Misurare il valore della cultura e del territorio come leve per la crescita e lo sviluppo del Paese. Questi i temi discussi questa mattina nell’Aula Magna dell’Università di Basilicata di Matera in occasione dell’incontro promosso dall’Istat per le Reti della cultura in Basilicata.
L’Istituto nazionale di statistica ha presentato questa mattina i focus tematici del Rapporto Annuale sulle reti di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale dell’Italia.
Le ricerche su questi temi presenti anche nella 27° edizione del proprio Rapporto Annuale.
Al tavolo il Presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, il capo dipartimento produzione statistica dell’Istat, Roberto Monducci, il Sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri e la Rettrice dell’Università degli Studi della Basilicata, Aurelia Sole.
Di seguito i quattro focus relatvi alle Reti della cultura in Basilicata
OLTRE UN TERZO DEI VISITATORI DEI MUSEI DELLA REGIONE È CONCENTRATO A MATERA
In Basilicata il patrimonio culturale vanta 45 tra musei, monumenti e aree archeologiche aperte nel 2017 – il 3,5% del patrimonio presente
nel Mezzogiorno – e circa 404 mila visitatori totali. Di questi, il 31% ha visitato i musei di Matera, la città lucana con più strutture museali e visitatori della regione.
DA MATERA VERSO L’INTERNO SI VA SOLO SU STRADA
Da Matera ci si muove verso l’interno della regione solo su strada alla velocità media di poco superiore ai 60 kilometri all’ora.In un’ora di viaggio si possono raggiungere 12 musei, attraversando aree naturali protette, borghi e potendo approfittare di 27date corrispondenti a eventi quali feste, sagre, concerti e spettacoli
A MATERA UN QUARTO DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE CULTURALI E CREATIVE
In Basilicata il settore culturale e creativo rappresenta il 4,1% delle unità locali e il 2,1% degli addetti totali di industria e servizi della regione, valori leggermente inferiori alla media nazionale (rispettivamente 5,3% e 3,3%). A Matera si concentra circa un quarto degli addetti e delle unità locali.
UN TURISMO DI PROSSIMITÀ
Tra i clienti delle strutture di ospitalità turistica nel 2018 gli Italiani sono di gran lunga prevalenti (quasi l’89% delle presenze totali contro un valore medio nazionale del 49,5%). Il comune di Matera ha accoltoil 52%delle presenze straniere dell’intera regione.
“Reti della cultura in Basilicata”, il report integrale
Nell’anno in cui Matera è la capitale europea della cultura, l’Istat presenta una integrazione di dati ufficiali e
pubblici sul patrimonio culturale e sul turismo della Basilicata. Matera emerge come un vero e proprio polo di
attrazione, dal quale si potrebbero meglio incoraggiare le visite verso l’interno del territorio regionale.
Un patrimonio museale specchio della cultura del territorio
In Basilicata sono 45 i musei e gli istituti similari, statali e non statali, aperti al pubblico nel 2017: 37 musei,
gallerie e collezioni, 7 tra aree e parchi archeologici e un monumento (rispettivamente il 3,8%, il 4,8% e lo 0,6%
del patrimonio presente nel Mezzogiorno). Due comuni lucani su 10 ospitano almeno una struttura museale, una
ogni 13 mila abitanti. Nonostante il numero più alto di strutture sia concentrato tra i comuni di Matera e
Potenza (24%), il patrimonio è soprattutto distribuito nei piccoli centri. Infatti, il 64% dei comuni con almeno un
museo ha meno di 5 mila abitanti.
Una quota consistente delle strutture museali lucane (30%), rappresenta usi e costumi delle comunità locali
attraverso le proprie collezioni a carattere etnografico e antropologico, raccontando lo stretto rapporto che
esiste tra cultura e territorio. Seguono i musei che espongono oggetti devozionali e/o di uso liturgico (26%), i
musei con raccolte di oggetti, manufatti e reperti archeologici (24%), i musei con opere e collezioni di arte
antica, moderna e contemporanea e le case museo (in totale 20%).
