L’amministrazione comunale ha emesso oggi un’ordinanza con la quale dispone che i rifiuti prodotti dal comune di Matera, in assenza di alternative, vengano abbancati temporaneamente, nell’area di conferimento interna al V settore presso la piattaforma di La Martella, adottando tutte le misure atte ad evitare problemi alla salute e all’ambiente.
Le operazioni verranno effettuate sotto il controllo di Provincia e Arpab.
La decisione è giustificata dalla situazione gravissima che vive la città, come l’assessore all’igiene Stefano Zoccali ha sottolineato ieri nel corso dell’incontro tecnico-politico sulla piattaforma di gestione dei rifiuti che si è svolta al Dipartimento ambiente della Regione.
L’assessore ha inoltre specificato che essendo la situazione particolarmente difficile, “L’unica possibile soluzione per evitare l’accumulo dei rifiuti lungo le strade e scongiurare problemi di igiene e salute pubblica, è quella di abbancare temporaneamente i rifiuti prodotti quotidianamente”. Nel corso dell’incontro e alla luce della situazione attuale, tutti i presenti all’incontro sono convenuti sulla emanazione di provvedimento contingibile e urgente da parte del sindaco.
Il coordinatore del circolo cittadino di Matera di Sinistra Ecologia e Libertà Giuseppe Miolla in una nota chiede il ritiro dell’ordinanza che danneggia i cittadini del borgo la martella. Di seguito la nota integrale.
Sulla emergenza rifiuti l’amministarzione comunale è allo sbando.
Conosciamo le disposizioni vigenti in materia di tutela ambientale, sanitaria e di pubblica sicurezza, con particolare riferimento al potere di ordinanza di cui all’articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, istitutiva del servizio nazionale della protezione civile, in base al quale, qualora si verifichino situazioni di eccezionale ed urgente necessità di tutela della salute pubblica e dell’ambiente, e non si possa altrimenti provvedere, il Presidente della Giunta regionale o il Presidente della provincia ovvero il Sindaco possono emettere, nell’ambito delle rispettive competenze, ordinanze contingibili ed urgenti per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti, garantendo un elevato livello di tutela della salute e dell’ambiente.
Il sindaco di Matera ha utilizzato il potere di ordinanza contingibile ed urgente emettendo un provvedimento con il quale dispone che i rifiuti prodotti dal comune di Matera, in assenza di alternative, vengano abbancati temporaneamente nell’area di conferimento interna al V settore presso la piattaforma di La Martella, adottando tutte le misure atte ad evitare problemi alla salute e all’ambiente.
In proposito, giova ricordare che trattasi di potere esercitabile solo entro certi limiti e a certe condizioni analiticamente indicate nell’ art. 191 del d. lgs. 2006 n. 152 e che il mancato rispetto di tali limiti e condizioni comporta una diretta responsabilità del sindaco.
La Cassazione ha precisato che “l’ordinanza contingibile e urgente che il sindaco può emanare in materia di smaltimento dei rifiuti ha come presupposti: a) una necessità eccezionale ed urgente di tutelare la salute pubblica o l’ambiente, b) la limitazione nel tempo, c) l’inevitabilità del ricorso a forme di gestione straordinaria; mentre ha come requisito di legittimità formale una motivazione adeguata, che renda conto dei presupposti concreti dell’ordinanza stessa.
Nel caso di specie mancano a nostro avviso tali presupposti in quanto le ragioni che hanno giustificato l’adozione dell’ordinanza erano già note da tempo al Comune tant’è che alla stessa amministrazione in data 2 marzo 2016 e’ stata inviata la diffida dall’Ufficio Compatibilità ambientale della Regione Basilicata con la quale veniva disposta la sospensione del funzionamento della discarica di “La Martella” .
Le conseguenze dell’adozione dell’ordinanza contingibile ed urgente aggraveranno ancora di piu’ la già disastrosa situazione in cui versa la discarica della Martella con possibili gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini del borgo.
Chiediamo l’immediato ritiro dell’ordinanza e l’adozione di provvedimenti che dispongano lo smaltimento dei rifiuti in altri siti diversi da “Fenice”.
Rifiuti. il Sindaco di Matera risponde al coordinatore cittadino di Sel
“L’ordinanza contingente e urgente sulla cui validità giuridica ha posto la sua attenzione il coordinatore cittadino di Sel, Giuseppe Miolla, presenta in se’ tutti i presupposti di fatto e di diritto”. Lo sostiene il sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri, rispondendo alle osservazioni di Miolla e aggiungendo: “Si è trattato infatti di governare situazioni imprevedibili e urgenti con le modalità previste dal decreto legislativo 152 del 2006 in materia di rifiuti.
