E’ cominciato intorno alle 16,30, con un’ora di ritardo rispetto all’orario fissato nel comunicato ufficiale, l’incontro promosso a Matera nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi con il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo, che ha presentato il progetto sulle “Smart communities”, un bando di 200 milioni rivolto alle Regioni del Mezzogiorno, in attuazione delle azioni integrate per lo sviluppo sostenibile e lo sviluppo della società dell’informazione.
In scaletta gli interventi del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, dell’assessore all’Ambiente e territorio Vilma Mazzocco, dell’assessore regionale alle Attività produttive Marcello Pittella, di Francesco Calderini (Miur), del sindaco di Matera Salvatore Adduce e del presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, che riportiamo di seguito assieme alla scheda del progetto.
Presentato a Matera il Progetto Smart Cities
Il bando, basato su un nuovo modello di sviluppo e rivolto alle regioni del Mezzogiorno, è stato illustrato dal ministro Profumo. Presenti il governatore De Filippo e gli assessori Mazzocco e Pittella
Realizzare tanto, consumare poco. E in questo trovare un modello di sviluppo. A dirla in sintesi estrema, è questo il concetto di Smart Cities, a cui è stato dedicato un appuntamento oggi a Matera, a Palazzo Lanfranchi, con il Ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, voluto dal presidente della Regione, Vito De Filippo e a cui sono stati chiamati a partecipare, oltre al Governatore lucano, gli assessori regionali all’Ambiente e alle Attività Produttive Vilma Mazzocco e Marcello Pittella, Mario Calderini del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il sindaco di Matera Salvatore Adduce, il presidente della Provincia di Matera Franco Stella, oltre a sindaci, imprenditori, esponenti di università e enti di ricerca.
Il Governo, seguendo un’indicazione della Commissione Europea, ha lanciato il 2 marzo scorso un bando di 240milioni di euro per il progetto “smart cities” nelle regioni del Mezzogiorno e annuncia di voler andare avanti su questa strada con nuovi bandi, anche con l’obiettivo di trovarsi pronti ai bandi europei che, sul progetto, metteranno in campo 11 miliardi di euro.
Il bando già varato è rivolto prioritariamente alle Regioni dell’Obiettivo 1. La Basilicata insieme alle Regioni Sardegna, Abruzzo e Molise, non appartenenti all’obiettivo convergenza, può comunque presentare progetti, ma non può attingere ai 240 milioni stanziati e deve provvedere, in questa fase, a mettere in campo altre risorse, parte delle quali anche proprie, per poi concorrere ad un successivo bando da 700 milioni che sarà destinato alle regioni non “obiettivo 1”. A poter presentare progetti sono raggruppamenti che coinvolgano le imprese, i centri di ricerca, i consorzi, i parchi scientifici e tecnologici anche in partenariato con sedi operative nelle stesse regioni o che si impegnino a crearne una, in caso di approvazione del progetto. In ogni caso, la compagne proponente non potrà essere in mano alle aziende private per più del 55 per cento, mentre dovrà essere almeno per il 25 per cento espressione di università ed enti di ricerca e per il 10 per cento in mano agli enti locali. La Ricerca sarà il cuore dell’iniziativa e la compagine industriale dovrà farsi carico di almeno il 50 per cento dei costi complessivi riferibili alla ricerca, alla formazione e allo sviluppo sperimentale. Dalla ricerca potranno poi nascere aziende con la forma dello spin off a cui sarà dato il compito di gestire la fase di sviluppo, creando economia e occupazione sul territorio.
Quanto ai settori di applicazione, sono diversi (dall’istruzione alla Salute, ancora Mobilità, Ambiente, Turismo, energie rinnovabili, logistica, ambiente, risorse naturali ed e-government), ma ad ogni territorio viene chiesto di puntare solo su alcuni di questi e la Basilicata è orientata su ambiente, energie rinnovabili ed e-government, in coerenza con altre azioni di sviluppo già intraprese.
Il progetto “Smart Cities” – La scheda
Cos’è la “città intelligente”
Si rivolge alla “smart community”, intesa nel doppio significato di ‘città diffusa’ e ‘comunità intelligente’ e non nel senso stretto di agglomerato urbano, l’avviso per la presentazione di idee progettuali per “Smart cities and communities and social innovation”, pubblicato il 2 marzo 2012 dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Le finalità
Il bando mira allo sviluppo di modelli innovativi finalizzati a dare soluzione a problemi di scala urbana e metropolitana tramite un insieme di tecnologie, applicazioni, modelli di integrazione e inclusione. In modo particolare, mira a contribuire e a promuovere l’utilizzo evoluto delle tecnologie Ict da parte di cittadini, imprese e amministrazioni.
