In merito alla lottizzazione in contrada Granulari San Giacomo, segnalato dal Comitato Parco della Santa Famiglia, l’assessore all’Urbanistica Francesca Cangelli precisa: “L’inserimento nell’ordine del giorno del consiglio comunale ha ad oggetto le osservazioni presentate alla variante che è stata già adottata nel corso della precedente consiliatura e costituisce un atto dovuto, con riferimento alla disciplina normativa del procedimento di variante. Spetta, dunque – prosegue l’assessore – al Consiglio deliberare sulla accoglibilità o meno delle predette osservazioni.
Inoltre la destinazione urbanistica dell’area, anche a prescindere dalla variante adottata, non è a verde. E’ ovvio – conclude l’assessore che anche nel caso di accoglimento delle osservazioni, la zona continuerebbe ad avere una destinazione edificatoria”.
Il Comitato Parco Santa Famiglia risponde alla nota dell’assessore Cangelli con una lettera inviata sempre all’assessore all’urbanistica del Comune di Matera e per conoscenza al sindaco De Ruggieri e ai consiglieri comunali.
Si ringrazia l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Matera Avv.ssa F. Cangelli per aver risposto pubblicamente sul giornale telematico Sassilive in merito alle giuste rivendicazioni del Comitato per la realizzazione del Parco Santa Famiglia.
Solo una breve precisazione al suo comunicato; se l’area in questione fosse già edificabile non ci sarebbe bisogno di approvare la variante urbanistica nella seduta del Consiglio Comunale del giorno 04/02/2016.
Fermo restando, le osservazioni presentate dal Comitato in maniera esaustiva e secondo la normativa vigente; fermo restando, le precedenti precisazioni urbanistiche, con la presente si vuole solo evidenziare che, considerata la mancanza del Regolamento Urbanistico, l’art. 45 della L. 23 del 1999 prevede espressamente il divieto delle varianti urbanistiche.
Sono ammesse solo le varianti puntuali tra le quali non rientra la variante estesa Granulari.
La variante Granulari occupa un’area estesa ad oggi priva di potenzialità edificatoria e non può qualificarsi quale variante puntuale.
Il Comitato Parco Santa Famiglia
Marino Trizio, presidente di Città Plurale, ha inviato una lettera al sindaco di Matera De Ruggieri, al presidente del Consiglio Comunale Tortorelli e all’asssessore all’Urbanistica Cangelli per “non consentire l’ennesima lottizzazione”. Di seguito la nota integrale che ripercorre la storia di contrada Granulari.
Le vigenti Norme Tecniche di Attuazione(N.T.A.) del Piano Regolatore Generale della città di Matera identificano all’art. 85 le Aree Urbane a disciplina Pregressa (AUDP) e, nel caso che ci riguarda, con la sigla AUDP/11 identifica la Lottizzazione Granulari in strada di PRG lato nord-est, con AUDP/12 la Lottizzazione Granulari su strada di PRG lato sud-ovest, e con AUDP/13 la Lottizzazione Granulari. Trattasi delle diverse convenzioni urbanistiche (piani di lottizzazioni) che hanno riguardato in diversi epoche via Taranto, via Cosenza e via Bari. Queste lottizzazioni che, per disposto normativo, godono della disciplina esecutiva già vigente al momento dell’approvazione del nuovo piano regolatore (cd. Piano Nigro), come dispone l’art. 86 delle N.T.A. vigenti, circondano e sono limitrofe alla zona definita LUi/4. La zona LUi/4 Granulari, ai sensi dell’art. 82 delle N.T.A. vigenti, è un Luogo Urbano “di rilevante definizione morfologica con trasformazioni ad attuazione indiretta”. In sede di approvazione della variante al piano regolatore (D.P.R.G. n. 269 del 20.12.2006) la Regione Basilicata, con nota prot. n. 147/07 del 25.1.2007 (pagg. 9 e ss.), così si esprime in merito alla zona LUi/4: “Che per quanto riguarda la Certificazione sui sovraccarichi edilizi ed urbanistici, la stessa, pur attestando che le previsioni di P.R.G. non comportano variazioni della stabilità d’insieme della zona, riporta tuttavia allegata una tabella, ove si rileva per le seguenti zone un aumento dei sovraccarichi rispetto alle precedenti previsioni di P.R.G.: (…) LUi/4; (…)”. Quindi si certifica che nella zona in questione vi è un sovraccarico urbanistico ed edilizio. Ed ancora: “che ciò comporta per tutte le suddette zone (…) la necessità di prevederne lo stralcio, rinviando al Comune l’onere di effettuare i relativi studi geognostici e di richiedere il parere di competenza dell’Ufficio Geologico Regionale in sede di redazione del R.U.