Martedì 19 marzo 2019 alle ore 18 è in programma l’intitolazione dell’attuale piazza “Terrazzo” in Piazza della Legalità in memoria di Antonino Scopelliti e di tutte le vittime di mafia.
La decisione del Sindaco di Tursi, prof. Salvatore Cosma e della sua Amministrazione comunale è maturata alla luce del percorso intrapreso da ormai tre anni sulla conoscenza e sensibilizzazione, soprattutto delle giovani generazioni, verso il tema della legalità attraverso l’istituzione di una Giornata apposita dedicata al tema.
Dall’Aprile 2016, infatti, il Comune di Tursi ha organizzato ogni anno incontri con le scuole locali e del comprensorio oltre ad un momento istituzionale, invitando coloro che davvero hanno vissuto e combattuto il malaffare da vicino, pagando anche con la vita questa eterna lotta tra bene e male.
Martedì 19, dunque, verrà posto un segno indelebile nella nostra comunità a memoria di un grande uomo su tutti: il giudice Antonino Scopelliti, ucciso dalla ‘ndrangheta il 9 Agosto 1991. A tirare giù il drappo che coprirà la targa sarà la figlia del giudice, Rosanna già nostra ospite nel Settembre scorso in occasione della Terza Giornata della Legalità.
Ad accompagnarla sarà il Sindaco Cosma ed esponenti delle forze dell’ordine e della società civile e politica.
La data del 19 Marzo è stata scelta per due ragioni: la prima riguarda il legame affettivo che lega una giovane figlia a suo papà che ha perso alla tenera età di soli sei anni e che da anni trascorre la giornata dedicata ai papà con lo sguardo verso il cielo in cerca di quell’abbraccio che scaldi il cuore.
La seconda ragione riguarda la vicinanza che il 19 Marzo ha con la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie istituita da Libera e che ricorre il 21 Marzo.
Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, è stata approvata la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.
L’iniziativa nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome.
Dal 1996, ogni anno, una città diversa, un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano. Recitare i nomi e i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai. Il 21 marzo in tanti luoghi del nostro Paese per un abbraccio sincero ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, non dimenticando le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere.
La città di Tursi anticiperà tutti e rivolgerà quell’abbraccio a chi ha sofferto e soffre per l’atrocità della criminalità organizzata, nella nostra meravigliosa piazza, punto di ritrovo di tanti giovani e giovanissimi che devono far loro il messaggio di disprezzo verso il male lanciato da tanti uomini e donne con l’esempio ed il sacrificio della propria vita.