Eipli, Nino Sangerardi: “Le somme impignorabili fino a giugno 2021”. Di seguito la nota integrale.
Il commissario straordinario dell’Eipli ha disposto “l’impignorabilità delle somme utili a consentire l’ordinaria gestione per il primo semestre del nuovo anno”. Vale a dire da gennaio a giugno 2021.
Provvedimento conforme a quanto stabilito dal decreto Legge n.76/2020: le risorse necessarie a realizzare e mantenere le opere infrastrutturali anche irrigue e di bonifica idraulica nella disponibilità degli Enti Irrigui con personalità di diritto pubblico non possono essere sottoposte a esecuzione forzata da parte dei terzi creditori nei limiti degli importi gravanti dal vincolo di destinazione alle singole strutture pubbliche.
Pertanto a fronte delle evidenze contabili e gestionali registrate al 29 dicembre 2020 le cifre non pignorabili sono le seguenti : 2.852.207 euro(relativa al personale) e 2.627.579 euro (relativa sia alle voci di bilancio riguardanti gli impianti a servizio delle Dighe e Uffici dell’Ente sia all’energia elettrica,acqua potabile e utenze telefoniche.
Si rammenta che con Legge “Bilancio previsione dello Stato anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale triennio 2021-2023”,approvata dalla maggioranza di Governo(M5S-PD-LEU) l’articolo numero 168 in merito al futuro dell’Eipli dispone : “ visto il particolare contesto aggravato dalle restrizioni imposte dalle misure di contenimento dell’emergenza Covid 19 pare opportuno e ispirato a principi di economicità del controllo pubblico,evitare all’Ente di procedere alla selezione di nuovo personale in sostituzione di quello con contratto in scadenza,prorogando i contratti a tempo determinato esistenti fino al 30.06.2021 al fine di consentire il termine dell’iter di costituzione della nuova società. Sarà quest’ultima a definire i fabbisogni nel rispetto delle normative vigenti”.
Si sceglie dunque ulteriore rinvio per la formazione del sodalizio in capo all’Eipli. Sigla che vuol dire ente per lo sviluppo e irrigazione di Puglia Lucania e Irpinia,istituito dal Capo provvisorio dello Stato con atto n.281 del 1947,a conduzione commissariale dall’anno 1979, sede legale in Bari.
Nel corso dell’anno 2011 con decreto Legge viene soppresso e posto in liquidazione.Tutt’oggi,gennaio 2021, risulta gestito da commissari straordinari in attesa della realizzazione di “ una società formata dallo Stato e partecipate” : non è dato sapere se quest’ultime sono le Regioni o imprese private.
Il 20 settembre 2017 il Ministro delle Politiche agricole e forestali, Maurizio Martina(PD) proroga di un anno al Dr. Antonio Lerario,dirigente Servizio Controlli della Regione Puglia, l’incarico di commissario dell’Eipli.
In data 5 ottobre 2018 il Ministro delle Politiche agricole forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio(Lega Salvini) designa nuovo commissario il Dr. Antonio Altomonte,commercialista di Potenza “ dal cui curriculum vitae si evincono i requisiti professionali e le esperienze acquisite utili a ricoprire la suddetta carica”.
A fine 2019 il Ministro delle Politiche agricole e forestali, Teresa Bellanova(Italia Viva,gruppo politico fondato dal senatore Matteo Renzi,ex Pd) dall’elenco di candidati che hanno partecipato al bando pubblico nomina l’ennesimo commissario nella persona della Dr.ssa Antonella Guglielmetti,residente a Domodossola(Piemonte),commercialista,il 27 aprile 2017 inserita dal Governo guidato da Matteo Renzi(Pd) nel consiglio di amministrazione di Poste Italiane spa con scadenza dicembre 2019.
La mansione del commissario Guglielmetti termina a fine anno 2020,salvo proroga.
Eipli gestisce otto dighe,quattro traverse idriche,le sorgenti del Tara e centinaia di chilometri di grandi reti di adduzione con una capacità potenziale di accumulo regolazione e vettoriamento pari a un miliardo di metri cubi d’acqua ogni anno. Fornisce all’ingrosso acqua non trattata per usi potabili a Acquedotto Pugliese spa,Acquedotto Lucano spa, Consorzio Jonio Cosentino in Calabria, per usi irrigui a nove Consorzi di bonifica nelle Regioni Basilicata,Campania e Puglia e per usi industriali all’ex Ilva-Arcelor Mittal Italia,Acquedotto Pugliese spa e altri utenti minori.
Si vocifera di una debitoria nella misura di circa 70 milioni di euro.