Nel 2017 il patrimonio culturale lucano ha attratto oltre 404 mila visitatori (nel Mezzogiorno quasi 4 milioni), con
un incremento del 3% rispetto al dato della precedente occasione di indagine(2015) (nel Mezzogiorno
l’incremento è del 18%). La quasi totalità dei visitatori, circa 331 mila, ha scelto di visitare una struttura a
pagamento. Nonostante rappresentino solo un terzo delle strutture presenti sul territorio lucano, i musei a
titolarità statale registrano più della metà degli ingressi totali (252 mila). In generale, il 31% dei musei aperti nel
2017 in Basilicata ha totalizzato fino a 1.000 visitatori, il 36% da 1.001 a 10 mila, il 22% da 10.001 a 25 mila,
l’11% ha invece accolto sino a 60 mila persone in un anno.
Con circa 125 mila visitatori annui, Matera è la città lucana con la più alta affluenza di pubblico nelle strutture
museali (31% del totale); seguono Bernalda e Melfi che insieme raccolgono il 28% dei visitatori (rispettivamente
circa 71 mila e 41 mila). Nei restanti 25 comuni lucani con almeno un museo si registra un totale di 167 mila
visitatori, con una media di circa 7 mila ingressi per struttura museale presente.
PROSPETTO 1. PRINCIPALI INDICATORI DELL’OFFERTA CULTURALE IN BASILICATA
Indagine sui musei e le istituzioni similari – anno 2017, valori medi, assoluti e percentuali (a)
INDICATORI Valori
N. musei/istituti 45
Quota sul totale dei musei/istituti del Mezzogiorno 3,5%
Quota istituti statali (Mibac) 33,3%
Tipologia prevalente (Musei etnografici e antropologici) 30%
N. visitatori totali 404.037
N. visitatori totali a pagamento 330.467
Quota di visitatori sul totale del Mezzogiorno 2,5%
Quota di visitatori a pagamento sul totale del Mezzogiorno 2,4%
N. medio di addetti del museo/istituto 8
N. medio di addetti del museo/istituto nel Mezzogiorno 8
percentuale di volontari sul totale addetti 11,8%
percentuale di operatori del servizio civile nazionale sul totale addetti 6,4%
percentuale di istituti dotati di un sistema per il conteggio dei visitatori 40%
percentuale di istituti dotati di sito web dedicato 67%
percentuale di istituti dotati di servizio di biglietteria on line 0%
percentuale di istituti dotati di account sui social media (Facebook, Twitter, Instragram, ecc.) 50%
(a) I valori percentuali sono calcolati sul totale dei rispondenti.
Paesaggio e altri luoghi della cultura
Il paesaggio della Basilicata è ricco di siti di particolare interesse culturale e naturalistico. In 7 comuni della
regione si trovano borghi certificati come “Borghi più belli d’Italia” (https://borghipiubelliditalia.it). Le aree
verdi protette terrestri, incluse nell’elenco ufficiale della Rete Natura 2000, rappresentano il 22,8% della
superficie regionale (Ministero dell’Ambiente http://www.minambiente.it/pagina/elenco-ufficiale-delle-areenaturali-protette-0) mentre sono due i siti inseriti nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO: i “Sassi e il
parco delle chiese rupestri di Matera” e la “Foresta di Cozzo Ferriero” nel Parco nazionale del Pollino.
La Basilicata possiede inoltre un vasto patrimonio di cultura immateriale: sagre, feste, rievocazioni storiche,
carnevali, spettacoli dal vivo. Secondo la Regione Basilicata (patrimonioculturale.regione.basilicata.it), i beni
intangibili riconducibili al patrimonio culturale immateriale della regione sono 141. Tali beni sono presenti in 80
comuni (61,8% dei comuni della Basilicata). Nel 2017, in 15 dei suddetti comuni vi è almeno un museo,
monumento o bene archeologico (19%). Il patrimonio immateriale è soprattutto distribuito nei piccoli centri: il
69% dei comuni con almeno un bene culturale intangibile ha meno di 5 mila abitanti.