(Regolamento urbanistico (…)”. “che pertanto le citate zone, con aumento dei sovraccarichi edilizi ed urbanistici e/o di problematica caratterizzazione geologica, vanno al momento stralciate al fine di espletare le dovute indagini geologiche, riprendendone successivamente l’iter approvativo col Regolamento Urbanistico”. Vi è quindi per la LUi/4 lo “stralcio” urbanistico. Essendo, pertanto, stata stralciata dalle previsione urbanistiche della variante al Piano Regolatore “Nigro” del 2006(approvato nel 2007), alla zona in questione, allo stato ad essa non si applicano le vigenti N.T.A. ma si è in attesa – come dice appunto la Regione Basilicata – della nuova disciplina urbanistica che dovrà tener conto del già accertato ed indiscusso “sovraccarico urbanistico ed edilizio”. Per di più la Regione rinvia la disciplina dell’area in questione all’approvazione del nuovo Regolamento Urbanistico(allo stato abbandonato in qualche cassetto dell’ufficio Urbanistica insieme al Piano Strategico e il Piano Strutturale). Che la zona sia in sovraccarico urbanistico risulta anche dalla circostanza che nelle citate 3 lottizzazioni limitrofe non sono stati rispettati gli “standard” di cui al D.M. n. 1444/1968. Basti pensare, in proposito, alla convenzione di lottizzazione di via Taranto (AUDP/13) del 5.7.1989 dove già si affermava che “per quanto riguarda le aree scaturenti dalla applicazione degli standard urbanistici, quelle previste nel piano sono insufficienti, pertanto una superficie pari a mq. 11.688,00 deve essere compensata economicamente con il Comune.”(il D.M. n.1444/1968 prevede mq. 19,00 per abitante). In detta zona, inoltre, il Comune di Matera pur avendone l’obbligo, ha consentito una edificazione maggiore del previsto(indice di fabbricabilità 0,44) a discapito degli standard tant’è che non ha mai espropriato le aree occorrenti alle opere di urbanizzazione secondaria. Le nuove costruzioni che si intendono insediare nella zona LUi/4 – di una certa entità – non tengono conto che tutta la zona Granulari non risulta dotata delle opere di urbanizzazione sufficienti e adeguate ai bisogni della collettività. Quando le aree limitrofe hanno una dotazione di standard insufficienti la giurisprudenza amministrativa ammette la possibilità per l’amministrazione comunale, in sede di pianificazione o variante, di reperire le medesime in zone contigue, adiacenti o limitrofe a quella omogenea di localizzazione dell’intervento, rispondendo il dimensionamento delle aree ad esigenze primarie, insopprimibili, di ordinato sviluppo urbanistico, civile e qualitativo della comunità (T.A.R., sez. I Latina, Lazio, 04/04/2007, n. 236). Pertanto, ben può l’amministrazione comunale, in una situazione come quella in esame, in cui non era stato possibile realizzare gli standard nelle zone di intervento lottizzatorio originariamente individuate, programmare l’urbanizzazione secondaria come unico intervento, al di fuori di un’area diffusa ed omogenea e, quindi, anche nella zona LUi/4.
Sig. Sindaco, nella campagna elettorale, a più riprese, è stato da Lei affermato, che non sarebbero state più approvate varianti. Affermazione che Lei ha ribadito quando ha presentato la Sua Giunta in conferenza stampa, dichiarando che nella nostra città da troppo tempo si sono salvaguardati gli interessi di pochi.
Per queste Sue dichiarazioni, certamente sostenute dalla sua maggioranza, chiediamo, a Lei Sig. Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale, ai Consiglieri comunali e all’Assessore all’Urbanistica, di dare un forte segnale di discontinuità con il passato, in considerazione delle motivazione su esposte, non consentendo l’ennesima lottizzazione e far si che l’area di Contrada Granulari diventi un parco come richiesto dai residenti.
Marino Trizio, presidente di Città Plurale
Sono pienamente daccordo con Marino Trizio.
Basta speculazione edilizia.
Occupatevi delle cose necessarie alla città cominciando dalla raccolta differenziata dei rifiuti.