Dopo il crollo di un solaio avvenuto il 25 settembre del 2012 riprenderanno il prossimo 10 febbraio le lezioni nelle aule e nei laboratori dell’istituto professionale “Leonardo da Vinci” in contrada Rondinelle a Matera. L’annuncio è avvenuto nel corso di una conferenza stampa convocata nella sala giunta del Comune di Matera che ha coinvolto il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, il vice sindaco Giovanni Schiuma, l’assessore comunale ai lavori pubblici Antonella Prete, il dirigente del settore “lavori pubblici” Sante Lomurno, il presidente della Provincia di Matera Francesco De Giacomo, il dirigente scolastico dell’IPSIA Rosaria Cancelliere, il dirigente dell’ufficio scolastico regionale Nicola Caputo e il dirigente vicario dell’ufficio scolastico provinciale Filomena Di Bari.
Il sindaco Di Matera ha sottolineato in apertura l’azione sinergica tra le istituzioni chiamate a risolvere un problema che ha impedito a circa duecento studenti di poter svolgere regolarmente le lezioni nella sede dell’istituto al quale si erano iscritti.
Il presidente della Provincia di Matera Francesco De Giacomo esulta per il grande risultato raggiunto a favore dei ragazzi: “Oggi è una giornata importante sopratutto per i ragazzi che avranno la possibilità di poter usufruire dei laboratori fondamentali per il ciclo di studi. Nei prossimi giorni saranno completati i lavori per ripristinare l’impianto di riscaldamento e dal 10 febbraio 2016 l’attività didattica nell’Ipsia Leonardo da Vinci riprenderà regolarmente. La Provincia ha investito per questo istituto 900 mila euro e oggi possiamo finalmente restituire a docenti e studenti una scuola con tutti i crismi. Voglio ricordare anche che l’Amministrazione provinciale è riuscita a recuperare fondi che saranno investiti per risolvere altre criticità che riguardano istituti scolastici con un investimento complessivo di 800 mila euro”.
L’assessore comunale ai lavori pubblici Antonella Prete: “Questo risultato è un esempio perfetto della sinergia tra le istituzioni chiamate a risolvere questa emergenza. Voglio ricordare che la priorità era quella di garantire la sicurezza agli studenti dopo la situazione incresciosa che si è verificata a settembre 2012. Grazie ai lavori eseguiti riaprono i tre padiglioni dell’istituto mentre resta fermo solo quello destinato agli ex alloggi”.
Il dirigente del settore “lavori pubblici” Sante Lomurno: “Il cedimento fondale di uno dei padiglioni avvenuto nel 2012 imponeva il rispetto di una serie di norme da rispettare nel momento in cui si è deciso di intervenire per riqualificare l’edificio scolastico. Siamo riusciti a concludere questo lavoro in pochi mesi rispettando quelle formalità sostanziali che vanno assolutamente rispettate”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal dirigente scolastica dell’Ipsia Rosaria Cancelliere: “Ho ricevuto dal Ministero l’incarico di occuparmi anche dell’Ipsia dal 1 settembre 2012 e il 25 settembre è crollato un solaio in questa scuola. Ho dovuto gestire una situazione molto difficile ma oggi sono felice di poter affermare quanto dichiarato nella brochure di presentazione dell’istituto: “Studenti oggi per formare professionisti di domani”. Qui si formano meccatronici e elettricisti, figure professionali richieste dal mercato del lavoro”.
Il dirigente dell’ufficio scolastico regionale Nicola Caputo: “Io arrivo da Genzano di Lucania e mi sono insediato nell’ex provveditorato di Matera a fine agosto. Quando ho effettuato il sopralluogo all’interno dei laboratori disponibili nell’Ipsia di Matera ho avuto modo di apprezzare la qualità dei macchinari che purtroppo i ragazzi non potevano più utilizzare. Ho sollecitato pertanto l’avvio e il completamento dei lavori richiesti per restituire la scuola agli studenti e oggi finalmente possiamo affermare che è finita l’odissea dell’Ipsia Leonardo da Vinci di Matera, costretta ad appoggiarsi prima nell’istituto Morra, poi presso l’Itc Olivetti e da quest’anno presso l’Agrario, dove ci sono stati anche problemi di convivenza”.
Per due anni consecutivi duecento studenti non hanno potuto usufruire dei laboratori durante l’anno scolastico. I disagi sono stati raccontati da Alessandro Gallitelli, che nel prossimo mese di giugno conquisterà un diploma senza aver avuto la possibilità di apprendere le nozioni previste durante i laboratori: “Ringrazio i docenti che in questi anni difficili sono diventati dei genitori per noi. Purtroppo quando terminerà questo percorso di studi dovrò spendere altri soldi per partecipare a corsi di specializzazione visto che non abbiamo potuto utilizzare i laboratori della nostra scuola e di questo sono molto dispiaciuto”.
Michele Capolupo
RIAPERTURA IPSIA MORRA-DA VINCI. IL SINDACO: “CON LA SINERGIA FRA ISTITUZIONI
ABBIAMO SFIDATO LE INERZIE E RISOLTO I PROBLEMI”
“Amministrare vuol dire anche avere il coraggio di firmare carte. Entrare, al contrario, nel cono d’ombra della garanzia assoluta avrebbe voluto dire entrare nel pressapochismo”. E’ così che il sindaco Raffaello de Ruggieri ha aperto oggi la conferenza stampa nel corso della quale è stata annunciata la riapertura dei padiglioni A-B-C dell’Ipsia Isabella Morra-Da Vinci in contrada Rondinelle, sottolineando innanzitutto il clima di sinergia e completa collaborazione che ha unito l’amministrazione comunale e provinciale in questa importante operazione.