La dotazione finanziaria
Oltre 240 milioni di euro sono destinati a imprese, centri di ricerca, consorzi e società consortili, parchi scientifici e tecnologici con sedi operative nelle Regioni dell’obiettivo Convergenza (Campania, Puglia, Calabria, Sicilia) e delle altre Regioni del Mezzogiorno, Sardegna, Basilicata, Abruzzo e Molise che potranno partecipare alla “chiamata” in seguito a specifici accordi tra le stesse amministrazioni regionali e l’amministrazione centrale. Le risorse sono allocate nel Programma operativo nazionale ricerca e competitività (Pon) 2007-2013.
I settori d’intervento
Le idee progettuali dovranno proporre soluzioni avanzate negli ambiti di interesse pubblico e sviluppare modelli di integrazione sociale in due macro ambiti: Società dell’informazione (a cui è destinato l’importo di 100 milioni di euro) e Sviluppo sostenibile (a cui vanno altri 100milioni). I restanti 40 milioni sono dedicati ai giovani residenti nelle Regioni dell’obiettivo convergenza.
In particolare, segnatamente alle azioni integrate a sostegno della Società dell’informazione, i settori di intervento spaziano dalla mobilità marittima e urbana al sostegno all’innovazione nel sistema sanitario, educativo, dell’istruzione e della formazione. Le misure contemplano, altresì, il sostegno all’innovazione negli ambiti dei servizi al pubblico, con particolare riguardo al settore E-government, alle imprese, al sistema dei patrimoni ed attività culturali e del turismo.
L’altro segmento del bando, misure rivolte allo Sviluppo sostenibile, prevede interventi nel settore dell’energia attraverso lo sviluppo di soluzioni tecnologiche e gestionali in grado di promuovere e rafforzare il recupero, la produzione e la gestione integrata delle diverse fonti energetiche rinnovabili; il miglioramento delle performance energetiche e ambientali degli agglomerati urbani, siti industriali e ambienti rurali.
Smart Cities, De Filippo: una sfida che può essere vinta
“Governo e Regione creano le condizioni di contesto, poi è il protagonismo dei singoli che può determinare storie di successo”
“Il progetto presentato oggi incarna il concetto di smart: con una singola azione si riesce sia a migliorare la qualità di ambiente, servizi, sistemi produttivi, sia a promuovere lo sviluppo. Che si tratti di un’opportunità è chiaro, anche alla luce dei finanziamenti che si annunciano su queste iniziative, ora bisogna vedere come saremo pronti a coglierla”. Così il presidente della Regione Vito De Filippo in occasione della presentazione del progetto Smart Cities a Matera.
“Quella a cui ci accingiamo – ha spiegato De Filippo – è un prova corale: creato il meccanismo di funzionamento, la palla passa in mano alle imprese private e alle realtà di ricerca che dovranno far fruttare l’iniziativa. Governo e Regione, come correttamente deve avvenire in questi casi, creano le condizioni di contesto, poi è il protagonismo dei singoli che può determinare storie di successo. Noi – ha concluso il Presidente – facciamo la nostra parte e siamo convinti che solo se ognuno farà la sua la sfida può essere vinta”.
Smart cities, Pittella: “Una città intelligente diffusa sul territorio”
L’assessore alle Attività Produttive parla di un modello “Smart Basilicata” replicabile anche in altri contesti regionali
“Il progetto Smart cities è una opportunità che cogliamo volentieri in quanto ci permette di valorizzare il consistente patrimonio di competenze pubblico-privato presente in Basilicata attraverso un approccio sistemico che mette al centro la regione, intesa come ‘città diffusa’, al fine di renderla una ‘comunità eccellente’ attraverso una innovativa struttura organizzativa, la connessione di infrastrutture e l’ottimizzazione dei servizi. Così l’assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata, Marcello Pittella, in occasione della presentazione del progetto “Smart cities and Communities”.
“Si tratta di delineare un modello ‘smart cities and smart communities’ ad hoc per la Basilicata. Tale modello – ha aggiunto l’Assessore – sarà caratterizzato da innovatività e replicabilità in altri contesti regionali per consentire una concreta applicazione del trasferimento tecnologico che, ci auguriamo, possa concorrere ad aumentare la competitività del sistema Basilicata, nonché a promuovere l’utilizzo di nuove tecnologie, ridurre i consumi ed elevare la qualità della vita dei cittadini”.
“L’approccio metodologico che seguiremo – ha concluso Pittella – intende superare una visione pianificatoria settoriale in cui soluzioni frammentate possono causare ripercussioni negative in altri contesti (effetti di spillover) per analizzare, invece, il sistema energetico e ambientale attuale nel suo complesso (energia, territorio, edifici, trasporti e logistica) attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali e dei sistemi a rete, per il perseguimento di alti obiettivi di qualità”.
