Pietro Simonetti, rappresentante lucano al Tavolo nazionale anticaporalato commenta la notizia della morte di una giovane nigeriana a seguito dell’incendio che ha interessato l’immobile occupato dai migranti nell’area ex Felandina di Metaponto. Di seguito la nota integrale.
Lotta al caporalato:la UE ha finanziato, con una decisione dei giorni scorsi comunicata al capofila Ministero del lavoro, un ulteriore progetto per Basilicata, Puglia, Campania, calabria e Sicilia con una posta finanziaria di 32milioni.Alla Basilicata assegnati 3,2 milioni, che vanno a sommarsi ai 780 mila euro della misura Supreme Piu destinati agli interventi su Palazzo S. Gervasio e Fellandina. Queste risorse si aggiungono agli altri progetti presentati dalla Regione nel 2016,per la realizzazione del nuovo Centro di Palazzo per 4 milioni e il completamento della struttura della Citta’della Pace di Scanzano per 2 milioni di euro. A Scanzano i lavori sono in corso mentre il progetto di Palazzo e ‘fermo per responsanbilita’ del Comune. Questi fondi provengono dal Pon legalita’ del Ministero dell’Interno trasferiti alla Regione con apposita Convenzione.Al momento e per progetti presentati negli scorsi anni sono disponibili 16 milioni per il recupero di terre pubbliche, siti demaniali e centri di ricerca per il riuso produttivo che possono occupare alcune centinaia di giovani lucani e accogliere e integrare migranti a partire dagli stagionali per evitare siti abusivi e il controllo della forza lavoro da parte del caporalato.
Ci sono anche importanti risorse per la Citta’dell’Ambiente di Maratea, il recupero delle strutture dismesse di Gaudiano Lavello secondo i progetti predisposti e valutati a suo tempo dal Tavolo Anticaporlato Basilicata e ora inseriti nella predispisizione di quello nazionale presso il Ministero del lavoro.
In definitiva la UE ed i Ministeri del Lavoro e dell’Interno hanno accolto e finanziato, per la prima volta, la proposta delle cinque regioni del Sud per l’eliminazione dei ghetti, sono presenti 18 mila stagionali, la lotta al caporalto e misure occupazionali per i disoccupati italiani e migranti.
In questo quadro fa rabbia e crea dolore il fatto che per resistenze a livello dei comuni interessati ed altro non sia ancora pronto il Centro do Palazzo S. Gervasio ed in partiolare l’intervento per il superamento del “ghetto” felladina progettato da pltre un anno e finanziato il 3 marzo scorso dopo le decisioni assunte dalla Regione,Prefetture e Parti sociali.
Occorre adesso, cosi come ho informato il Tavolo Nazionale Anticaporalato peocedere subito per l’apertura del Centro di Palazzo e l’eliminazione del ghetto di Bernalda.
Nella fotogallery la zona occupata dai migranti in cui ha perso la vita una giovane nigeriana