La tradizione millenaria dei falò di San Giuseppe sarà assicurata, rispettando le norme di sicurezza per la pubblica incolumità. Sono queste le parole d’ordine dell’Amministrazione comunale di Matera, in vista dell’atteso appuntamento tra fede e folclore del prossimo 19 marzo. Non ci sarà alcuna ordinanza sindacale di divieto per la tradizione dei falò di San Giuseppe nei vari quartieri cittadini -come spiegano il sindaco Domenico Bennardi e l’assessore all’Ambiente Massimiliano Amenta- ma precise regole da seguire in base a un disciplinare nazionale di pubblica sicurezza, reso noto da una precisa circolare della prefettura di Matera, che prevede la richiesta di autorizzazione alla Questura. Per facilitare i cittadini negli adempimenti necessari, l’Amministrazione comunale ha pubblicato un Avviso (corredato dall’apposito modulo della Questura), con l’iter nazionale obbligatorio per l’accensione dei falò augurali. Come ribadito nella circolare F.n.1001/24 della Prefettura di Matera, l’attività rientra nell’ambito di applicazione dell’articolo 57 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps), che recita: “(…)senza licenza dell’autorità locale di pubblica sicurezza non possono spararsi armi da fuoco, né lanciare razzi, accendersi fuochi d’artificio, innalzarsi aerostati con fiamme, oi in genere farsi esplosioni o accensioni pericolose in luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una via pubblica o in direzione di essa”. Quindi, ai fini dell’accensione di falò è necessario, in via preventiva, ottenere la licenza rilasciata dalla Questura. Nei casi in cui l’accensione sia associata a manifestazioni con intrattenimenti o spettacoli per il pubblico, occorre acquisire preventivamente il parere della competente Commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Se l’accensione è associata a manifestazioni con intrattenimenti o spettacoli per il pubblico, occorre presentare apposita pratica di intrattenimento, mediante il proprio tecnico di fiducia, attraverso il portale impresainungiorno.gov.it. Nell’ottica della salvaguardia della pubblica e privata incolumità, e ferma restando ogni altra misura che si riterrà di adottare in sede di valutazione delle istanze, l’Amministrazione comunale rende note le prescrizioni minime necessarie da perseguire:
1. Le aree accessibili al pubblico devono essere delimitate con idonee transenne (su richiesta potranno essere fornite dal Comune) e porsi a distanza, rispetto al perimetro dell’area scelta per l’accensione del falò, commisurata all’altezza massima prevista per la catasta di legna, di cui al successivo punto 4. Tale distanza non deve essere comunque inferiore a 20 m;
2. L’area interessata non deve essere attraversata da linee elettriche aeree;
3. La legna da bruciare deve essere priva di trattamenti quali colle, vernici, plastica, gomma, ecc.;
4. Deve essere sempre indicata, nella richiesta, l’altezza massima della catasta di legna. Tale altezza non deve consentire lo sviluppo di fiamme alte per evitare la possibile ricaduta di scorie incandescenti su persone e abitazioni;
5. Per non danneggiare l’asfalto stradale o altra pavimentazione, deve essere posto come isolante sabbia o materiale adeguato;
6. Deve essere prevista la presenza di un servizio di addetti antincendio, di vigilanza e di pronto intervento in caso di necessità;
7. Deve essere previsto un servizio di vigilanza sanitaria;
8. Per l’accensione del falò non devono essere utilizzati gas o liquidi infiammabili o combustibili;
9. Gli spettatori devono essere tenuti dietro le transenne e le vie di esodo devono essere libere da ingombri o da qualsiasi altra cosa;
10. In caso di condizioni di meteo avverse (esempio forte vento) la manifestazione deve essere non avviata o sospesa;
11. A manifestazione conclusa, deve essere effettuato un completo spegnimento dei focolai e la bonifica del sito.
L’Amministrazione comunale ricorda, infine, che l’accensione di falò priva della prescritta licenza (ex art.57 del Tulps), configura un reato contravvenzionale punito dall’articolo 703 del codice penale. «Si tratta di norme nazionali -spiegano Bennardi e Amenta- che si applicano ovviamente anche nel territorio comunale di Matera, al pari di quanto avviene negli altri enti territoriali, e attengono alle disposizioni di pubblica sicurezza in difesa della pubblica incolumità, dopo gli episodi a volte tragici che si sono verificati con frequenza sempre maggiore negli ultimi anni in tutta Italia. L’appello è a tornare alle pratiche semplici e genuine della nostra tradizione materana, senza sconfinare in eventi sproporzionati ed eccessivamente scenografici, oltre che molto spesso pericolosi». L’Avviso e il relativo modulo di richiesta alla Questura per l’accensione dei falò di San Giuseppe 2024, è consultabile al link: https://www.comune.matera.it/avvisi/item/5800-2024-02-27-10-10-04, con l’allegato modulo della Questura.