Il giudice della Corte costituzionale Giulio Prosperetti ha incontrato questa mattina nell’auditorium Gervasio di Matera gli studenti del Liceo Scientifico di Matera nell’ambito del progetto Viaggio in Italia, la Corte costituzionale nelle scuole. Dopo una breve lezione, il giudice Prosperetti ha risposto alle domande dei ragazzi sui temi della giustizia e della legalità. All’incontro hanno partecipato la dirigente scolastica del Liceo Scientifico Maria Luisa Sabino, la coordinatrice dell’Ufficio Scolastico Regionale, Claudia Datena, la dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Matera, Rosaria Cancelliere, l’assessore provinciale Anna Maria Amenta e l’assessore all’istruzione del Comune di Matera, Marilena Antonicelli.
Il progetto, promosso dalla Corte costituzionale, prevede un ciclo di incontri tra i giudici costituzionali e le giovani e i giovani che frequentano gli Istituti di istruzione superiore. Si tratta di una prosecuzione del “Viaggio” partito nel 2018 e che ha coinvolto 36 scuole e 7.410 studenti. Al centro della discussione anche i temi della genesi, della composizione e del funzionamento della Corte costituzionale, nonché della sua attività illustrata attraverso le sentenze che hanno inciso di più nella vita delle persone. E ci sono anche “le parole della Costituzione” scelte da ciascun giudice come base di discussione. La parola scelta per l’incontro di Matera è “Retribuzione”.
L’obiettivo del progetto è accrescere nelle nuove generazioni, protagoniste del futuro, la consapevolezza e la condivisione dei valori costituzionali, collante del nostro stare insieme, nonché la conoscenza del ruolo svolto dalla Corte a garanzia dei diritti e delle libertà fondamentali.
Di seguito l’intervista rilasciata per SassiLive a margine dell’incontro dal giudice della Corte costituzionale Giulio Prosperetti, che ha ricevuto in omaggio uno svuotasche in ceramica realizzato da un artigiano materano.
“Io ho iniziato la mia lezione parlando dello “Stato sociale”, che rimane la principale prerogativa dell’ordinamento statale perchè molto è assorbito dalla logica di mercato, che è patrimonio delle multinazionali, dalla dimensione della concorrenza a livello europeo. Oggi neanche più la manovra valutaria che veniva fatta prima dell’euro per incentivare le nostre esportazioni è più possibile fare e quindi quello che rimane peculiare nella disponibilità dello Stato è proprio il Welfare. Credo che molte norme della Costituzione interpretate come norme di libertà devono essere invece reinterpretate come diritti pretensivi. La pretesa al lavoro, ad una retribuzione equa, alla salute, all’assistenza, non sono soltanto più diritti di libertà ma devono diventare delle vere pretese e la Corte Costituzionale avrà questo obiettivo nei prossimi anni.
Cosa può fare il mondo della scuola per le nuove generazioni? “Io che va inserito lo studio del diritto, perchè è la forma del tutto. Non c’è professione tecnica o umanistica che non debba impattare con il diritto”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro con il giudice Prosperetti (foto www.SassiLive.it)