Ancora una volta le nomine da parte del presidente della Giunta regionale della Basilicata sono guidate da un unico criterio: il posizionamento di una figura politica vicina alla maggioranza del governo regionale per esercitare la funzione di controllo sugli atti e sui provvedimenti di enti sub regionali. La recente nomina del presidente del Parco della Murgia Rupestri, avvenuta nella seduta del 14 settembre, conferma il modus operandi di chi sceglie gli uomini chiave nella cerchia del proprio entourage, anche a costo di sacrificare titoli, competenze e capacità. I consiglieri di maggioranza sotto la guida esperta del presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, a fronte di ben 29 domande di aspiranti, sottoposte dalla Comunità del Parco così come pervenute, si sono cimentati nel compito di trovare la figura che meglio incarnasse i requisiti indicati dall’avviso, di cui al decreto del presidente del Consiglio Regionale 73 dello scorso 29 giugno, ovvero, per la nomina del presidente dell’Ente di gestione del Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano.
Nomina per la quale l’avviso richiedeva competenza ed esperienza in materia di tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio naturalistico ed ambientale nonché conoscenza del territorio e delle sue problematiche unitamente all’essersi distinti per l’ attenzione in tema di tutela dell’ambiente. Apparentemente un’operazione facile, sia per la commissione consiliare che ha selezionato la rosa di nomi da sottoporre al Consiglio che per l’assise dei votanti; una mera verifica di rispondenza ai requisiti richiesti e di espressione di voto sul candidato con i migliori requisiti.
Eppure così semplice non deve essere stata l’individuazione del prescelto presidente se non si riconosce alcuna trasparenza in ordine al metodo adottato dalla commissione consiliare né al procedimento con cui i 10 consiglieri abbiano trovato convergenza sulla nomina.
La FP Cgil di Potenza e Matera, nelle more di poter leggere i relativi gli atti del Consiglio Regionale, ricorda che il Parco archeologico storico naturale delle Chiese rupestri del Materano rientra nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, ed è una vasta area naturale protetta di inestimabile valore naturalistico che svolge una funzione di difesa e mantenimento del delicato ecosistema del territorio e, pertanto, di vitale importanza per la comunità materana che lo considera un tutt’uno con città. Ritenendo che la figura del presidente del Parco della Murgia necessiti di un professionista con comprovate esperienze maturate nel settore che vadano al di là dell’appartenenza politica, la FP CGIL, come già avvenuto in altre occasioni, si attiverà per chiedere un accesso agli atti.