“La Cultura nella programmazione europea 2021-2027: linee strategiche e azioni operative” è il tema dell’incontro promosso questa mattina nella sala conferenze della Prefettura di Matera promosso dalla Commissione Europea insieme a Federculture per approfondire principi e azioni del ciclo di programmazione delle politiche di coesione 2021-2027, nelle quali la cultura avrà un ruolo particolarmente importante in quanto sarà uno dei quattro temi unificanti da sviluppare trasversalmente ai 5 obiettivi strategici individuati dall’Unione europea.
Per la Commissione Europea il sostegno alla cultura rappresenta un fondamentale investimento nelle persone, nello sviluppo sostenibile e per la crescita economica dei territori.
L’incontro aiuterà a comprendere la traccia del processo negoziale tra l’Italia e la Commissione Europea, che servirà a definire la proposta dei regolamenti a cui si ispirerà la futura politica di coesione.
Per Matera Capitale europea della Cultura, il modello vincente promosso dalla Commissione Europea che pone la cultura come principale leva di sviluppo del territorio è stato al centro del processo di candidatura e ha creato le condizioni per una consapevole crescita della città e dell’intero territorio regionale che guarda già al futuro.
I lavori sono stati introdotti dal Prefetto Demetrio Martino e da Beatrice Covassi, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
A seguire spazio agli interventi di Themis Christophidou, Direttore Generale per l’Istruzione, la gioventù, lo sport e la cultura della Commissione europea, Anna Misiani del Dipartimento Politiche di Coesione della Presidenza Consiglio dei Ministri, Claudio Bocci, Direttore Federculture;
Salvatore Adduce, Presidente Fondazione Matera-Basilicata 2019, Vincenzo Santochirico, Presidente Fondazione Sassi, Michele Somma, Presidente Camera di Commercio della Basilicata e Raffaello de Ruggeri, Sindaco di Matera.
“Convegno La Cultura nella programmazione europea 2021-2027: Linee strategiche ed Azioni operative”, intervento del Presidente della “Fondazione Sassi”, Vincenzo Santochirico.
Per Matera, per la Basilicata tutta, occorre pensare a un Piano strategico post 2019 e a strumenti di sostegno per creare e rafforzare le imprese culturali.
E’ la sollecitazione fatta dal presidente della Fondazione Sassi di Matera, l’avvocato Vincenzo Santochirico, intervenendo questa mattina al convegno: La Cultura nella programmazione europea 2021-2027: Linee strategiche ed Azioni operative.
Organizzato e promosso da Federculture e dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia, il convegno si è svolto al Palazzo della Prefettura di Matera ed è stato incentrato su uno dei quattro temi unificanti proposti nel percorso di programmazione della politica di coesione 2021-2027: cultura veicolo di coesione economica e sociale.
«Nel 2019, nell’anno in cui Matera è all’attenzione internazionale grazie al titolo di Capitale Europea della Cultura, sicuramente sono stati diffusi i semi di un nuova consapevolezza culturale: non é facile dire quando se ne vedranno i frutti. Inoltre, nel modo di pensare e fare cultura, pubblico e privato sono stati costretti ad affrontare le questioni con metodologia, tempi e modalità precisi. Bisogna proiettare questo nel dopo 2019.
Oggi più che mai dobbiamo pensare a quali azioni porre in essere per essere pronti al 1 gennaio 2020. Un futuro prossimo che non potrà prescindere, ritengo, da due assi fondamentali: il primo la cultura e lo sviluppo sostenibile e il secondo la dimensione europea.
Come Fondazione Sassi, lo corso 25 maggio, abbiamo favorito un incontro fra l’Amministrazione comunale e la consigliere speciale della Commissione per la cultura della rete United Cities and Local Governments (UCLG) che gestisce il programma Agenda 21. La UCLG è una rete internazionale, che ricomprende anche città che sono già state o saranno nei prossimi anni capitali europee della cultura e che mira ad offrire indicazioni e direttive a tutte quelle città che intendono valutare, progettare e attuare politiche culturali in grado di contribuire allo sviluppo sostenibile delle stesse, coerentemente con gli obiettivi di sviluppo sostenibile approvati dall’ONU nel settembre 2015. Aderire – prosegue il presidente della Fondazione Sassi – a questo programma significa per Matera mantenere la dimensione europea che oggi ha conquistato».
Per il presidente Santochirico occorre anche ripensare alle politiche e gli strumenti offerti alle realtà e imprese creative: dall’accesso al credito, alle donazioni e sostegni, a sgravi fiscali. «Questi soggetti hanno economicità e imprenditorialità come metodo di lavoro, ma non hanno fini di lucro – ha detto Santochirico – anzi hanno finalità sociale e pubblica per eccellenza, meritano strumenti che siano adeguati alla loro capacità d’azione sulla società».
«Per quanto riguarda la Fondazione Matera – Basilicata 2019 – ha proseguito Santochirico – la conserverei, ma deve essere autonoma non prigioniera della politica. Può e deve essere uno strumento d’eccellenza di coordinamento e programmazione, facendone parte Regione Basilicata, Provincia e Comune di Matera, Camera di Commercio e Università degli studi della Basilicata. Sono i cinque player, attori istituzionali, più importanti del territorio e sono i soggetti deputati a creare le politiche per il futuro. Politiche che, per la città di Matera, devono necessariamente partire da una nuova consapevolezza degli antichi rioni Sassi: un patrimonio che corre il rischio di deperire o di essere cambiato di destinazione senza che la città ne abbia coscienza».
La fotogallery dell’incontro (foto www.SassiLive.it)