Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata da Rolando Giampietro, presidente Comitato Pro Ferrovia Metaponto-Matera-Altamura-Bari in cui si affronta il tema della carenza delle infrastrutture per la città di Matera. Di seguito la nota integrale.
In merito alle contestazioni di ex sindaci materani sull’inaugurazione della stazione Fal di Matera Centrale nella Capitale Europea 2019, progettata dall’Architetto Boeri, in cui contestano di essere stati esclusi nelle decisioni assunte dall’attuale Sindaco De Ruggeri, il sottoscritto, in qualità di presidente del Comitato pro FS Metaponto-Matera-Altamura-Bari e di delegato di diecimila cittadini, dei Consigli Provinciali e Comunali di Matera e Bari di svolgere i compiti statutari fino alla realizzazione della precitata nuova linea, deliberata dai Consigli Comunale di Matera, 112 del 20.10.95 (anomala), Provinciale di Matera e Comunali di Altamura e Grumo Apulo, approvata dal Comune di Melfi e la Provincia di Reggio Calabria invece della FS Ferrandina-Matera, di scarsa valenza, che non allaccia Matera né Bari, si fa obbligo di rappresentare quanto segue:
Che le citate lamentele sono ininfluenti, dilatorie, fuorvianti l’illegittimità dei lavori di costruzione della seconda linea FAL Bari-Matera iniziata nel 2015, eseguiti inopinatamente in deroga l’Accordo di Programma Quadro Stato Italiano-Regione Basilicatadi riqualificazione della prima linea FAL Matera-Bari da scartamento ridotto ordinario agli standard di FS, (Progetto ITALFERR SpA esecutivo e finanziato), e in caso d’inerzia, è prevista la nomina del Commissario ad acta.
Che comunque, “l’illegittimità dei lavori eseguiti abusivamente”, non inficiano la volontà unanime della Regione, la Provincia e il Comune di Matera di realizzare la Nuova Linea Ferroviaria Metaponto-Matera-Bari, scaturita dallo Studio del Gruppo di Lavoro, all’uopo costituito, dedicato ai problemi trasportistici della città di Matera (ex Decreto Sottosegretario Giuseppe Soriero n.1204 del 7.8.1997) condivietod’interventi sul tracciato, incompatibili con il nuovo progetto. Né pregiudicano l’applicazione del Protocollo d’Intesa 25.06.2007 di realizzazione della predetta dorsale in area sottoimpiegata del Mezzogiorno, (in parte, esecutiva e finanziata), stipulato a Roma tra lo scrivente Comitato e i delegati di MIT/RFI disponibili a iscriverla a proprie cure nel PON di Sviluppo Economico/Sociale e Coesione Territoriale del Mezzogiorno 2007-2013,previa consegna di atti di condivisione delle Regioni interessateda parte dello scrivente. Tanto meno, la Ratifica di Approvazione e Condivisione della stessa Direttrice FS,(Progetto di Fattibilità Preliminare Studio Prof. Ing. Michele Agostinacchio), da parte della Commissione Europea (2014), pronta al cofinanziamento dell’arte, haadottatola Procedura di Infrazione verso l’Italiaper non avere allacciato Matera alla RFI, ridotto di 12 milioni di euro i finanziamenti europei assegnati e il rinvio della Regione Basilicata all’Obiettivo uno, impegnandosi a non assegnare altri finanziamenti sulla stessa opera.
E’ bene prendere atto che non è stato sollecitato l’ente promotore dello sviluppo Regionale l’iscrizione della Grande Opera nei POR FESR di Basilicata e FCA, per l’assegnazione di risorse pubbliche relative.
Pertanto, come si evince dalla presente nota, si è trattato di concatenate inadempienze e abusi istituzionali mirati a non allacciare Matera a RFI, anche da parte di più elevati Organi Istituzionali risalenti al Presidente di Governo Zanardelli, cui è stata dedicata una Targa e all’intransigente Deputato Materano Michele Torraca, dalla toponomastica la via omonima per bloccare lo sviluppo di Matera in danno del Sud.
Ad ogni buon fine, vanno considerate assolutamente, le ineludibili e indifferibili necessità di sviluppo turistico, economico/sociale e infrastrutturale della Capitale della Cultura Europea 2019, di essere inserita a pieni titoli nei grandi sistemi di Trasporto Ferroviario (TEN), tra le più rinomate città culturali, prestigiose e turistiche del pianeta, realizzando prima la FS Matera-Bari agli standard di RFI entro il prossimo anno. E la nuova e ricca dorsale (Studio Professore Ingegnere Agostinacchio), rientrante nella strategia di rilancio delle Ferrovie Comunitarie, che genera decine di migliaia di unità lavorative e il riscatto della Millenaria Civiltà Rupestre Materana, tenuta a svolgere i compiti assegnati dall’Organo competente della Commissione Europea, quale Centro propulsore di sviluppo turistico, economico e sociale del Mezzogiorno, per la crescita del Paese. Siamo disponibili a un incontro, senza pregiudizio o preclusione, per il riscatto di Matera e del Sud.