A distanza di due settimane dalla conclusione della sua protesta con sciopero della fame presso il Municipio di via Aldo Moro a Matera il cittadino materano Mario Scalcione ha accolto nei suoi locali in via Madonna delle Virtù il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, più volte chiamato in causa per verificare cosa può fare l’Amministrazione Comunale per risolvere i problemi più volte segnalati dal cittadino materano, anche attraverso striscioni e manifestazioni di protesta.
Ecco le dichiarazioni diffuse da Mario Scalcione dopo l’incontro con il sindaco Raffaello De Ruggieri, documentato anche da un selfie diffuso su facebook.
Oggi ho ricevuto la visita del mio vicino, che èanche il Sindaco di Matera. Non ho chiesto piaceri, ma ancora una volta solo legalità e trasparenza. Un tema culturale che dovrebbe essere al centro per fare sì che Matera 2019 sia e diventi veramente un esempio di un Sud che vuole riscattarsi dai suoi peggiori difetti. Cominciando a sconfiggere la rete di clientelismo, la rete di una burocrazia inetta e parassitaria e al di sopra della legge e della costituzione. Voglio credere nell’uomo e alla sua cultura imana, che antepone i suoi valori umani al titolo e ai giochi politici di essere sindaco. Vedremo quale sarà la sua scelta. Questa vicenda, che potrebbe essere considerata per molti personale, è solo lo specchio di un sistema marcio. Io ho il coraggio di lottare, se molti rimangono in silenzio è solo un loro problema. Il silenzio uccide il silenzio. È cultura mafiosa.
Di seguito la nota integrale in cui spiega le motivazioni della sua protesta: “La legalità, la trasparenza, i diritti, meritano dei sacrifici pesanti, che possono mettere a rischio la nostra vita. Il silenzio del comune sta solo dimostrando che quello che vado gridando ed esponendo, non sono farneticazioni di un esaltato, ma la pura realtà. Vogliono nascondere la Verità sulla gestione dei beni confiscati, sulle sub concessioni, nei Sassi. Sarebbe il caso di ricordare che da decenni non hanno fatto un bando, sono da decenni che gli uffici comunali stanno regalando il nostro patrimonio a pochi eletti. Quando avranno finito di spolpare tutta la carne dai Sassi a noi ci rimarrà solo le ossa. Molti, pensano che io sto qui, per i fatti miei, ma come dico a tutti le mie vicende personali e dell’associazione che io rappresento se la vedano gli avvocati e i tribunali. Io lotto perché voglio vivere da uguale e Libero nella terra, il Comune di Matera, in particolare modo gli alti burocrati e dirigenti e politici che ci trattano come sudditi,dobbiamo abbassare la testa per poter vivere nella nostra terra bella e maledetta. Dio ci ha dato questa Bellezza, il Diavolo ci ha messo le corna dandoci una classe dirigente di pessimi qualità sia umana che civile.
Michele Capolupo
Il selfie con il sindaco di Matera e il cittadino materano Scalcione