Lunedì 23 maggio 2022 alle ore 18.30 in piazza Zecchettin a Villa d’Agri il presidio di Libera della Val d’Agri “Ottavia De Luise”, assieme alla cooperativa ISKRA ed al Comune di Marsicovetere, ricorderà Ottavia, la bimba sparita a Montemurro il 12 maggio 1975 a dodici anni e mai più ritrovata. Nell’occasione, saranno donate delle copie del fumetto “Ottavia De Luise – una bambina di Montemurro”, realizzato dal fumettista Nicola Gagliardi con Libera, alle biblioteche del comune di Marsicovetere e dell’Istituto Omnicomprensivo di Villa d’Agri. Di seguito la lettera aperta del Presidio Libera Val D’Agri “Ottavia De Luise”, Coordinamento Libera Basilicata dedicata ad Ottavia.
Ottavia: peggio che non averla trovata, è non averla cercata!
Cara Ottavia,
noi non conosciamo il tuo volto né ti abbiamo incontrata mai, tuttavia resti sempre nei nostri cuori e come ogni anno vogliamo festeggiarti dedicando a te una giornata di allegria. Ci piace immaginarti con i tuoi coetanei a cercare il tuo libro preferito nel carrozzone della biblioteca viaggiante; ci piace vederti scorazzare per la piazza di Villa d’Agri e ridere alle smorfie degli animatori, che la cooperativa ha coinvolto per alimentare il ricordo di te.“In memoria di Ottavia De Luise”, infatti recita la locandina con il programma delle attività.
In questa giornata, però,è più bello pensarti libera e spensierata e riconoscere nel volto di tutti, il tuo sguardo e la tua gioia.
Sicuramente la tua è una brutta storia ed è simile a quella di tante altre ragazze e ragazzi della tue età , che come te sono stati inghiottiti dal vasto mare della dimenticanza e del silenzio.
Oggi però, non intendiamo parlare del terribile epilogo della tua vita, ma vogliamo tornare un po’ indietro e sentirti raccontare dei tuoi desideri, del tuo colore preferito, di cosa vorresti fare da grande, agli amici e alle amiche, mentre ve ne state seduti sul muretto della piazzettadel tuo paesino, Montemurro.
Con questa immagine, cara giovane Ottavia, intendiamo rispondere a tutti coloro che, a chi chiede di te, continuano a dire :“ io Ottavia non la ricordo e non la voglio ricordare“.