Vive in macchina da quasi due anni. E’ materano, ha 54 anni, è separato e padre di tre figli che sono stati affidati alla sua ex moglie. E’ la triste storia del materano Eustachio Tarasco, che non avendo la possibilità di acquistare una casa o di andare in affitto ha deciso di rimediare a questa emergenza trasformando la sua Fiat Tipo in una piccola dimora. E’ nato a Villa Longo e il destino ha voluto che a pochi passi dal luogo natio trascorre il suo tempo, nel piazzale della stazione Fal. E’ appassionato di pesca ma se sarà necessario non potrà nemmeno coltivare il suo hobby perchè dovrà vendere qualche canna che si ritrova in macchina. Una vita durissima, illuminata dal sole solo quando i suoi figli vanno a trovarlo. Per 19 anni è stato impiegato in un’azienda che lavorava per conto dell’Acquedotto ma dal mese di ottobre 2004 si è ritrovato anche senza lavoro. Per alcuni mesi Eustachio Tarasco è stato ospite della Caritas in un centro di prima accoglienza ma il periodo di permanenza è temporaneo. Ci ha pensato don Angelo Tataranni, il parroco della chiesa di San Rocco sempre sensibile a risolvere casi di questo tipo, a farlo dormire all’hotel Cererie. Oggi riesce a sopravvivere grazie alla generosità dei residenti del quartiere Villa Longo. Purtroppo ha perso la mamma da un anno mentre il padre è ammalato e non può fare molto per aiutarlo. Per lavarsi si serve della casa della sorella ma Eustachio Tarasco è nei guai anche dal punto di vista fisico perchè soffre di flebite alle gambe. E la vita in macchina non è delle più semplici perchè un conto è riposare a casa, un altro è arrangiarsi all’interno di un’automobile. Quando ha bisogno di farmaci lo aiuta la Croce Rossa ma lui spera in un aiuto delle istituzioni. Casi di questo genere non ce ne sono tanti ma il Comune deve fronteggiare diverse emergenze sociali. E probabilmente non è semplice esaudire tutte le richieste che arrivano in via Aldo Moro. La speranza è che qualcuno raccolga il grido di aiuto di Eustachio Tarasco.
Michele Capolupo.
Foto Antonio Genovese
Piena solidarietà, in bocca al lupo, non mollare!!!
e’ 1 italiano non puo essere aiutato noi aiutiamo solo gli extracomunitari e una vergogna vedere 1 italiano cisi aiutiamolo
Lo ricordo nei primi anni 70 nei pressi di Villalongo, quando la stragrande maggioranza dei ragazzi si incontrava al campetto della Sita. Notare da lontano le condizioni di quest’uomo sinceramente dispiace. Sarebbe opportuno che il governo cittadino lo aiutasse affinchè possa vivere in modo dignitoso. In bocca al lupo a Eustachio.
E poi ci sono i venditori di rose che hanno casa gratis dalla Prefettura…. Viva l’Italia…
Chi te le racconta queste cose dei venditori di rose? Calderoli dopo il decimo cicchetto di grappa?
Venendo all’articolo, innanzitutto solidarietà al signor Eustachio, mi auguro che la sua situazione trovi al più presto un punto di svolta. Per il resto che dire, ormai gli strumenti per contrastare l’esclusione sociale, sempre più dilagante, risultano sempre più inadeguati e in Italia ci si salva, per il momento, solo con il welfare familiare cioè con l’aiuto dei genitori di 50-70 anni che stanno cominciando a diventare nonni e che devono mantenere una o due generazioni.
Quando anche questo strumento risulterà materialmente non più adeguato, come ovvio, cosa accadrà, l’inevitabile, si può solo immaginare.
non so se il venditore di rose ha la casa pagata, però pochi mesi fa ho dato un passaggio in via cererie ad un rifugiato politico nigeriano che aveva li casa, pagata, per il suo status di asilo politico
Anche da parte mia piena solidarietà e non mollare ma sopratutto non fare affidamento sulle istituzioni italiane perché sono impegnate ora a fare qualcosa di più serio e concreto per questa nostra grande Italia…… Comperare dei caccia da combattimento….. Che sono molto più importanti di qualche povero italiano che vive in una macchina come un barbone o di gente che si uccide per colpa di chi pensa a fare spese inutili….. Che bella l’Italia…….mi viene il vomito…….
Anche io mi trovo nella sua stessa situazione dopo che la mia ex moglie mi ha portato via una casa,2 auto,un figlio e mi ha lscito oltre 200.000 euro di debiti…maledette donne…e ora lei che fa’????Se ne andata a convivere ….alla faccia mia e dei 40.000 euro che gli ho dato per ritirmarmi una denuncia di stalking e che non ha mai ritirato…maledette donne…Uccio,amico mio,anche tu un giorno avrai la tua vendetta…
LS.
un caso molto preoccupante e drammatico che ci riporta alla realtà dei gravi danni che conseguono dalla rottura dei matrimoni. L’obiettivo che le istituzioni, se fossero serie, dovrebbero porsi è prevedere una struttura pubblica per l’assistenza ed il soggiorno almeno serale di persone in difficoltà come quest’uomo. Matera deve tornare ad essere comunità e nessuno deve essere lasciato indietro!
