spese per i puntellamenti.
Zamberletti non ebbe modo di gestire la parte relativa alle insfratrutture e dei nuclei industriali perchè sostituito dai gruppi dell’Italtecnica e della gestione speciale controllati dal Ministro Scotti:gli esiti furono diversi e sono stati certificati dalla Commissione Scalfaro.
Crediamo che le Comunità locali, i Sindaci in particolare, le Istituzioni sappiamo ricordare e valorizzare l’opera di Giuseppe Zamberletti che amava la terra Lucane e credeva nel Sud. Con apposite iniziate anche nella ricerca storica del post sisma. ”