Il presidente rilancia “Basilicata, scaviamo il futuro”, l’iniziativa che mira alla formazione e alla ricerca delle risorse archeologiche del territorio lucano, da sviluppare e legare con altri progetti di valorizzazione extra regionali.
“La nomina di Gabriel Zuchtriegel a direttore del Parco Archeologico di Paestum, come ha giustamente osservato la rettrice dell’Unibas Aurelia Sole, è una indiretta conferma della qualità del corpo docente della nostra università, dove il giovane archeologo tedesco ha lavorato negli ultimi anni come docente a contratto sostituendo il lucano Massimo Osanna, soprintendente di Pompei. Ma è anche una ulteriore dimostrazione di come, anche guardando oltre i confini, è possibile rafforzare una politica che punta a ‘valorizzare e tutelare il paesaggio come parte omogenea di un territorio i cui caratteri derivano dalla natura, dalla storia umana o dalle reciproche interrelazioni, salvaguardando i valori che esso esprime quali manifestazioni identitarie percepibili’. Così come abbiamo scritto nella nuova legge in materia di patrimonio culturale, valorizzazione, gestione e fruizione dei beni materiali ed immateriali della Regione Basilicata”.
Così il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, commenta la designazione di Gabriel Zuchtriegel a direttore del Parco Archeologico di Paestum.
Per Lacorazza, che rivolge a Zuchtriegel “i migliori auguri di buon lavoro a nome del Consiglio regionale”, “questa nomina può rafforzare l’impegno coordinato di diverse istituzioni, che ruota intorno all’attività della Scuola di specializzazione in archeologia di Matera, che chiama in causa le professionalità importanti di tanti esperti del settore e la voglia di fare di tanti giovani che studiano archeologia in tutta l’Europa, che potrebbero essere mandati nei nostri campi di scavo dalle loro Università, ed essere ospitati nei nostri Comuni. Così come abbiamo immaginato con il progetto ‘Basilicata, scaviamo il futuro’, che mira alla formazione e alla ricerca delle risorse archeologiche del territorio lucano, da sviluppare e legare con altri progetti di valorizzazione extra regionali (Grande Progetto Pompei, Parco Archeologico di Paestum, Museo della Magna Grecia di Taranto), anche attraverso lo studio dell’intera rete viaria antica, su cui nel tempo la Basilicata ha vissuto la propria evoluzione sociale, economica e culturale (dagli Enotri ai Lucani, dalla Magna Grecia ai Romani)”.
“Anche grazie alle iniziative promosse in questi mesi dal Consiglio regionale e dall’Ufficio di Presidenza per mettere la cultura al centro della politica regionale – conclude Lacorazza – si sta affermando una vera e propria strategia, che sarà alimentata con le risorse della programmazione comunitaria 2014/2020 e che spero possa contribuire a costruire, intorno a Matera 2019, una economia della cultura in Basilicata”.