“Il CIPE in una delle ultime sedute ha dato corso alla delibera per ripartire le risorse compensative per gli anni 2008 e 2009 a favore dei territori ospitanti impianti nucleari. Si tratta dell’attuazione di previsioni normative che abbiamo corretto in questa legislatura (legge 13 del 2009) per dare compensazioni ai territori interessati dalla presenza di impianti nucleari per mettere in moto processi di sviluppo compensativo sia nei comuni dove sono ubicati i siti nucleari che avranno il 50 per cento delle risorse disponibili, che in quelli confinanti, che avranno il 25 per cento delle somme assegnate, che all’amministrazione provinciale del territorio interessato”. Lo hanno dichiarato i parlamentari lucani del Pdl, il sottosegretario Guido Viceconte, il senatore Cosimo Latronico e l’onorevole Vincenzo Taddei. “ Nel caso della Basilicata il Ministero dell’ambiente ha proposto al CIPE una ripartizione che assegna 2 milioni e 300 mila euro per gli anni 2008/2009 che saranno ripartiti tra i comuni di Rotondella ( il 50per cento), Policoro, Nova Siri, Tursi e l’amministrazione provinciale di Matera. L’auspicio che queste importanti risorse possano essere utilizzate in un contratto di sviluppo del territorio per potenziare le attività produttive ed economiche di quel territorio che dispone di importanti potenzialità”.
BENEDETTO, SU COMPENSAZIONI AMBIENTALI TONI ENTUSIASTICI FUORI LUOGO
“L’erogazione delle compensazioni per i Comuni sedi di impianti nucleari per il biennio 2008-2009, in attesa dell’annualità 2010, tra i quali Rotondella, Nova Siri, Policoro e Tursi, a cui aggiungere la Provincia di Matera, non chiude definitivamente la “partita” del risarcimento alle comunità del Metapontino per gli effetti provocati dalla presenza delle scorie all’interno della Trisaia. Non si può dimenticare che le misure compensative risalgono al 2003, ed erano contenute nel decreto che non a caso porta il nome di ‘decreto Scanzano’ (Dl 314/03 e convertito dalla legge n. 368/03) e poi decurtate del 70% annuo dalle manovre finanziarie 2005 e 2006”. E’ quanto sostiene il presidente del gruppo IdV in Consiglio Regionale Nicola Benedetto sottolineando che “i toni entusiastici del sottosegretario Viceconte e dei parlamentari lucani del Pdl sono del tutto fuori luogo. Intanto, è lo stesso sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico con delega all’energia Stefano Saglia a ricordare, con una sua dichiarazione, che il contributo che i cittadini pagano in bolletta (componente A2) serve anche a finanziare le attività di smantellamento delle vecchie centrali nucleari e di sistemazione dei rifiuti radioattivi e non è solo destinata a ricompensare i comuni sedi di centrali nucleari. Questo significa che lo sforzo finanziario fatto dal Governo avviene con gli stessi soldi dei contribuenti-utenti italiani. D’altronde non saranno certo i 2 milioni di euro “liberati” dopo anni – dice ancora Benedetto – a riparare il grave pregiudizio per le comunità che hanno dovuto subire per decenni un freno a qualsiasi ipotesi di sviluppo del territorio e alle quali oggi spettano di diritto investimenti capaci di rimettere in moto economia e processi di crescita.
Ci auguriamo inoltre che i Comuni destinatari del contributo si mettano insieme per definire proposte unitarie per un unico progetto di sviluppo territoriale piuttosto che spezzettare il contributo. E’ questa anche l’occasione per ribadire la necessità di ottenere risposte certe rispetto alla dismissione dei vecchi siti, a partire dall’esigenza di dare priorità al trasferimento dei fusti radioattivi in Trisaia e alla liberazione delle aree dai vincoli e individuare tutte le iniziative utili alla riqualificazione e rivalutazione dei territori interessati. E’ arrivato il momento delle risposte certe – conclude Benedetto rilanciando sulla ferma volontà di garantire alla comunità locale il diritto alla salute, alla sicurezza e allo sviluppo del territorio dopo decenni di servitù”.