Berlinguer: Entro l’estate il nuovo piano regionale dei rifiuti. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Ambiente nel corso di un incontro organizzato dall’Anci.
Nella sala A del Consiglio, si è svolto stamattina il confronto tra l’Associazione dei Comuni di Basilicata e l’assessore alle Infrastrutture, opere pubbliche, ambiente e territorio della Giunta Regionale della Basilicata, Aldo Berlinguer, sul problema rifiuti. L’Anci di Basilicata ha presentato un documento di richieste per risolvere il problema rifiuti e disegnare il futuro Piano Regionale. L’assessore, dopo aver accolto le istanze, ha spiegato i contenuti della normativa in arrivo e ha chiarito l’iter.
“Dopo l’adozione in Giunta regionale la proposta di Piano regionale dei Rifiuti verrà inviata ai Comuni e alle province per il parere preventivo. Contemporaneamente verrà pubblicata per consentire agli stakeholder di far pervenire le loro osservazioni entro 60 giorni. La Regione, poi, avrà massimo 90 giorni di tempo per verificare tutte le osservazioni pervenute e per presentare le controdeduzioni. Subito dopo dovrà essere approvato il procedimento di Vas, Valutazione ambientale strategica. Infine la proposta definitiva di Piano regionale dei rifiuti dovrà tornare in Giunta regionale e quindi trasmesso al Consiglio regionale per la definitiva approvazione. Riteniamo – ha detto Berlinguer – che entro questa estate o al massimo entro i primi giorni del prossimo autunno avremo concluso tutto l’iter”.
In chiusura, l’assessore Berlinguer, riprendendo l’intervento del sindaco Altobello, si è soffermato sul tema industriale e su quello culturale. Per quanto riguarda l’aspetto industriale, “è fondamentale pensare a un’economia circolare che preveda meno produzione quindi meno smaltimento, soprattutto per i problemi climatici globali. Sull’aspetto culturale c’è bisogno di un impegno comune tra enti centrali e locali per fornire un’adeguata formazione al cittadino sulla differenziata, in maniera tale che il sistema venga posto sotto il diretto controllo della comunità. Si deve puntare al 65% minimo di differenziata, oltre al massimo recupero possibile, e la sua governance sarà riorganizzata per ambiti ottimali, su base demografica ed economica delle varie realtà.
Berlinguer, infine, ha parlato del nuovo ente che si occuperà sia del versante idrico che di quello dei rifiuti, l’Egrib, in cui ci sarà una cabina di regia regionale e una cabina di rappresentanza dei Comuni. Sarà proprio il nuovo soggetto giuridico che si occuperà del problema della tariffazione omogenea, nei limiti delle normative di settore e della libertà di mercato. E poi ci sarà Orso, un software che consentirà di validare i dati della raccolta differenziata e la qualità dei rifiuti prodotti, perché maggiore e migliore sarà la differenziata e maggiore sarà la premialità prevista per il soggetto virtuoso.
Il Consiglio Direttivo dell’Anci della Basilicata ha affrontato, nel corso di una riunione svoltasi oggi a Potenza, la situazione di grave emergenza in materia di ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani. L’incontro è stato aperto da una introduzione del presidente dell’Anci Basilicata, Salvatore Adduce, e da una relazione di Sabino Altobello, sindaco di Lavello.
Alla riunione ha partecipato anche l’Assessore Regionale all’Ambiente e Territorio, Aldo Berlinguer. Dopo un’ampia analisi delle diverse situazioni critiche ma anche delle non trascurabili esperienze positive che si sono consolidate nel territorio, l’Anci ha auspicato che la scelta della Regione sia ispirata alla “strategia regionale rifiuti zero 2020”.
L’Assessore Berlinguer ha annunciato la imminente presentazione del nuovo Piano Regionale Rifiuti che dovrà rispettare le previsioni della L.R. n. 4 del 27 gennaio 2015. Le quantità di rifiuti prodotti nel territorio regionale rendono ragionevole l’adozione di soluzioni tecnologiche ed impiantistiche che puntino a sostenere modelli di riduzione, riciclo, recupero e valorizzazione dei rifiuti. Così come non è più rinviabile il sostegno, anche attraverso gli interventi previsti dalle azioni contenute nel POR FESR 2014/2020, a modelli di autogoverno territoriale attraverso la gestione associata del ciclo integrato dei rifiuti premiando le realtà che implementano sistemi di raccolte differenziate mono materiale e porta a porta e penalizzando i soggetti che non adeguano i propri sistemi di raccolta finalizzati al riciclo e recupero.
L’obiettivo resta la realizzazione ed il finanziamento di soluzioni impiantistiche territoriali per lo smaltimento dei rifiuti che eliminino gli inceneritori presenti sul territorio e favoriscano modelli di riduzione, riciclo e recupero dei rifiuti.
A tal proposito l’Anci apprezza le dichiarazioni del Presidente Pittella volte a negare le autorizzazioni alle recenti richieste di mega impianti per il trattamento di matrici umide o “forsu” di rifiuti da localizzare nella Zona Industriale di San Nicola di Melfi e ritiene comunque non praticabile l’individuazione di altri siti almeno fino alla approvazione del piano regionale rifiuti.
L’Anci auspica inoltre la messa a punto di un programma di rafforzamento dei sistemi di monitoraggio per tutti gli impianti autorizzati e la messa in sicurezza di aree già accertate come “contaminate”.
Tutti gli interventi hanno rilevato la necessità di definire, all’atto dell’approvazione del Piano Regionale dei Rifiuti, una tariffa unica regionale, ancorché provvisoria, per lo smaltimento dei rifiuti al cancello degli impianti autorizzati in modo da evitare imposizioni arbitrarie di tariffe che incidono pesantemente sui bilanci degli Enti Locali e quindi sulla pressione tributaria a danno dei cittadini.
Il Consiglio Direttivo si è anche occupato della incresciosa situazione di molte amministrazioni comunali che hanno negli ultimi giorni dell’anno 2015, su impulso della Regione, portato a compimento interventi finanziati con fondi del PSR 2007/2013 (agricoltura) e che attendono di essere liquidati. Il Presidente dell’Anci si è impegnato a richiedere un apposito incontro all’Assessore Regionale all’agricoltura Luca Braia.