La Basilicata presenta un’offerta di luoghi dello spettacolo per abitante (cinema, teatri, sale da concerto e
strutture sportive) più alta rispetto alla media del Mezzogiorno (68 luoghi dello spettacolo ogni centomila
abitanti) e più vicina al dato nazionale. Tuttavia questa presenza non corrisponde a un offerta di spettacoli
altrettanto numerosa: nel 2017 c’è stata un’offerta di 3.735 spettacoli ogni centomila abitanti, il 13,4% in meno
rispetto al Mezzogiorno e il 52,9% in meno rispetto al dato nazionale (fonte SIAE 2017).
Una regione difficile da raggiungere e da percorrere
Le vie di accesso alla Basilicata non sono dirette e veloci. Gli aeroporti sono tutti fuori dal territorio della
regione. Il collegamento più prossimo è quello tra Matera e l’aeroporto di Bari, garantito da servizio pubblico su
gomma, che impiega in media 90 minuti per percorrere 65 kilometri.
Le stazioni ferroviarie sono collocate a Potenza, a Melfi (sebbene non vi arrivino più treni) e a Metaponto mentre
a Matera la stazione della ferrovia locale, a scartamento ridotto, è ancora in costruzione. Il servizio ferroviario
garantisce 9 arrivi giornalieri a Potenza provenienti da Salerno in 1 ora e tre quarti circa; 10 arrivi al giorno a
Metaponto da Taranto, in media in un’ora e mezza per una sessantina di chilometri, e 3,5 corse in media al
giorno da Potenza a Metaponto con tempi di percorrenza di circa 1 ora e un quarto. Per quanto riguarda invece il
trasporto pubblico su gomma sono ormai numerose le compagnie di trasporto che garantiscono i collegamenti dai
principali capoluoghi italiani con le maggiori località della Basilicata e particolarmente con Matera, che non è
altrimenti raggiungibile.
L’alternativa resta quella di viaggiare con l’auto privata utilizzando le autostrade fino a Salerno lungo il Tirreno
o fino a Foggia o Bari lungo l’Adriatico e poi le strade statali. La regione è attraversata da una strada statale che
collega Potenza alla costa ionica. In generale, la regione dispone di 4.435 km di strade extraurbane (circa il 2,7%
della totalità delle strade extraurbane italiane). Da Matera verso l’interno della Basilicata è possibile muoversi
soltanto su gomma, lungo strade prevalentemente provinciali e statali con una peculiare presenza di strade
comunali esterne ai luoghi abitati, alla velocità media di 62,3 Kilometri all’ora.
Con il mezzo privato partendo da Matera si raggiungono tutti i siti di interesse culturale entro 2 ore e 40 minuti
(Prospetto 2), ma già entro un’ora è possibile visitare ben 12 musei – di cui 8 siti archeologici – attraversare 1
borgo e 11 aree verdi o raggiungere uno dei comuni che, a seconda della stagione, ospitano numerosi eventi
legati alla valorizzazione del patrimonio immateriale locale. Entro 2 ore, invece, si raggiunge la quasi totalità
dei musei della regione (41 su 45), dei borghi (6 su 7) e si può, scegliendo le date, prendere parte a 88 eventi, o
fermarsi in 48 parchi naturali che diventano 77 in 3 ore di viaggio.
La cultura è un’attività produttiva che può crescere
La presenza di cotanto patrimonio culturale e naturale determina un indotto in termini sia turistici che
economici. Anche sul versante delle attività produttive, secondo il Registro statistico delle Unità locali (ASIA
2015), il settore culturale e creativo della Basilicata rappresenta il 4,1% delle unità locali e il 2,1% degli addetti
dei comparti dell’industria e dei servizi della regione, valori leggermente inferiori alla media nazionale
(rispettivamente 5,3% e 3,3%). Circa un quarto delle unità locali e dei relativi addetti (rispettivamente il 18,3% e
il 20,4% del totale regionale) è concentrato a Matera.
Un turismo di prossimità
Nel 2018 l’offerta ricettiva della regione è di oltre 36 mila posti letto, circa lo 0,7% dell’intera ricettività
nazionale (sia in termini di strutture che di letti). Il tasso di ricettività è pari a 64 posti letto ogni 1.000 abitanti
(84 posti letto ogni 1.000 abitanti la media nazionale). L’indicatore è molto più alto nella provincia di Matera –
circa 119 posti letto per 1000 abitanti – rispetto ai 34 della provincia di Potenza.