Da quello che so la Caritas ha delle proprietà’ in fitto in via Olivetti, per essere precisi un palazzo intero. Allora faccio un appello alla chiesa o a chi è a capo della Caritas, rinunciate ad un entrata e date una di quelle case a Eustachio. Altrimenti la domenica non predicate, se poi razzolate male.
assurdo perche’ dai matrimoni devono uscire con le ossa rotte soltanto gli uomini ,ingiustizia totale.ci vuole ugualianza in tutto …..
Ci sono degli immobili religiosi, tipo Sant’Anna via Lanera, che la chiesa potrebbe utilizzare per dare ospitalità e risolvere, almeno momentaneamente, casi di emergenza umana come il caso del sign. Tarasco.
‘c’è la chiesa, c’è il comune e ci siamo noi materani, che non c’è ne freca niente del prossimo.
Forse il problema non è la casa , ma forse un lavoro decente compatibile alle sue condizioni fisiche, sarebbe, più utile, affinche possa permettersi di pagarsi un affitto di un monolocale e vivere.
Massima vicinanza al Sig. Tarasco, vittima di una grande ingiustizia.
Una nazione che abbandona i propri figli merita di sprofondare nell’abisso.
A domanda di un giornalista che le chiedeva testualmente:
‘Con quale criterio saranno assegnate le case popolari?’,
rispose: ‘Saranno date prima ai rom e agli extracomunitari con figli a carico’.
Laura Boldrini, Ravenna 8 Aprile 2013.
Purtroppo le persone, dinanzi a situazioni di estrema difficoltà come quella del Sig. Tarasco, sanno solamente esclamare “che peccato, poverino, etc..” così come dinanzi alla dipartita di qualchedunaltro, ma “girato l’angolo” ognuno torna egoisticamente a pensare a sè ed a tenersi stretto il proprio “malloppo”….
che skifo!!!!aiutiamo gli immigrati e nn aiutiamo la gente del nostro paese!!!!!ke skifo!!!
Stima e massimo rispetto per il Sig. Tarasco; però il mio pensiero critico va anche a qualcuno dei cittadini materani che fanno i presidi sotto il comune per ottenere gli assegni sociali ai disagiati non avendone proprio diritto, continuando a non rinunciare a nulla di effimero o magari a mettere al mondo più figli perchè aumenta il punteggio nelle liste dei disagiati, è una scelta personale e democratica però questa è anche la verità.
Purtroppo il comune le esigue risorse per il sociale le dà anche a questi soggetti, ed è anche questo un motivo di assenza di risposta del comune per un caso come quello del sig. Eustacchio.
Di uomini che si trovano in queste condizioni dopo le separazioni se ne sentono sempre più oggigiorno, ed è anche questo frutto della disiguaglianza della legge nel trattamento uomo donna; una legge a due velocità : spietata in caso di separazione verso gli uomini anche quando alcune volte la donna è il carnefice, e ingiusta con sentenze a dir poco ridicole quando si tratta di violenza verso le donne con stupri, stolking o femminicidi da parte degli uomini.
La risposta che Pie cita della Boldrini è si molto civile e democratica, però è inqiuetante per certi versi facendo sorgere soprattutto una domanda: quanto ancora deve crescere il disagio sociale degli italiani affinchè i nostri governanti se ne accorgano, non è razzismo, dignità a chi viene nel nostro paese, però rispetto e applicazione della Costituzione per i cittadini italiani.
La chiesa è il caso che cominci ad ascoltare e mettere in campo quello che Papa Francesco predica dal suo primo giorno d’insediamento.
Auguri Sig. Eustachio.
Condivido tutto il tuo discorso, Andrea.
La nostra Italia è un Paese di paradossi, di ipocrisie.
I Politici stanno bene e non conoscono la miseria.
Ogni tanto qualcuno si sciacqua la bocca promettendo aiuti, in primis ai non italiani perchè fa più audience.
Io non sono razzista, siamo tutti cittadini del mondo e fratelli, ma ogni nazione deve avere le sue regole.
Non è ammissibile quello che accade qui, che un italiano non lo si aiuti!
Va garantito lavoro, casa e dignità a tutti i cittadini italiani e poi anche a chi ha chiesto di vivere qui, dimostrando di averne diritto e pagando le tasse.
Lo straniero deve essere un valore aggiunto e non una strumentazione politica.
Ma dubito che un giorno le cose si raddrizzeranno.
Ormai abbiamo toccato il fondo.
qua si va a finire tutti cosi
Donne separate,sciat a zappaì la terr…troppo bello avere il mantenimento per poi andarsene in locali e discoteche magari cn i propri nuovi amore con i soldi dell’ex marito…BOIA CHI MOLLA…..RIVOLTA RIVOLTA,