“Era un problema che scottava sula pelle di ragazzi che invece dovrebbero fare della professionalità il bagaglio del loro futuro. Per queste operazioni abbiamo contato sulla responsabilità di chi ha avuto cxoraggio. Oggi c’è la tendenza a non assumersi responsabilità. Oggi invece si celebra l’impegno di funzionari che hanno superato un blocco, che hanno sfidato le inerzie dimostrando responsabilità civica e risolvendo i problemi. Quella che ha condotto a questo risultato è stata una operazione di missione civica da parte dei ragazzi e degli insegnanti. Al più presto – ha annunciato poi il sindaco – verificheremo lo stato di tutti i manufatti scolastici”.
“Sono felice di aver potuto condurre questa vicenda fino a questo punto – ha aggiunto l’assessore alle Opere pubbliche, Antonella Prete – E’ una priorità che ha investito questa amministrazione, perché il problema si è posto in tutta la sua gravità poco prima dell’inizio dell’anno scolastico. La soluzione individuata dimostra la validità degli incontri svolti fra tecnici, dirigenti scolastici e uffici istituzionali. Dovevamo rendere operativa la struttura dell’Isabella Morra a causa della carenza di spazi, ma soprattutto garantire la sicurezza degli studenti aprendo l’apertura dei padiglioni in piena tranquillità. Abbiamo così proceduto ad una revoca parziale e aperto i tre settori. Rimane ancora chiuso quello destinato agli ex alloggi che però non sono un problema per l’utilizzo complessivo della struttura”.
Il dirigente delle Opere pubbliche, Sante Lormurno è entrato nel merito tecnico della vicenda e ha sottolineato la situazione di degrado nella quale la struttura si trovava al momento dell’intervento con riferimento alla norma che prevede che nel caso di decadimento, le verifiche debbano essere particolarmente approfondite. “Il nostro patrimonio scolastico risale agli anni ’60 e ha costruzioni con tecnologie, norme e materiali dell’epoca e non sono strutture antisismiche. E’ possibile però per legge utilizzarle fornendo un ordine di priorità agli interventi statli e regionali. Al primo posto ci sono ovviamente le strutture in difficoltà. Il caso dell’Ipsia non è di questo tipo, ma in merito al degrado dei padiglioni, abbiamo valutato anche l’eventuale decadimento dei materiali”. Una relazione degli uffici tecnici della Provincia ha invece rassicurato, confermando la riapertura revocando parzialmente l’ordinanza di sgombero che era stata fatta.
“La collaborazione è proseguita tanto da farci bandire gare in tempo per non perdere finanziamenti per le scuole del Comune (225 mila euro) e della Provincia (425 mila euro)”.
“Oggi è una giornata importante soprattutto per gli studenti – ha aggiunto il presidente della Provincia Francesco De Giacomo – Dopo quattro anni i ragazzi potranno finalmente usufruire dei laboratori per completare il loro ciclo di studi. Dal 10 febbraio i ragazzi potranno tornare in quell’edificio nel quale verrà ripristinato il riscaldamento. Fino ad ora in quelle strutture, per le opere svolte, sono stai spesi circa 900 mila euro che hanno riguardato anche i laboratori e la pavimentazione. Il mondo del lavoro, d’altronde, ha bisogno di professionalità formate non solo con la didattica”.
La dirigente scolastica Rosaria Cancelliere ha ricordato l’evoluzione della vicenda, sin dal crollo del 25 settembre 2012 e sottolineanto la sinergia che si è creata fra le istituzioni.
“Abbiamo collaborato s sofferto con i ragazzi, i professori, i tecnici. La scuola ha dimostrato di comprendere e condividere questo problema. Ringrazio anche il Provveditore che mi ha affiancato in questo percorso, facendosi nostro referente. Oggi posso dire che saremo in grado finalmente di realizzare tutto ciò che è riportato nel nostro depliant: studenti oggi, professionisti domani. Svilupepremo infatti le professionaltià richieste dal mercato del lavoro. Finora ci siamo arrangiati con attività di simulazione e incontri con le imprese con le aule disponibili. Ora siamo nelle condizioni di operare in modo ottimale”.
Il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Nicola Caputo, ha commentato positivamente la riapertura della struttura sottolinenando: “I ragazzi per tre anni sono stati privati, per cause accidentali, dei laboratori. Hanno compreso che tutti stavamo agendo per i loro interessi e hanno avuto pazienza fino ad oggi. Finalmente è finita l’odissea della famiglia scolastica Ipsia-Da Vinci di Matera”. Presente all’incontro anche il vicario dell’Ufficio stolastico provinciale, Filomena Di Bari.
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)
Solo in un territorio culturalmente arretrato come il nostro si può assistere ad una conferenza stampa con presidente di Provincia, sindaco, vice sindaco, preside, provveditore, ecc., ecc. per annunciare che è (quasi) terminata una “manutenzione straordinaria” che rende utilizzabili alcuni laboratori dell’Istituto scolastico reso inagibile nel 2012 (tre anni fa!) . Una politica che ormai è costantemente sui media ed i social per enfatizzare anche quella che in altre parti e’ semplice routine. Evidentemente in una regione sottosviluppata come la nostra anche per l’erogazione dei servizi pubblici essenziali occorre raccomandarsi e ringraziare una classe politica di “mestieranti”!