“C’è un elemento nuovo e positivo, in quello che facciamo oggi, attraverso questo incontro sollecitato dai Sindacati confederali d’intesa con la Provincia ed i Parlamentari lucani, cioè l’interesse sentito a guardare con attenzione a possibili interventi legislativi a tutela dei dipendenti dell’Ente una volta interessati da procedimenti giudiziari che li ha visti coinvolti a seguito di incidenti sulle strade provinciali”.
Il Presidente Christian Giordano, ha voluto cosi riconoscere il valore dell’incontro tenutosi questa mattina nella sede di Piazza Prefettura, alla presenza delle organizzazioni sindacali e dei parlamentari Gianni Rosa (FdI) e Arnaldo Lomuti (M5S) e per quelli del Pd Giovanni Lettieri.
Oggetto dell’incontro,proprio quello di ricercare una via comune in Parlamento che sollevi dalle responsabilità penali, qualora non ci sia dolo, i tecnici e gli assistenti stradali.
“L’episodio eclatante è stata la condanna di due nostri dipendenti per un incidente mortale sua una strada provinciale a causa del fondo stradale, per i quali la stessa Procura Generale della Cassazione li aveva ritenuti non responsabili facendo di fatto emergere le difficoltà che il nostro Ente ha nel rispondere giornalmente al disastro della rete viaria accentuato anche dal dissesto idrogeologico, che rende necessario immaginare sostegni forti per le manutenzioni. i nostri dipendenti rischianio di diventare il capro espiatorio di una riforma che ha dimezzato fondi e personale senza dare seguito alle continue richieste di interventi che arrivano dalle nsotre comunità.
In Parlamento – ha aggiunto Giordano – auspico un intervento in questa direzione in sede di riforma che non punti ed interessi solo le questioni dei mandati elettorali o alla forma di elezione degli organi amministrativi. Si preveda attraverso una iniziativa trasversale una risposta in tal senso. Del resto, come dimostrato in occasione del passaggio del Giro d’Italia, in 15 giorni, con i fondi messi a disposizione anche dalla Regione, abbiamo fatto il meglio nel recupero delle arterie individuate e questo nostra il vero volto della Provincia”.
Ora la parola passa alle ulteritori iniziative sindacali e Parlamentari.
Carenza di personale Provincia di Potenza, incontro con i parlamentari lucani e sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e UilFpl
Si è svolto oggi l’incontro tra i dipendenti della Provincia di Potenza e i parlamentari lucani, promosso dai sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e UilFpl, per illustrare le criticità in relazione alla carenza di personale, con particolare riferimento ai tecnici e agli amministrativi dell’Ufficio Viabilità, ai sorveglianti e agli agenti stradali.
La sentenza della Cassazione del 9 febbraio 2023, che ha confermato quelle di I e II grado del Tribunale di Lagonegro e di Potenza, a carico di un ingegnere e un sorvegliante (capo cantoniere) della Provincia di Potenza per un incidente mortale, avvenuto su una strada provinciale, ha gettato nel panico tutti gli operatori della viabilità e dell’edilizia scolastica. Di fatto questa sentenza, sulla base di una responsabilità oggettiva, ha scaricato sui dipendenti delle Province conseguenze di un riordino incompiuto, che invece sarebbero in capo al Governo e alle stesse amministrazioni, perché la riforma Del Rio, e i tagli indiscriminati che le Province hanno subito in questi anni, hanno ridotto molte strade provinciali a mulattiere, pericolose per l’incolumità di chi le percorre. A ciò si sono aggiunti i tagli al personale che hanno reso di fatto impossibile la sorveglianza e la manutenzione di circa 2600 chilometri delle strade provinciali, di cui solo qualcuna presenta livelli di sicurezza sufficienti. Attualmente, alla Provincia di Potenza, sono in servizio solo 30 agenti stradali e circa 20 tra tecnici ed amministrativi all’Ufficio Viabilità. Servirebbero almeno altri 30 sorveglianti e 130 agenti stradali, numeri che non saranno coperti nemmeno con le nuove assunzioni previste nel Piano Triennale dei Fabbisogni dell’ente provinciale. Scaricare sui dipendenti provinciali le responsabilità che sono del Governo che non destina le risorse necessarie, vuol dire scaricare sull’ultimo anello della catena tutte le responsabilità. Occorre far uscire le Province dalla crisi finanziaria in cui si trovano e mettere in campo tutele legali (rivedendo anche le norme in merito all’omicidio stradale) ed assicurative per permettere ai dipendenti delle Province di lavorare con più serenità.
Ai soggetti istituzionali e ai rappresentanti parlamentari l’appello a trovare le soluzioni più opportune che consentano di uscire da una situazione così grave e grottesca. È impossibile, infatti, che i dipendenti delle Province assolvano ai compiti e alle responsabilità attribuite con le attuali risorse economiche, umane e strumentali messe a disposizione. Così come non è accettabile che l’utenza delle nostre strade sia così penalizzata e messa a rischio. La sicurezza stradale è un diritto che deve essere garantito a tutti i cittadini.