La fruizione delle chiese rupestri oggetto di restauro nell’ambito della realizzazione delle sezioni Preistoria e Civiltà rupestre del Parco della Storia dell’Uomo durante il periodo dei lavori, è stato al centro di un incontro che si è tenuto nel pomeriggio di oggi nella Sala Mandela del Comune.
Vi hanno partecipato: l’assessore ai luoghi della cultura, Simona Orsi, il progettista dei lavori del parco della storia dell’uomo (sezioni preistoria e rupestre), Fernando Russo, il presidente Ente Parco Murgia Materana, Michele Lamacchia, i rappresentanti dell’impresa esecutrice delle opere e di Invitalia, ente appaltatore, le delegazioni di Confguide, Luigi Mazzoccoli per l’associazione GTI (Guide Turistiche Italiane), Giovanni Riccardi per GTA e Michele Martulli per Fiavet che rappresenta le agenzie di viaggio e dei tour operator della città.
Nel corso dell’incontro che si è svolto in un clima di confronto e di collaborazione, l’architetto Fernando Russo ha illustrato il cronoprogramma dei lavori e presentato i progetti che, ha sottolineato: “Sono stati validati nel corso di 24 riunioni tecniche con i rappresentanti di tutti gli enti e gli uffici interessati (Regione Basilicata Ufficio Urbanistica e Pianificazione, Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio, Regione Basilicata Dipartimento Ambiente ed Energia, Ufficio Parchi, biodiveristà e tutela della natura, Comune di Matera, Ente Parco della Murgia Materana, Provincia di Matera, ASM Azienda sanitaria locale). Il restauro delle sette chiese rupestri bandisce in maniera categorica l’uso di cemento, come qualcuno ipotizza assumendosi la responsabilità di quello che afferma, e per i sentieri saranno usati solo materiali naturali e tradizionali. I lavori si concluderanno entro 120 giorni ma siamo aperti alla possibilità di concordare forme di parziale riapertura per la visita al cantiere una volta eseguite le opere di messa in sicurezza delle chiese e di restauro degli affreschi”.
“I lavori del Parco della Storia dell’Uomo – ha sottolineato l’Assessore Simona Orsi – non saranno fermati perché fanno parte di un progetto di valorizzazione e di fruizione in sicurezza del Patrimonio della città. Per salvaguardare il lavoro delle guide e dei tour operator, valuteremo insieme le misure possibili per non penalizzare il settore magari rendendo visitabili chiese rupestri e altri beni non ancora riaperti al pubblico, e organizzando, nell’ambito delle esigenze legate alle attività di cantiere, visite nella massima sicurezza ai luoghi oggetto di restauro. Sono soddisfatta per l’esito dell’incontro perché si è compreso che si sta lavorando con progetti seri e rigorosi di tutela e di valorizzazione del patrimonio, nell’interesse e per il futuro della comunità”.