Enrico Anecchino, Raffaello de Ruggieri e Antonio Lacava ricordano il materano Mario Serra, che si è spento il 16 luglio scorso all’età di 88 anni.
Mario Serra è stato un direttore didattico, scrittore e militante uomo politico tra gli anni Settanta e Ottanta nel Partito Repubblicato Italiano. Serra è stato anche un prolifico uomo di cultura, che ha espresso la profondità delle sue liriche, la leggerezza delle sue favole la densità della sua analisi libera e provocatrice sui comportamenti della comunità materana e lucana. Si è dilettato anche di drammaturgia scrivendo testi riepilogativi di storie eroiche locali come quella di Isabella Morra, in questo senso fu anche un letterato eterodosso.
Di seguito il ricordo Enrico Anecchino, Raffaello de Ruggieri e Antonio Lacava.
Enrico Anecchino, Raffaello de Ruggierie Antonio Lacava, con mestizia ricordano l’amico professore Mario Serra, recentemente scomparso.
La dignità culturale della sua persona non può perdersi nel silenzio della morte.
Egli ha rappresentato nella nostra terra il protagonismo autorevole di un gruppo minoritario, militando con coraggio ed orgoglio nel grande Partito Repubblicano, espressione della tradizione democratica progressista, italiana ed europea.
Educatore di giovani generazioni, egli è stato convinto portatore di quell’apostolato popolare mazziniano che vedeva nella consapevolezza culturale la precondizione dell’affermarsi di una comunità democratica. Era convinto che un popolo veramente esiste come organizzazione statuale, né permissiva né repressiva, quando il potere è esercitato per l’autorità che la democrazia deve sapere esercitare.
Antonio, Enrico e Raffaello, rafforzati dal suo esempio e dalla sua missione lo ricordano con rimpianto e porgono alla sua famiglia i sentimenti affettuosi del proprio cordoglio.