Il presidente dell’Associazione Matera Ferrovia Nazionale, Nicola Pavese, in una nota fa il punto sullo stato dell’arte per i lavori del collegamento ferroviario tra Ferrandina e Matera e auspica finanziamenti per Gioia del Colle al fine di realizzare l’asse ferroviario Salerno-Potenza-Matera-Bari-Taranto. Di seguito la nota integrale.
È giunto il momento di passare dalle tante parole ai fatti in tema di Ferrovie dello Stato a Matera e in Basilicata. Servono, infatti, atti concreti e iniziative politiche che sostanzialmente sono ancora latitanti per questioni, isolamento e trasporti, che dovrebbero vedere i vari soggetti (politica, istituzioni varie, sindacati, imprenditori, organi di stampa e società civile) impegnati per portare a casa risultati coerenti con i cambiamenti auspicati e promessi. Risultati dei quali non ci sono ancora tracce significative nella vita delle persone e in quelle aziende che creano lavoro e occupazione, mentre i dati socio-economici sono sempre più drammatici.
Su alcuni organi di informazione abbiamo letto (con non poca sorpresa) le recenti riflessioni del consigliere regionale Quarto, dal quale, essendo un Materano, ci aspettiamo iniziative politiche, sollecitazioni e risultati tangibili per quanto concerne i collegamenti nazionali e le infrastrutture ferroviarie regionali. Servizi diventati ormai irrinunciabili per Matera e per la Basilicata degli anni futuri e, quindi, per le nuove generazioni. Quarto sottolinea che il Sud e Matera sono in «eterna attesa», ancora «impossibilitati ad essere raggiunti in tempi celeri», con Matera «attanagliata da dilemmi strategici e decisionali» e «la tratta Matera-Ferrandina alla stregua di un miraggio che rappresenta per molti un sogno archiviato, disintegrato da lentezze burocratiche e sperperi di denaro pubblico» e infine parla di «dramma dello spopolamento che perseguita il popolo lucano», tutte affermazioni e denunce non proprio nuove, per le quali proprio da lui e dalla politica (innanzitutto da De Ruggieri, Marrese, Bardi, Merra, Vizziello, Braia, Cifarelli, Perrino, Rospi, Pedicini, Casino, De Bonis e i sottosegretari Liuzzi e Margiotta) ci aspettiamo progetti, finanziamenti e investimenti volti a cambiare le cose nei nostri siti industriali, nel mondo produttivo e delle esportazioni, nel turismo, nel commercio e nel sociale. È loro compito rappresentare i fabbisogni nelle varie sedi istituzionali e politiche “portando a casa risultati ormai indispensabili per la ripresa, lo sviluppo e il futuro della Capitale Europea della Cultura 2019 e dell’intera regione”. Conquiste che nel secolo scorso (solo per fare un esempio) hanno realizzato Di Crollalanza a Bari e Mancini a Cosenza con la costruzione di importanti opere pubbliche e la nascita di nuove istituzioni socio-culturali che hanno ammodernato e rese più civili le loro città di origine. Dunque, Quarto (che oltretutto è fra i soci fondatori della nostra Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”) dia sostegno alle nostre battaglie. E a scendere in campo sia in favore delle Ferrovie dello Stato (della cui utilità a Matera molti cittadini e operatori turistici ed economici sono sempre più consapevoli e coscienti), sia in favore della riqualificazione del tronco ferroviario Battipaglia-Potenza-Taranto siano anche le diverse associazioni di categoria, a partire da Confindustria e Confapi. Una discesa in campo necessaria e variegata che deve essere senza tentennamenti, né interessi di bottega.
Ricordiamo che il nostro sodalizio chiede il proseguimento della costruenda Ferrandina-Matera fino a Gioia del Colle utilizzando fondi europei già disponibili, che se non utilizzati ritorneranno a Bruxelles. L’obiettivo, che porterebbe vantaggi a tutta la regione è collegare la Città dei Sassi direttamente a Bari-Foggia-Taranto-Brindisi-Lecce, realizzando di fatto anche lo strategico asse ferroviario Salerno-Potenza-Matera-Bari (via Gioia del Colle). Una infrastruttura, quest’ultima, che attraversando tutta la Basilicata possa collegare Matera con le diverse città pugliesi e del Sud, tra cui particolarmente attrattive e con marcata propensione all’internazionalizzazione sono Salerno (Alta Velocità, porto mercantile, turismo campano) e Bari-Taranto, via Gioia del Colle (dorsale adriatica, interporti di Bari Lamasinata e Taranto Nasisi, porti di Taranto e Brindisi, comprensorio di Lecce e il Salento). Si trasformerebbe così la Città dei Sassi in uno snodo ferroviario centrale e quindi importante non solo per la nostra regione ma per tutto il Mezzogiorno. Obiettivi possibili da realizzare e per i quali la nostra Associazione è quotidianamente impegnata. Consapevole che, comunque, può e deve essere determinante l’impegno sinergico di tutte le componenti politiche, sociali ed economiche di Matera e della Basilicata per una conquista che, se non realizzata, sarebbe un evidente paradosso in una città ormai internazionale come la nostra.
Nicola Pavese
Presidente Associazione
“Matera Ferrovia Nazionale”