E’ stata celebrata nella Cattedrale di Potenza in mattinata la cerimonia religiosa per i funerali di Emilio Colombo. Di seguito le dichiarazioni del presidente De Filippo e dell’assessore regionale Luca Braia.
De Filippo: “Per anni immagine Basilicata coincidente con Colombo”
Il ricordo dello statista scomparso nella commemorazione ai funerali. Sottolineato, il legame con la sua terra, il mai abbandonato “stigma alto del Democratico Cristiano” il rapporto personale e politico nel quale non ha “fatto mancare presenza, consigli e anche critiche in alcuni momenti”
“Non penso di andare oltre la sobrietà che merita la circostanza se affermo che la dimensione sociale, l’immagine politica ed istituzionale della Basilicata si sia fatta corrispondere, per lunghi anni soprattutto ad una figura: quella di Emilio Colombo”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo nel corso della commemorazione fatta in occasione dei funerali dello statista scomparso celebrati nella Cattedrale di San Gerardo a Potenza.
Nel corso della sua commemorazione, De Filippo si è soffermato più volte tra il legame tra colombo e la sua terra. Lo ha fatto ricordando “quali e quanti segni conserva la memoria collettiva dei 131 comuni della Basilicata. Nessuno escluso, anche il più piccolo sa dire di Colombo, racconta aneddoti presenta opere e risultati della sua azione politica”. E ancora ha sottolineato come anche la forte tensione europeista della Basilicata sia legata al nome di Colombo. “Non mi pare sbagliato – ha detto – ricordare di come la Basilicata abbia dimostrato sempre attitudine e lungimiranza nelle programmazioni comunitarie grazie ad una familiarità con la necessità dell’Europa”.
Nel binomio Colombo-Basilicata, De Filippo ha collocato anche la ratio dell’impegno politico dello statista scomparso. “E’ nata questa alleanza – ha detto – che era politica, civile, culturale, religiosa direi, in una città di Potenza del dopoguerra che come ci dice proprio Colombo pur organizzata nella semplicità di due classi sociali che si riconoscevano e si incontravano era anche un positivo cantiere di formazioni politiche e culturali”. In questo “cantiere”, ha ricordato il presidente della Basilicata, Colombo abbraccio il Partito Popolare di Sturzo, coltivando “lo stigma alto del Democratico Cristiano al quale non ha saputo mai rinunciare nemmeno nel volgere di straordinari cambiamenti della vita politica nazionale. Una fedeltà che spiegava non come laudatore di tempi passati, o peggio con canoni nostalgici, piuttosto come convincimento che quel frutto dei cattolici democratici fosse ancora assolutamente attuale”.
De Filippo ha poi ricordato anche il rapporto personale e politico che lo univa al leader scomparso che, ha spiegato, non gli ha “fatto mancare presenza, consigli e anche critiche in alcuni momenti”. “Colombo sapevo- ha aggiunto – è un patrimonio collettivo che può sfuggire anche ad un’ambiziosa biunivocità di relazioni. Ma a me è apparsa ricca la sua parola e lucida fino all’ultimo. Non perderò mai più nella mia memoria l’ultima visita di qualche giorno fa nella sua casa di Roma, classici tedeschi ed inglesi alle spalle, affaticato nella sua poltrona abbiamo parlato per molto tempo e della Basilicata. La sorgente ancora ricca dell’impegno dei cattolici, la disarmante forza del nuovo Papa, il suo ultimo libro, l’Europa, il nuovo Governo”.
“Al Presidente Colombo – ha concluso De Filippo – vorrei rivolgere con gratitudine e riconoscenza il nostro saluto. Ultimo al suo corpo ma spero primo di una nuova lunga storia che i suoi insegnamenti e il suo esempio sapranno ancora offrire”.
Scomparsa Colombo, assessore regonale Luca Braia: “Con scomparsa Colombo Basilicata perde sua “riserva aurea. “Sempre pronto a intervenire per la sua Regione ci consegna l’eredità di Padre Costituente e padre dell’Europa unita”
“L’addio a Colombo, oltre al dolore, ci lascia un profondo senso di solitudine. Da parte nobile, non di una parte politica ma dell’intera Basilicata, sebbene proiettato su scenari nazionali e mondiali ha fino all’ultimo rappresentato una ‘riserva aurea’ della Regione, pronto a intervenire con il suo apporto di pensiero e azioni ogni qualvolta ce ne fosse bisogno, nel caso delle scorie a Scanzano, come nella lotta contro l’abolizione della Provincia di Matera”. Così l’assessore alle infrastrutture della Regione Basilicata, Luca Braia, dopo aver preso parte ai funerali dello statista nella Basilicata di Sant’Emerenziana.
“Se la morte di Colombo ci fa sentir più soli – aggiunge Braia – ci consegna anche una grande eredità, culturale, politica e sociale di cui un tassello fondamentale è quella scelta convintamente europeista che meno di un anno fa lo portava a sostenere che ‘Quella per cui ci battiamo è una Europa che non solo sia un’immagine di riferimento letterario ma una forza viva, in cui è feconda la collaborazione tra forze politiche ed ideali di matrice diversa, ma che tutte si incontrano nell’apertura, nella tolleranza e nei valori spirituali che sono a fondamento della sua millenaria cultura. Valori in cui tutti gli europei si riconoscono a nome di diversi ideali a cui dobbiamo reciproco rispetto. Un’Europa dunque impegnata in nuovi ambiziosi traguardi civili ed umani, in un mondo che attende la sua vitalità ideale e culturale, il suo umanesimo, le sue risorse spirituali ed umane’. E queste parole – conclude Braia – ci fanno capire come ci abbia lasciato non solo un padre costituente italiano, ma un padre dell’Europa unita”.
La fotogallery dei funerali di Emilio Colombo a Potenza (foto Esposito)
rinuncio , non c’è dialogo,
con educazione vi porgo
comunque i migliori saluti e l’augurio di una grande serenità
e pace interiore.
annullato