Presso la Sala Consiliare della Provincia, il prefetto di Matera Antonella Bellomo con la collaborazione del Sindaco di Matera Salvatore Adduce e il Presidente della Provincia Dr. Francesco De Giacomo, ha commemorato il Giorno del Ricordo in ossequio alla legge del 30 marzo 2004 numero 92 che, appunto, istituisce la giornata, per non dimenticare le vittime di una delle pagine più atroci della storia italiana.
La celebrazione si è svolta alla presenza dei Sindaci della Provincia, della Autorità militari e le rappresentanze delle scuole superiori della città. Il comune di Pisticci, a causa di impegni del Sindaco, è stato rappresentato dal Vicesindaco Dr. Domenico Albano.
Durante la manifestazione sono stai eseguiti brani musicali e vi sono stati interventi delle autorità presenti. Il prefetto di Matera, nell’occasione, ha conferito le onorificenze del Capo dello Stato a due nostri concittadini, i Sigg. Maria Grazia e Giovanni Cufaro, nipoti di una delle tante vittime seppellite nelle foibe delle terre di confino di Fiume, Istria e Dalmazia.
In serata anche a Pisticci è prevista una manifestazione sui tragici avvenimenti di quei giorni tragici.
Il Presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, in apertura dei lavori consiliari ha reso omaggio alle vittime della tragedia delle foibe alla fine della seconda guerra mondiale.
“Dopo un lungo e travagliato percorso – ha detto Lacorazza -, la comunità politica italiana ha deciso undici anni fa di istituire il “Giorno del ricordo” per diffondere la conoscenza di una pagina buia della storia dell’Italia e dell’Europa e per rendere giustizia alle tante vittime innocenti delle comunità istriano – dalmate che furono oggetto di indicibili atti di violenza. Così come abbiamo fatto pochi giorni fa, in occasione di un altro anniversario importante, i settant’anni dalla liberazione di Auschwitz nel ricordo della tragedia della Shoah, come Consiglio regionale avevamo anche in questa occasione organizzato un incontro con gli studenti, che abbiamo dovuto rinviare per le avverse condizioni del tempo. Ritengo comunque doveroso, in attesa di approfondire in quella sede i diversi aspetti delle vicende tragiche che si riassumono nella parola ‘foibe’, definita da Giorgio Napolitano ‘incancellabile’, sottolineare che grazie all’approvazione della legge del 2004 è stato possibile promuovere una visione condivisa di quegli eventi, basata su un discorso di verità, di riconciliazione e di reciproco riconoscimento dei popoli che abitano in quell’area”.
“Il Consiglio regionale, lo ribadisco ancora una volta, certo di interpretare il sentimento diffuso in quest’Aula – ha proseguito il Presidente – ha il dovere morale di promuovere lo studio e l’approfondimento degli eventi della nostra storia, rivolgendosi innanzitutto al mondo della scuola, dove grazie all’impegno di tanti docenti e di tanti studenti le iniziative che abbiamo promosso sono state accolte con interesse. Promuovere lo studio e la conoscenza delle vicende del passato, mettendo a confronto le diverse tesi che gli storici ci hanno consegnato e alimentando così la coscienza critica dei giovani che si stanno formando, è il modo migliore per rendere omaggio a chi ha sofferto, per non dimenticare, per affermare i valori del rispetto della dignità delle persone e della convivenza. Lo stiamo facendo e lo faremo anche con le altre iniziative che il Consiglio regionale organizzerà per i cento anni dalla prima guerra mondiale – ha concluso Lacorazza -, con l’obiettivo di portare alla luce anche tante vicende che hanno riguardato in prima persona le nostre comunità.”