Il cittadino materano Pasquale Stano in una nota contesta la scelta dell’Amministrazione Comunale di Matera realizzare un parcheggio nell’area ex centrale del latte in viale delle Nazioni Unite e suggerisce di utilizzarla per ospitare la balena “Giuliana” ancora custodita nella casse all’interno del Museo Ridola. Di seguito la nota integrale.
Mi chiedo che senso ha un parcheggio a meno di 50 metri da un’altro multipiano e coperto? Dobbiamo allocare la famosa balena che musealizzata avrà bisogno di uno spazio simile a quello oblungo dell’ex centrale del latte, naturalmente con le varie ricostruzioni dovute del fossile, per rendere l’idea della dimensione reale del cetaceo al visitatore, in più il Ridola conserva altri reperti naturalistici che lì creerebbero una buona sezione distaccata di paleontoplogia dello stesso Ridola. Nell’ambito dell’archeologia industriale, verrebbe recuperato un paraboloide nato con un quartiere dello sfollamento dei Sassi e si darebbe una ulteriore funzione ad un quartiere praticamente centrale. Come ci ricorda Pasquale Doria nel suo ”Ritorno alla città laboratorio. I quartieri materani del risanamento cinquanta anni dopo.” Quella è una struttura che porta la firma di Luigi Piccinato, struttura nata per dare al quartiere un mercato ortofrutticolo. Non possono saturare ulteriormente la dorsale settecentesca, insistendo sul piccolo museo Ridola. Con i soldi della demolizione si recupera strutturalmente l’edificio, che non ha problemi di statica ma di copertura. Per il resto servono soldi che comunque si dovrebbero spendere per adeguare un qualunque edificio per esporla.