In chiusura del G7 per le pari opportunità, che ha visto Matera protagonista nel fine settimana, domenica mattina il ministro, Eugenia Roccella, ha voluto incontrare in municipio il sindaco Domenico Bennardi, l’assessore alle Politiche di genere, Tiziana D’Oppido, la funzionaria e il dirigente dell’ufficio di settore, oltre alle nove associazioni della Rete Donna comunale che hanno preso parte ai lavori del convegno internazionale (le sezioni locali di Inps, Aide, Soroptimist, Zonta Club, Associazione italiana Donne Medico -Aidm- Moica, Ande/Stati generali delle Donne, Fidapa Bpw Italy, Caritas e Pangea ets), per conoscere i progetti messi in campo dall’Amministrazione comunale sulle politiche di genere. Al termine dell’incontro il ministro ha espresso vivo apprezzamento per il lavoro che l’Amministrazione comunale sta facendo, soprattutto rispetto alla tutela delle donne nelle professioni, nella società e nella famiglia. «Io sono per metà bolognese e metà siciliana, quindi per me il Sud è e resta un tesoro di risorse umane e culturali poco sfruttate, per la mancanza di occasioni giuste. -ha detto il ministro nel suo intervento- Vi ringrazio perché la Rete Donna del Comune è un metodo meraviglioso, che vorrei che tutte le associazioni al femminile utilizzassero, per fornire a tutti gli strumenti giusti. Matera ha nel suo nome la parola “madre”, questa è una bella suggestione che riflette quello che vorremmo fare, ovvero rendere tutte le donne in grado di conciliare la necessità di seguire la famiglia e dare sfogo alle proprie aspirazioni professionali. La parola casalinga non deve esistere, perché tutte le donne sono lavoratrici anche se portano avanti una casa. Un lavoro che va valorizzato e le competenze maturate dalle donne, vanno riconosciute. Per la Rete Donna materana, devo dire che è molto positivo il lavoro che si sta facendo nelle scuole, per promuovere la cultura del rispetto e la conoscenza degli strumenti in campo contro la violenza sulle donne e per l’empowerment, come il credito d’impresa, il reddito di libertà, l’assegno di inclusione e tante altre opportunità anche per coloro che non hanno subìto violenza. -ha concluso Roccella- Facciamo conoscere quello che già c’è, restando disponibili a richieste e proposte». Il G7 Pari opportunità è stato un appuntamento prestigioso, in cui Matera ha saputo mostrare ancora una volta la sua immagine bella, vincente e avvincente. Le sette Nazioni più importanti del mondo hanno discusso di uguaglianza di genere, di violenza di genere, di ciò che le donne sono costrette a subire in alcuni Paesi dove vengono calpestati i fondamentali diritti di tante donne e tante persone. In questi giorni a Matera si sono condivise buone pratiche e definite strategie per il benessere economico, sociale e civile delle donne nel mondo. Abbiamo anche potuto promuovere e raccontare le attività comunali, come la “Rete Donna”, lo “Sportello di ascolto per le donne vittime di violenza”, la Casa rifugio, i progetti sull’empowerment e tanto altro. «Ho avuto l’onore di accompagnare le delegazioni estere in un tour nei Sassi -commenta il sindaco- ho voluto che vedessero anche il museo demoetnoantropologico “MuDeaM”. I ministri sono rimasti entusiasti e incantati. Mi spiace per alcuni disagi e chiusure: le misure di sicurezza sono le medesime avute nelle città ospitanti del G7, Genova, Pompei, Napoli, Siracusa, Trieste, Capri, Venezia, Milano. Siamo quello che siamo, prima che Capitale europea della cultura e patrimonio Unesco, siamo una città che piace, che sa rapire l’anima e abbiamo il dovere di rimanere sempre un punto di riferimento mondiale non solo per bellezza e accoglienza, ma per tutto quello che sappiamo dire ed esprimere. Ringrazio il grande lavoro svolto da tutte le forze dell’ordine (con prefettura e questura), dallo staff della Farnesina, dagli uffici comunali e da tutti coloro i quali hanno assicurato il regolare svolgimento dell’evento, tutto è andato bene. E soprattutto sono orgoglioso delle materane e dei materani che hanno mostrato fiera compostezza e partecipazione agli eventi collaterali -conclude Bennardi- peraltro di grande qualità presso l’auditorium, il cinema “Guerrieri” e il palazzo della Provincia, dove la sala è stata sempre piena. Grazie a tutte e tutti».