Smart Cities, Mazzocco: “Occasione importante per il meridione”
“Si comincia dal Sud e, soprattutto, dai giovani. L’obiettivo è quello di rendere il Paese più ‘intelligente’ grazie alla creazione di nuovi modelli di gestione del territorio”
“Le città devono diventare sempre più laboratori di eccellenza. Tecnologiche, confortevoli, sicure, ma soprattutto sostenibili. Il bando promosso dal Miur rappresenta un’occasione importante per i territori del meridione, perché punta sulle cosiddette ‘smart cities’, le città sulle quali si sta scommettendo, in Europa e nel mondo, per garantire uno sviluppo urbano equilibrato e sostenibile. Città in cui gli investimenti in capitale umano, sociale e in infrastrutture tradizionali e Ict, producono uno sviluppo economico sostenibile, migliorando al contempo la qualità della vita degli abitanti”.
“Si comincia dal Sud e, soprattutto, si comincia dai giovani. Gli assi di azione sono vari e coinvolgono tutti gli aspetti del vivere urbano: mobilità e trasporti, ambiente ed energia, qualità dell’edilizia e dell’impianto urbanistico, economia, capacità di attrazione di talenti e investimenti, partecipazione e coinvolgimento dei cittadini, salute e sistemi di teleassistenza, educazione.
Una smart city è, quindi, uno spazio urbano, ben diretto da una politica lungimirante, che gestisce al meglio le risorse naturali attraverso una governance partecipativa ed una strategia coerente nell’uso delle tecnologie più avanzate”.
“Condivido il pensiero strategico del Ministro Profumo. L’idea guida è quella di trasformare le regioni in una sorta di ‘apple store’: ognuna deve essere in grado di sviluppare delle applicazioni che possano essere condivise da tutte le altre, con l’obiettivo di rendere il Paese non solo più digitale, ma anche più “intelligente” grazie alla creazione di nuovi modelli di gestione del territorio”.
Riportiamo di seguito il discorso del Presidente della Provincia di Matera Franco Stella.
Onorevole Ministro,
La ringraziamo per essere qui oggi, la Sua presenza è motivo di orgoglio per l’intera provincia e testimonia, nello stesso tempo, la fiducia che il Governo ripone nelle possibilità di sviluppo del nostro territorio.
Le prospettive che l’Avviso “Città e comunità intelligenti” offrono al Materano sono strategiche per sostenere quel rilancio più volte auspicato e quotidianamente inseguito, a partire dalla riqualificazione avanzata dei borghi. Possiamo combattere lo spopolamento di molti dei nostri comuni, affascinanti luoghi di villeggiatura che però stanno perdendo intelligenze importanti. Capitale umano che emigra, che abbandona la propria terra di origine, ma che messo nelle condizione di esprimere il proprio talento garantirebbe a quell’unicità urbana di sopravvivere e riqualificarsi.
Le risorse rese disponibili da questo bando, alle quali auspichiamo possano aggiungersene altre, magari di provenienza regionale, potranno consentire ai nostri giovani di “rinnovare” tutte queste comunità, patrimonio dell’intera provincia. Proprio grazie all’innovazione tecnologica renderemo possibile la connessione tra infrastrutturazione immateriale e infrastrutturazione materiale che darà vita a percorsi di sviluppo per una ritrovata competitività.
E in questa direzione di rete e di sinergia, voglio ricordare come la Provincia di Matera stia già profondendo notevoli sforzi per rendere i propri comuni “energeticamente sostenibili”. Attraverso il Patto dei Sindaci stiamo portando a compimento il traguardo della riduzione delle emissioni di CO2 e di efficienza energetica.
Le nostre saranno comunità intelligenti che verranno prese a modello dall’Europa, perché sapranno realizzare una innovazione articolata nella quale le nostre imprese si distingueranno per intraprendenza e versatilità. Il Parco imprenditoriale locale, con le sue molteplici vocazioni, dall’agroalimentare, alla meccanica, dall’ICT al turismo, ha dato dimostrazione, nonostante la terribile crisi, di volere invertire il ciclo economico negativo e lo potrà fare proprio perché è disposto
a cambiare prospettiva. Quella prospettiva che l’Avviso “Città e comunità intelligenti” propone con significativa lungimiranza.
Così, in una logica di sistema e di integrazione la Provincia e il Comune di Matera porteranno avanti le ragioni di una innovazione complessiva e trasversale parte integrante di quella visione che la candidatura di Matera a capitale Europea della Cultura nel 2019 intende realizzare.
Franco Stella, Presidente della Provincia di Matera
Riportiamo di seguito il discorso del Sindaco di Matera Salvatore Adduce.
