Giorno del ricordo, intervento di Margherita Perretti, Presidente Commissione regionale pari opportunità. Di seguito la nota integrale.
Il 10 febbraio, dal 2005, è la giornata dedicata al ricordo della tragedia delle foibe, dell’esodo di migliaia di italiani dall’Istria, Dalmazia e Venezia-Giulia, degli eccidi da parte dei partigiani jugoslavi. Il filo della storia collega senza soluzione di continuità il 27 gennaio, la giornata della memoria, al 10 febbraio, la giornata del ricordo, perché dominate entrambe dalla necessità di non dimenticare affinché non si ripetano mai più pagine così buie. Nonostante le grandi differenze tra un genocidio programmato di 6 milioni di persone e l’eccidio tra i 5mila e i 10mila italiani, si è trattato in entrambi i casi di episodi gravissimi di massacro razziale, di un eccidio perpetrato ai danni di una particolare etnia. Entrambi episodi da condannare.
Conoscere la storia ci rende più consapevoli delle nostre azioni e scelte, ci aiuta a non ripetere gli errori del passato, a diventare cittadini migliori. Ci offre degli strumenti di interpretazione della nostra epoca, destinata a diventare storia a sua volta. La storia si ripete ciclicamente e le contingenze politiche ripropongono odio razziale, discriminazioni, mancanza di rispetto dei diritti umani, della libertà e dignità della persona. Le donne sono state, sempre,doppiamente vittime, in questi momenti storici, oggetto di stupri e violenze, ma sempre forti e resilienti, hanno saputo conservare la propria dignità. Giornate come questa servono anche a dare una lettura più corretta ai fenomeni migratori, di accoglienza di profughi e rifugiati, a generare atteggiamenti più inclusivi verso gli altri, a valorizzare le diversità .