Due poliziotti lucani, lo stiglianese Carlo Geronimo e il pisticcese Domenico Viggiano, sono stati insigniti dell’alta onorificenza della medaglia d’argento al valor civile. Di seguito la nota di soddisfazione del Coisp (sindacato di Polizia). Di seguito la nota integrale.
Tutto il Coisp lucano orgoglioso che altri due poliziotti lucani sono stati insigniti della medaglia d’argento al valor civile dal Presidente della Repubblica, lo spirito di sacrificio degli operatori della Polizia di Stato, e di tutte le forze dell’ordine, e armate si contraddistingue sempre per la salvaguardia della Repubblica e dei sui cittadini.
Era il 10 ottobre 2013, quando una pattuglia del commissariato di Polizia di Pisticci venne chiamata dalla sala operativa per il crollo di un edificio a seguito di un esplosione di una bombola di gas, con una persona all’interno in serie pericolo di vita in quanto rimasto ferito che chiedeva aiuto.
Due poliziotti, gli Assistenti Capo Cordinatore Geronimo Carlo Geronimo e Domenico Viggiano, con alto senso del dovere e spirito di sacrificio, senza indugiare si portarono sul posto consapevoli dell’elevato rischio cui esponevano la propria incolumità personale e trassero in salvo la vittima dell’esplosione.
Tante le attestazioni di stima ricevute, dal Prefetto di Matera, dal Questore e dal Sindaco di Pisticci, che espressero felicitazioni per l’alto gesto di altruismo dei poliziotti, e per tale gesto, in data 10 marzo 2021, i due Poliziotti sono stati insigniti dal Presidente della Repubblica, su proposta del Ministero dell’Interno della medaglia d’argento al valore civile, una delle più alte onorificenze della Repubblica.
Le ricompense al valor civile (Legge 2 gennaio 1958, n. 13) (Medaglia d’oro d’argento e di bronzo “sono istituite per premiare atti di eccezionale coraggio che manifestano preclara virtù civica e per segnalarne gli autori come degni di pubblico onore”. Le Medaglie al valor civile, corredate dal relativo brevetto, sono concesse con decreto del presidente della Repubblica su proposta del ministro dell’Interno a coloro che, al cosciente rischio della vita, hanno compiuto atti di coraggio per salvare persone esposte ad imminente e grave pericolo, per impedire o diminuire il danno di un grave disastro pubblico o privato.