Nicola Pavese, Presidente Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, ha inviato una lettera aperta al Ministro per il Sud, Barbara Lezzi in occasione della sua visita a Matera in programma il 4 e 5 luglio 2018. Di seguito il testo integrale della lettera aperta inviata alla nostra redazione.
Gentile Minista, nel porgerle il più vivo benvenuto nella nostra città, l’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, sorta nel 2016 con l’intento di realizzare il collegamento della nostra città alla rete delle Ferrovie dello Stato Italiane e che ho il privilegio e l’onore di rappresentare, rivolge alla Sua cortese attenzione e a quella del Governo Conte alcune esigenze irrinunciabili per la Capitale Europea della Cultura 2019, per la provincia e per l’intera Basilicata riguardanti le infrastrutture ferroviarie statali.
In questa occasione, Le chiediamo di prendere in considerazione e caldeggiare, interessando anche il ministro per le Infrastrutture Toninelli, la prosecuzione della costruenda tratta delle FSI Ferrandina-Matera (già finanziata nel 2016) fino a Bari, via Gioia del Colle.Sarebbe per Matera e per la Basilicata un risultato straordinario perché di fatto si realizzerebbe l’importante e strategica tratta Salerno-Potenza – Ferrandina (che va ammodernata) Matera- Gioia del Colle- Bari. Tratta che in Basilicata attraverserebbe le aree industriali e artigianali di Tito, Potenza, Valbasento, LaMartella, Venusio e Jesce, prima di arrivare in Puglia. La città di Matera, dopo 150 anni di attese e vane promesse, sarebbe finalmente collegata con i binari statali sia al Tirreno che all’Adriatico e quindi a porti commerciali e turistici di Salerno e Bari. Nel contempo si realizzerebbe, via Gioia del Colle, anche l’importante collegamento e sinergie di sviluppo con Taranto, Brindisi, Lecce e tutto il Salento. Con significativi vantaggi per il settore turistico, per il sociale, per l’imprenditoria, per il patrimonio culturale e per l’economia delle suddette città e dei loro meravigliosi territori.
Tra l’altro nelle scorse settimane ci siamo sentiti incoraggiati nei nostri propositi dalla disponibilità e dalle dichiarazioni rese alla stampa nazionale e regionale dal vice premier e ministro del Lavoro Di Maio, dai ministri Centinaio e Bonisoli e dalla parlamentare materana Mirella Liuzzi, che queste problematiche le conosce bene e le ha sostenute in maniera fruttuosa anche nella scorsa legislatura quale componente della Commissione Trasporti. Tutti hanno assicurato il personale impegno per cancellare la vergogna di una città-capoluogo di provincia, come Matera, che purtroppo viene tuttora penalizzata non essendo collegata alla rete delle Ferrovie dello Stato Italiane. Ecco perché fiduciosi ci rivolgiamo a Lei, sig.ra Ministra, convinti che il suo impegno e la sua sensibilità non verranno meno inserendo il finanziamento per la prosecuzione fino a Bari della tratta Ferrandina-Matera fra i prossimi provvedimenti governativi. Iniziativa che serve alla Città dei Sassi, e che aprirebbe nuovi scenari socio-economici a tutto il Mezzogiorno d’Italia ed in particolare alla Campania, alla Basilicata e alla Puglia. Inoltre, si darebbe una concreta conferma circa l’attenzione del Governo centrale per il Sud e in particolare per le nostre comunità e i nostri territori, con tangibili segnali di cambiamento.
è proprio quello che manca a Matera, il tratto da Matera a Bari, ora coperto con le vergognose FAL che impiegano ancora poco meno di due ore per andare da Matera a Bari, c’è un traffico passeggeri da Matera a Bari pazzesco, essendo Bari anche sede universitaria frequentata da tantissimi lucani e siamo ancora agli anni avanti Cristo per durata del tragitto, ora si vuole anche ammodernare la stazioncina di Matera Centrale spendendo una montagna di soldi inutili per cambiare nulla, la sostanza è ancora tutta li’, Matera e Bari sono ancora collegate da treni che sembrano trainati da muli, qualcuno forse ha dimenticato l’enorme visibilità che ha ora Matera ancora isolata dal resto d’Italia, senza una degna rete viaria che la collega alla A14, senza una ferrovia degna di questo nome con le mitiche FAL (ex FCL) che svolgono il ruolo dei vecchi traini (‘u ‘trajin si dice a Matera) tirati a fatica da buoi e muli che fanno semplicemente vergognare, mentre tutte le attenzioni sono rivolte all’ammodernamento e al restyling della stazione di Matera centrale, se al posto dei treni FAL ci mettessimo i treni della ferrovia panoramica Domodossola-Locarno sarebbe già un enorme successo in termini di durata del tragitto.
Con quale cecità questi ” garibaldini” del…treno ancora vogliono “piegare” una linea già individuata su un tracciato oramai obsoleto; non si tiene conto della vasta area dell’Alta Murgia, con entità antropiche di grande rilevanza come Gravina di Puglia, Spinazzola e Canosa che attendono da sempre un percorso di avvicinamento rapido verso l’Europa, mentre l’area interportuale di Taranto, nella piana di Pisticci si prepara ad essere investita dalla linea di Alta Capacità Adriatica Milano – R.Calabria (via Matera). La galleria sotto Miglionico si configurerebbe come il “chiasma” tra la linea tirrenica di A.V. Milano-Sa-Mt-Ta-Br-Le e la linea di A.C. Milano-E.Calabria (via Matera). Matera acquisirebbe una centralità significativa, tutto il bacino di utenza dell’Alta Murgia vedrebbe svanire un isolamento anacronistico e vedrebbe forse decadere l’attrazione demografica verso la costa adriatica a scapito della zona interna. E’ questa la ottimale via d’uscita per l’isolamento della nostra Matera Capitale Europea della Cultura 2019: