Intervento per demolizione e costruzione immobile in via Giustino Fortunato a Matera, precisazioni di Lucrezia Guida (amministratore unico Ater Matera).
L’ATER di Matera è proprietaria di un immobile sito in Via Giustino Fortunato nel Comune di Matera, adibito ad attività didattiche ed assegnato alla Associazione di Volontariato Vincenziano.
Nell’ambito dell’Accordo di Programma dell’Investimento Territoriale Integrato “Sviluppo Urbano della Città di Matera” del FESR 2014-2020 Regione Basilicata, questa ATER risulta beneficiaria di un finanziamento di € 1.500.000,00 a valere sull’Azione 9B.4.1 “Interventi di potenziamento del patrimonio pubblico esistente e di recupero di alloggi di proprietà pubblica per incrementare la disponibilità di alloggi sociali e servizi abitativi per categorie fragili per ragioni economiche e sociali. Interventi infrastrutturali finalizzati alla sperimentazione di modelli innovativi sociali e abitativi per categorie molto fragili”, dell’Asse 7 del PO-FESR Basilicata 2014/2020.
L’intervento di recupero e rigenerazione urbana prevede la realizzazione di un fabbricato su tre livelli fuori terra (rialzato più due piani) destinato al 50% per le attività socio educative, come già previsto dallo strumento urbanistico vigente, con l’aggiunta di n. 6 alloggi della superficie di 45 mq da destinare come alloggi sociali e servizi abitativi per categorie fragili per ragioni economiche e sociali.
Il progetto prevede anche la sistemazione delle aree verdi, oggi totalmente abbandonate, destinandole in parte ai locali ad uso didattico ed in parte ai residenti del quartiere che potranno beneficiare di questa area così recuperata.
La realizzazione di un piano interrato destinato a garage determinerà inoltre un sicuro beneficio ai residenti, andando ad aumentare lo standard dei parcheggi di cui l’area circostante risulta molto carente.
L’operazione è finalizzata a ridurre il disagio abitativo dei soggetti che vivono in condizione didifficoltà economica, valorizzando il patrimonio pubblico esistente per incrementare la disponibilitàdi alloggi sociali e di servizi abitativi per categorie con particolari fragilità sociali ed economiche che al momento non trovano alcun soddisfacimento con l’edilizia residenziale pubblica classica.
L’esigenza primaria è, quindi, garantire un’adeguata risposta abitativa, da perseguire senza consumo di suolo, mediante ilrecupero di strutture degradate, il miglioramento dell’accessibilità e l’eliminazione delle barrierearchitettoniche.
La proposta di delibera di Consiglio Comunale attinente il progetto in questione esamina esclusivamente gli aspetti urbanistici dell’intervento ai sensi dell’art. 14 del D.P.R. n.380/2001, ai fini del rilascio del permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici generali, previa deliberazione del consiglio comunale che attesti l’interesse pubblico dell’intervento.
Quindi nessuna variante urbanistica ma soltanto l’introduzione della destinazione d’uso residenziale sull’area già destinata ad attività didattiche ed irrilevanti modifiche della densità edilizia rispetto alle previsioni del Regolamento Urbanistico approvato recentemente.
E’ necessario addivenire alla approvazione della delibera di consiglio comunale in tempi strettissimi, in quanto il cronoprogramma stabilito nell’Accordo di Programma presenta già un grave ritardo, non a causa dell’ATER, per cui un ulteriore indugio determinerà la perdita del finanziamento europeo e conseguentemente il venire meno di una reale opportunità di rigenerazione dell’area interessata.