Nel comune di Matera sono presenti 31 alberghi con 1.572 posti letto e 608 strutture extralberghiere con 3.167
posti letto. La ricettività di tale destinazione rappresenta circa il 45% di quella regionale in termini di strutture
ma appena il 13% in termini di posti letto. La dimensione media delle strutture del comune è piuttosto piccola
(51 letti per gli alberghi e appena 5 letti per le strutture extralberghiere, non essendo presenti nel comune
campeggi e villaggi turistici, solitamente di grandi dimensioni): la media regionale è, infatti, 85 letti per gli
alberghi e 15 per le strutture extralberghiere, quella nazionale, rispettivamente 69 e 16.
Oltre la metà delle strutture alberghiere di Matera è a 4 e 5 stelle (66,2% in termini di posti letto), incidenze
nettamente superiori a quelle medie regionali (27,4% in termini di esercizi e 47,4% in termini di letti) e nazionali
(rispettivamente, 19,6% e 39,0%). Tuttavia la città si caratterizza per la massiccia presenza di alloggi in affitto
gestiti in forma imprenditoriale (70,2% e 67,8% dei posti letto sul totale delle strutture extralberghiere del
comune), e Bed & Breakfast (27,8% e 22,2% dei posti letto sul totale delle strutture extralberghiere del comune).
Nelle strutture ricettive della Basilicata sono stati registrati 892.087 arrivi nel 2018, per un totale di 2.603.622
presenze, pari a circa lo 0,6% dei flussi rilevati nelle strutture ricettive dell’intera nazione. La componente
domestica della clientela prevale rispetto a quella straniera: quasi l’89% delle presenze totali sono infatti
relative a residenti in Italia (49,5% il valore medio nazionale). Nel comune di Matera si concentra il 52% delle
presenze estere dell’intera Regione (Prospetto 3).
Analizzando i flussi turistici registrati nelle strutture ricettive dei comuni ricadenti nei 3 itinerari individuati,
emerge che i 4 comuni raggiungibili entro un’ora da Matera (Matera stessa inclusa), rappresentano la metà degli
arrivi e il 39% delle presenze dell’intera regione. Se a questi aggiungiamo gli altri 17 raggiungibili in due ore, si
supera il 66% degli arrivi e il 55,2% delle presenze nelle strutture ricettive lucane, per arrivare, infine, al 67%
degli arrivi regionali e al 55,3% delle presenze regionali, considerando gli ulteriori due comuni raggiungibili in tre
ore. Tali flussi turistici non possono certamente considerarsi attivati da una motivazione legata alla visita dei
musei localizzati in tali comuni, piuttosto potrebbero esserne potenziali fruitori e, quindi, essere intercettai da
una attività di promozione culturale mirata in tale senso.
La permanenza, intorno a 1,6 giornate, senza particolare distinzione tra italiani e stranieri, si attesta su valori
decisamente più bassi della media nazionale ma anche di quella regionale e provinciale (intorno a 3 notti).
In generale il turismo lucano è un turismo di prossimità: il 38,4% delle presenze totali regionali sono relative a
pugliesi (20,5%) e campani (17,9%); seguono i residenti del Lazio (13%) e della Lombardia (7,7%). Il 5,8% delle
presenze è poi relativo ai residenti della regione stessa. Dall’estero le presenze prevalenti sono statunitensi, con
una quota pari all’1,5% sul totale regionale, seguiti da inglesi, tedeschi e francesi (con quote di poco superiori
all’1%). Su Matera città la situazione cambia un po’: con una quota pari a oltre il 10%, i turisti provenienti dalla
Lombardia rappresentano la quota di presenze maggiore, seguiti da Lazio, Puglia, Campania ed EmiliaRomagna(rispettivamente, 10,2%, 8,9%, 8,7%, e 5,5%). Significative le quote relative a statunitensi e francesi e
inglesi (rispettivamente, 4,8%, 3,4%, 3,2%)
La fotogallery dell’incontro e un’infografica sul tema affrontato all’Unibas di Matera (foto www.SassiLive.it)
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