Il sindacato nazionale autonomi giornali ha inviato una lettera al sindaco di Matera Domenico Bennard, al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, al sottosegretario all’editoria Giuseppe Moles, al presidente Anci Basilicata, Andrea Bennardo e al presidente Anci Nazionale, Antonio De Caro affinchè venga accolta la richiesta dell’associata Eugenia Cinnella per il trasferimento dalla sede attuale in via Annunziatella all’edicola di via Marconi, attualmente non utilizzata. Di seguito la nota integrale.
Oggetto: Appello dello SNAG al Sindaco di Matera e a tutte le Istituzioni: salviamo la rete delle edicole e il diritto dei cittadini materani di accedere ad una informazione pluralista e di qualità
Ill.mo Sindaco della Città di Matera,
scrivo la presente come Vicepresidente dello SNAG, Associazione nazionale di categoria degli edicolanti aderente a Confcommercio, per segnalare il grave stato di crisi della rete di vendita delle edicole nella città di Matera e per chiedere un sollecito intervento a tutela del diritto di tutti i cittadini aderente alla Confcommercio materani di accedere ad una informazione pluralista.
In questi giorni una nostra associata, la Signora Cinnella Eugenia, è stata costretta a chiudere per sempre la propria edicola sita in Via Annunziatella, in quanto gli aumentati costi gestionali della stessa – in particolare i costi energetici e i canoni di locazione – superano i ricavi derivanti dalla vendita della stampa.
A nulla sono valsi i tentativi della medesima esercente di ottenere un trasferimento in un chiosco edicola, sito in Via Marconi, che da anni risulta abbandonato nella Vostra (meravigliosa) città.
É evidente che tale trasferimento avrebbe salvato una edicola, avrebbe portato ad una riqualificazione del tessuto urbano, avrebbe consentito ad una impresa del commercio di continuare ad esistere e, soprattutto, avrebbe consentito ai cittadini delle vie limitrofe di poter accedere ad una informazione di qualità e pluralista, qual è quella offerta dalla stampa nel nostro Paese.
Senza voler minimamente sindacare la legittimità dell’operato dell’Amministrazione comunale nel negare il trasferimento, è doveroso segnalare questa vicenda che è sintomatica di come la burocrazia troppo spesso ostacoli il raggiungimento di obbiettivi certamente condivisibili e condivisi come quello di riqualificare le strutture abbandonate e di tutelare una rete di vendita dedicata alla stampa capillare sul tutto il tessuto comunale.
É doloroso constatare come una città come quella di Matera – che solo nel 2019 è stata Capitale Europea della Cultura – debba assistere alla chiusura di rivendite della stampa (e quindi di rivendite di prodotti culturali) senza che le Istituzioni trovino soluzioni adeguate per consentire semplicemente agli edicolanti di continuare ad esistere e ai cittadini di trovare una edicola per accedere ad una informazione pluralista.
Questa vicenda è paradigmatica di come la mancanza di una vera semplificazione amministrativa e di un rapporto di autentica e fattiva collaborazione tra Istituzioni e imprese porti alla chiusura di esercizi commerciali, porti a bruciare posti di lavoro e, soprattutto, arrechi danno al diritto costituzionalmente tutelato di informare a mezzo stampa.
Tale circostanza è ancora più grave se si tiene conto che la vicenda si inserisce in un territorio in cui la rete di vendita dedicata alla stampa è particolarmente fragile. La Regione Basilicata è fanalino di coda in Italia nel rapporto tra edicole e cittadini con un punto vendita esclusivo ogni 5.900 abitanti ma la situazione nella città di Matera è ancora più preoccupante in quanto risultano attivi solo 8 punti vendita (con ben 6 punti vendita chiusi negli ultimi anni) con un rapporto edicole/cittadini pari ad una edicola ogni 7.478 abitanti.
Questo rapporto è di gran lunga peggiore di quello della Regione Basilicata ed appare improcrastinabile un intervento delle Istituzioni competenti per salvaguardare la capillarità della rete.
A tal fine rivolgo un appello a tutte le Istituzioni in epigrafe ed in particolare al Sottosegretario Rocco Moles, che tanto ha a cuore il territorio lucano e che più volte è intervenuto a livello nazionale a tutela delle edicole in questi mesi; a Vito Bardi Presidente della Regione Basilicata che lo scorso luglio ha approvato una importante legge per sostenere l’editoria locale e la rete delle edicole, riconoscendo il loro ruolo e la loro funzione di servizio di interesse generale; al Presidente ANCI Nazionale Antonio Decaro e Andrea Bernardo, che tanto hanno fatto per dotare i Comuni di strumenti per proteggere la rete delle edicole; e anche al Presidente FIEG,
Andrea Riffeser, che bene conosceAderente alla Confcommercio l’importanza di avere una rete diffusa sul territorio per garantire l’informazione quotidiana e locale, affinché una storia come quella accaduta alla nostra associata possa essere evitata in futuro e affinché si intervenga fattivamente per proteggere la capillarità della rete di vendita.
Il danno maggiore è per i cittadini materani e in particolare per le fasce più anziane o più fragili o per quelle che non hanno competenze digitali o ancora non possono permettersele: fino a due anni fa avevano due edicole in più su cui fare riferimento, oggi nella città di Matera hanno due edicole in meno.
È ormai noto che le edicole svolgono un servizio essenziale alla cittadinanza. É altrettanto noto tuttavia che le edicole si trovano in uno stato di profonda crisi economica finanziaria, dovuto, da un lato alla riduzione sistematica dei volumi di vendita della stampa e dall’altro all’incremento dei costi gestionali (che i rivenditori non possono compensare con un incremento dei prezzi delle pubblicazioni che sono fissi per legge). Bisogna quindi adottare tutti i provvedimenti necessari, a tutti i livelli ordinamentali, per consentire alle edicole di raggiungere una sostenibilità economica.
In questo contesto sia l’ANCI Nazionale che l’ANCI Basilicata hanno stipulato accordi con le Associazioni di categoria degli edicolanti (all. 1 e 2) per ampliare le fonti di ricavi da un lato e per ridurre i costi gestionali dall’altro e soprattutto per riqualificare le strutture su suolo pubblico cercando di dare ai chioschi un futuro.
É quindi necessario intervenire per “salvare le edicole” – abbiamo tutti gli strumenti normativi e convenzionali per farlo – e, a tal fine, chiedo a tutte le Istituzioni in epigrafe di intervenire negli ambiti di loro competenza e chiedo a Lei, Ill.mo Sindaco, un incontro urgente per individuare delle soluzioni immediate alla emorragia di edicole nella città di Matera.
In mancanza dovrà tristemente constatare che garantire l’accesso alla stampa libera, qualificata e attenta alle vicende locali, su tutto il territorio comunale, non è considerato da questa Amministrazione un obbiettivo di interesse generale rilevante degno di essere perseguito.
In attesa di un Suo urgente riscontro, Le porgo cordiali saluti