Le fonti del potere di ordinanza sono infatti disciplinate dall’art.191 e dall’art.50 del Testi unico sugli enti locali.
Il ricorso che il rappresentante di Sel fa alla legge istitutiva del servizio di Protezione civile – prosegue il sindaco – è fuori di ogni logica tanto è vero che tra le fonti normative a presidio dell’ordinanza adottata non è stata citata, né avrebbe potuto esserlo, la legge 225/1992 che disciplina altre emergenze di protezione civile.
Peraltro quanto lo stesso Giuseppe Miolla ha aggiunto circa i presupposti dell’ordinanza contingibile e urgente sono, guarda caso e sarà forse sfuggito allo stesso Miolla, tutti immanenti nella situazione che si è governata con l’ordinanza.
Sarebbe stato sufficiente leggere con attenzione le motivazioni articolate per più di due pagine nell’ordinanza, per comprendere quanto grave fosse la situazione determinatasi e quanto incombente il rischio per la pubblica incolumità e per l’ambiente in caso di mancata adozione.
E’ stato infatti chiaramente dichiarato nel verbale del 24 marzo scorso dell’incontro tenuto in Regione – aggiunge il sindaco – che tutti i siti di smaltimento sia della provincia di Matera che di Potenza sono saturi e che lo stabilimento di Rendina Ambiente a Melfi aveva sospeso la ricezione per problemi tecnici sull’impianto a far data dal 25 marzo.
L’alternativa sarebbe stata a lasciare i rifiuti in strada.
Si ribadisce comunque che tutti gli elementi su cui si è fondato il provvedimento “extra ordinem” adottato sono chiaramente indicatai perché non sfuggono al sindaco , peraltro avvocato, i principi generali del diritto e le interpretazioni delle norme.
Solo per concludere e per tranquillizzare i cittadini: sulle modalità di abbancamento dei rifiuti vigileranno Regione, Provincia e Arpab mentre solo per tranquillizzare il “Carnelutti” materano – conclude il sindaco – copia dell’ordinanza è stata inviata anche alla Presidenza del Consiglio e al ministero dell’Ambiente come peraltro indicata espressamente dalle norme che se fossero state lette e non solo invocate avrebbero indotto Miolla a parlare con più oculatezza”.
speriamo di non trovarne molti “ristretti”
È’ una vergogna ! Una discarica che ha già oltre 50mila tonnellate di rifiuti abbancati irregolarmente, con una AIA scaduta, con un impianto di trattamento che non funziona, con un lago di percolato viene utilizzata per “abbancare temporaneamente” altri rifiuti. Purtroppo questo termine è premonitore di sventura per i cittadini materani, sia per i loro portafogli che per la loro salute! Ma possibile che nessuno dica nulla????
Sotto il controllo di Provincia e ARPAB????? e i controlli fino ad oggi chi li ha fatti? di chi è la colpa se all’interno del sito di La Martella si è formato un laghetto di percolato? di chi è la colpa se 15 giorni fa sono stati posti i sigilli a questo sito che oggi viene riaperto solo perché sussistono gravi problemi igienico-sanitari per la città di Matera se non lo si riaprisse? io spero sempre che un giorno qualcuno ne risponderà sia penalmente che economicamente. Per il momento a rimetterci siamo solo noi cittadini,impotenti di fronte a questo stato di fatto!
Sindaco Raffaello de Ruggieri ma hai compreso che l’accoppiata Zoccali-Montemurro ti espone a rischi penali elevati oltre a spendere i soldi dei cittadini materani che non possono fare nulla per impedirlo?
Ti invitiamo a riflettere una buona volta per tutte e a decidere…
Caro signor sindaco “Rafanello”, potrei anche capire l’urgenza di stoccare il rifiuti a La Martella per l’ennesima volta, ma non riesco a capire a che punto è la strategia “rifiuti zero” che ha tanto sbandierato nella campagna elettorale di un anno fa. Quando una raccolta differenziata spinta con il “porta a porta” per VENDERE carta, vetro e metallo alle aziende che riciclano tali materiali? Perché non programmare un bando pubblico per favorire l’insediamento nella zona industriale di tali aziende?… Per ora solo chiacchiere per rispondere alle critiche che arrivano da destra e manca. Ma oltre a replicare alle critiche é opportuno anche mettere al corrente i cittadini di cosa l’amministrazione sta facendo per risolvere questo annoso problema… Con le chiacchiere si sta a ZERO, ma i “rifiuti no-zero” purtroppo stanno a MILLE.