Si è tenuto a Garaguso il convegno conclusivo del progetto ‘L’integrazione degli immigrati: questioni e opportunità”. La cooperativa sociale Cosmos Cosa un anno fa aveva sottoscritto un impegno col comune di Garaguso,capofila del Piano Territoriale per l’immigrazione Area Bradano Medio-Basento, finanziato dalla Regione Basilicata,con la precisa finalità di integrare gli immigrati residenti. Le direzioni percorse sono state molteplici ,con strumenti affinati sulla base della domanda che è emersa dai territori stessi,monitorata dalla cooperativa materana e i suoi operatori.L’inclusione sociale è stata promossa lavorando anche per la predisposizione del territorio ospitante all’accoglienza. Il presidente della cooperativa Cosmos,dott.ssa Francesca Defelice,ha spiegato che sono stati promossi una serie di eventi per stimolare i cittadini all’incontro e al confronto di abitudini, costumi e culture, a una sorta di educazione sentimentale che incoraggiasse a vedere l’altro come una risorsa e non come un pericolo.Sono stati realizzati laboratori interculturali nelle scuole, come ad esempio presso l’Istituto Comprensivo Don Liborio Palazzo di Montescaglioso.
Momenti di aggregazione, dunque, oltre a interventi di supporto degli immigrati stessi,a proposito del loro status giuridico (rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno,rilascio del permesso di soggiorno lungo per residenti,concessione della cittadinanza,autorizzazione all’ingresso per lavoro e nulla osta al ricongiungimento familiare), di informazione a proposito dei diritti legati alla sanità, all’istruzione e dei doveri che implica l’attribuzione della cittadinanza italiana.Inoltre,sono stati attivati servizi di sostegno scolastico e corsi di lingua italiana,laboratori di cucina creativa tra le tradizioni culinarie saracene e il comune di Tricarico. Il progetto è stato raccontato da Antonello Cafagna in un documentario intitolato ‘Civiltà: un mondo senza confini’, che racconta testimonianze di integrazione e di immigrazione del territorio lucano circoscritto tutto al piano territoriale. Un lavoro di cuore e intelligenza,di sinergia,che coordina risorse umane con una realtà statale sempre più sdoganata,per disegnare insieme una rappresentazione armoniosa delle nostre comunità, che hanno l’accoglienza nel DNA, come ha affermato il sindaco di Garaguso Francesco Auletta. La diversità rappresenta una frontiera solo se la percepiamo com e ostacolo.
“E’ necessario – ha affermato il prefetto di Matera Antonella Bellomo – percepire l’accoglienza come una risorsa per i 13 paesi lucani Garaguso, Ferrandina, Bernalda, Calciano, Irsina, Oliveto Lucano, Montescaglioso, Miglionico, Pomarico, Salandra, Tricarico, Grassano, Grottole) che si distinguono come comunità accoglienti.Lo sosteneva già Socrate:’Sono un cittadino non di Atene o della Grecia ma del mondo’ai tempi della culla della civiltà.