L’incontro sul tema “I nuovi scenari della giurisdizione” con la Prima Presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, ha inaugurato nel pomeriggio nella gremita sala dell’Ordine degli Avvocati del Tribunale di Matera i “Dialoghi sulla giurisdizione”, un ciclo di riflessioni e approfondimenti sui rapporti fra diritto e società, giustizia e politica, poteri e diritti, nuovi bisogni e forme di tutela, ruolo sociale e professionale dei soggetti della giurisdizione. L’iniziativa è stata organizzata dall’Ordine degli avvocati di Matera e dall’associazione Medeura.
All’incontro con la Presidente Cassano hanno partecipato il presidente dell’Ordine degli avvocati, Ferdinando Izzo, il Presidente del Tribunale di Matera, Riccardo Greco, il Procuratore della Repubblica, Alessio Coccioli e il Presidente dell’associazione Medeura, Vincenzo Santochirico.
Margherita Cassano ha origini lucane: è nata a Firenze nel 1955 da madre di Grassano e padre di San Mauro Forte (il magistrato Pietro Cassano) ed è la prima donna a ricoprire il ruolo di Prima Presidente della Corte di Cassazione in Italia.
La giurisdizione, oggi più che mai, resta uno degli snodi centrali delle società moderne. Aumenta la domanda di giustizia, nuovi diritti vengono rivendicati, la disuguaglianza e le ingiustizie spesso non trovano correttivi e rimedi nelle politiche pubbliche.
D’altra parte, aumentano le leggi e le norme in modo confuso, si ricorre a nuovi reati più per rassicurare che per prevenire e punire realmente.
I tempi dei processi si dilatano e le forme di tutela, che pure sono cresciute enormemente, non sempre sono efficaci ed effettive.
Nel frattempo sono cambiate anche la finalità della legislazione.Non più solo diretta ad assicurare la pacifica convivenza, la tutela dei beni e delle persone, ma anche e soprattutto ad attuare l’art. 3 della Costituzione e quindi a rimuovere gli ostacoli rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà
e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Dagli anni ’70 in poi, per esempio con la normativa in materia di diritto del lavoro e di famiglia ciò è concretamente avvenuto. E un ruolo determinante in tal senso lo ha avuto la giurisdizione.
Essa è chiamata a svolgere un ruolo di promotrice di diritti, per esempio in materia di lavoro, immigrazione, violenza di genere e domestica, minori.
Inoltre, essa è spesso messa in discussione da chi mal tollera la divisione dei poteri e opera per creare aree di immunità ingiustificata. Permane un rapporto conflittuale con la politica, che spesso sostituiscono la reciproca delegittimazione ad una leale collaborazione.
Il tema della separazione delle carriere è all’ordine del giorno, esasperato dal contrasto fra magistratura e classe politica e disancorato dal vero tema che è quello della cultura della giurisdizione, che dovrebbe vedere protagonisti tutti i soggetti che partecipano alla giurisdizione, avvocati compresi.
Proprio la centralità della giurisdizione esigerebbe percorsi comuni e reciproco riconoscimento, perché tutti insostituibili nell’esercizio della giurisdizione, e un confronto continuo con la società.
Di qui l’avvio dei “Dialoghi sulla giurisdizione”, che oggi segna la sua prima tappa, cui seguiranno altre su temi più specifici, ma sempre di portata generale.
Per la Presidente Cassano “la giurisdizione, nel rispetto dei poteri dello stato, deve essere messa nelle condizioni di rispondere alla domanda di giustizia, con leggi chiare, rispetto del suo ruolo, orientamenti definiti. Ma occorre che la società sia più matura e capace di autoregolazione, evitando di chiedere sempre l’intervento della legge e del giudice”.
Michele Capolupo
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La fotogallery dell’incontro (foto www.SassiLive.it)