Gent.le ministro, autorità, cari sindaci della Basilicata,
Innanzitutto grazie per essere qui.
Consentitemi, in particolare, di ringraziare il ministro, Francesco Profumo, che oggi ha voluto essere qui per presentare questa straordinaria opportunità racchiusa nella visione “Smart City”.
Siamo molto interessati a questa iniziativa perché abbiamo già messo in moto alcuni progetti che ben si inseriscono dentro questa idea di città intelligenti con l’obiettivo di far diventare Matera un dimostratore urbano di eccellenza europea nel campo della ricerca, dell’innovazione, della green economy non solo nell’interesse della nostra comunità, ma dell’intero Paese.
La crisi economica mondiale ci impone un severo ripensamento dei modelli di sviluppo e oggi siamo tutti chiamati a fare di più, con meno e meglio.
La visione di Smart city risponde perfettamente a questa impostazione che non è solo di metodo, ma anche e soprattutto di contenuti.
Siamo a Matera, in un luogo che nel corso della storia millenaria ha già sperimentato il modello di smart city o di città intelligente costretta da sempre a fare i conti con grandi difficoltà di reperimento delle risorse ed a risparmiare con strategie creative e sostenibili acqua ed energia.
I nostri antenati, ad esempio, hanno saputo costruire un sistema dell’uso e della conservazione della risorsa idrica che è diventato un esempio a livello mondiale.
Oggi siamo chiamati a riorganizzare le nostre pratiche facendo tesoro dell’insegnamento dei nostri antenati e facendoci aiutare dalle nuove tecnologie.
Quell’ingegnoso modello, quelle pratiche millenarie sono state alla base del riconoscimento che Matera ha guadagnato nel 1993, come patrimonio mondiale dell’Umanità nell’elenco Unesco.
Venti anni dopo, con i progetti di green economy e inserendoci nella visione di Smart City, Matera vuole vincere un’altra sfida, quella di diventare capitale europea della Cultura nel 2019.
In questo senso siamo stati molto e sinceramente confortati anche dal premio Nobel Woodrow Clark II, che sappiamo essere grande amico del ministro Profumo.
Nelle scorse settimane, proprio a Matera, nel cuore dei Sassi, Woodrow Clark II, incontrandosi con noi, non solo ha dato il suo sostegno al percorso di candidatura di Matera a Capitale europea della cultura, ma ha anche offerto la sua personale disponibilità a far parte di un comitato scientifico mondiale che nella nostra città porti investimenti, ricerca, innovazione nella green economy. Non a caso ha lanciato una significativa provocazione:
“Se a Beverly Hills avessimo quello che avete voi a Matera, saremmo oggi molto più avanti”.
Qualche volta non abbiamo piena consapevolezza delle nostre potenzialità e uno sguardo dall’esterno ci aiuta a costruire con maggiore convinzione le nostre politiche di sviluppo e di crescita!
In Basilicata, a Matera, vogliamo costruire una vera e propria piattaforma di sperimentazione aperta alla ricerca, a nuove idee di sviluppo che possano essere messe a disposizione della nostra comunità e del mondo intero.
Per questa ragione abbiamo lanciato l’idea di portare nella nostra città ricercatori, esperti di livello mondiale che sappiano avere idee innovative per far diventare i Sassi il primo centro storico italiano CARBON FREE. E’ la proposta che lanciamo a Lei, sig. Ministro, e al presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, che sappiamo essere sensibile a questi temi e che dall’inizio del nostro viaggio sostiene con la massima determinazione la candidatura di Matera a capitale europea della Cultura 2019.
Ed è per questa ragione che nell’ambito del programma integrato di sviluppo urbano sostenibile (i PISUS) abbiamo previsto un investimento di circa 2 milioni di euro per progetti per promuovere la specializzazione produttiva della città di Matera nei settori innovativi della comunicazione e dell’informazione e dell’industria creativa urbana mediante la strutturazione di regimi di aiuto mirati ad attrarre investimenti produttivi anche dall’esterno anche attraverso spin off di ricerca anche internazionali. Una strategia di Smart city.
Per tutto questo, gent.le Ministro, la ringraziamo per essere qui oggi a Matera e cogliamo questa straordinaria occasione per invitarla nuovamente nella nostra città perché, da persona competente come lei è, con maggiore tempo a disposizione possa toccare con mano la nostra storia, il nostro presente, e le nuove prospettive di crescita che vogliamo costruire.
La fotogallery della visita a Matera del Ministro Profumo per il progetto Smart Cities
sono odiosi!! parlano sempre di stramega progetti e poi non riescono a fare un campus universitario e uno studentato che sono le basi per poter chiamare università l’unibas.. sono da esiliare tutti.. via da qui ladri ignoranti!!