Il Forum Terzo Settore Basilicata e il CSV Basilicata protestano per il mancato confronto tra la Regione e la rappresentanza degli enti del terzo settore prima della definizione dell’Avviso per il finanziamento di progetti di rilevanza locale di cui agli artt. 72 e 73 del d.Lgs. N.117/2017 “Codice del terzo settore”, finalizzato alla realizzazione di un programma di interventi diretti a sostenere le attività di cui all’articolo 5 del codice del terzo settore, a cura delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale e delle fondazioni del terzo settore iscritte nel registro unico nazionale del terzo settore, per l’importo pari ad € 1.599.014,00 assegnato alla regione Basilicata per il triennio 2022-2024.
Ancora una volta nel redigere l’avviso si è ignorato il mondo del terzo settore, contravvenendo a quanto previsto dal Codice del terzo settore, che riconosce allo stesso il ruolo di coprogrammazione e coprogettazione degli interventi, quale modalità di collaborazione e di condivisione di obiettivi e risorse.
Pur apprezzando la decisione di pubblicare un avviso che evita di incorrere nel rischio di perdere le risorse, il Forum e il CSV ritengono questo modus operandi non conforme non solo alle norme, ma anche ai principi di buona gestione della cosa pubblica.
Il contributo delle organizzazioni del terzo settore è cruciale nella fase di programmazione degli interventi, poiché, operando quotidianamente a stretto contatto con le problematiche della popolazione, sono in grado di intercettare i bisogni e le necessità della comunità.
Il terzo settore, da più parti esaltato per l’apporto che quotidianamente dà alla società civile, svolgendo spesso anche ruoli di sostituzione della pubblica amministrazione, nella nostra regione è a dir poco sottovalutato.
Gli Enti firmatari, nel denunciare questa situazione ed il muro di gomma contro il quale continuano ad scontrarsi, avendo scarse e poco soddisfacenti risposte alle richieste di ascolto e condivisione, chiedono un cambiamento sostanziale nei rapporti tra pubblica amministrazione e terzo settore e rivendicano il riconoscimento dei ruoli che la norma attribuisce loro.
Il Forum e il CSV ribadiscono con forza l’esigenza di una legge regionale che in attuazione del Codice del Terzo Settore determini le finalità e i principi nell’ordinamento regionale, seguendo l’esempio di quelle regioni italiane che hanno già adottato simili normative.
La legge regionale dovrebbe:
disciplinare le sedi di confronto fra la Regione, gli enti locali e gli enti del Terzo settore;
determinare i criteri e le modalità con i quali la Regione promuove e sostiene il Terzo settore;
definire le modalità di coinvolgimento attivo degli enti del Terzo settore nell’esercizio delle funzioni regionali di programmazione, indirizzo e coordinamento e nella realizzazione di specifici progetti di servizio o di intervento finalizzati a soddisfare bisogni della comunità regionale.
Forum e CSV auspicano che si apra una nuova stagione di dialogo e confronto che consenta di costruire un sistema di relazioni sinergiche fra istituzioni, parti sociali e mondo del volontariato con la finalità di migliorare le condizioni di vita dei cittadini lucani, che abitano in un territorio che vede sempre più giovani andare via anche a causa della carenza di servizi adeguati.