Francesco Castelgrande per conto dell’Associazione Migranti Basilicata e Pino Passarelli per conto dell’Associazione Migranti Tutti Metaponto in una nota denunciano la mancata apertura del centro di accoglienza migranti di Palazzo San Gervasio. Di seguito la nota integrale.
Accoglienza:anche il 2023 in totale ritardo.
Anche quest’anno siamo ancora una volta in emergenza: “nulla cambierà”. Dopo i toni trionfalistici dell’apertura a giugno del Centro di Palazzo San Gervasio non sono seguiti i fatti. Le Istituzioni “non esistono”, i tavoli istituzionali anticaporalato ancora una volta fanno chiacchiere in vista delle prossime raccolte stagionali e si opera sempre in emergenza e riattivando Centri di Accoglienza che non sono degni di tale nome. Nei centri di (dis)accoglienza, situati in vecchi capannoni dismessi, c’è molta promiscuità e mancano i servizi essenziali in numero tale da consentire il minimo della dignità. I Centri di (dis)accoglienza scarseggiano di servizi igienici e di punti di cucina dove poter preparare i pasti da parte dei lavoratori. Un rappresentante delle Istituzioni l’anno scorso ha rilasciato una intervista a Radio France asserendo che non avrebbe trascorso nemmeno una notte in quei centri di accoglienza. Anche quest’anno la Regione Basilicata prevede di riaprire il Centro di Palazzo San Gervasio. A tutti i coloro che hanno manifestato positività per l’apertura a giugno della struttura vogliamo ricordare che siamo quasi a fine del mese di luglio e non c’è traccia di allestimento. Si continua nella negazione dei diritti e dignità a queste persone e lavoratori che permettono la raccolta dei prodotti in agricoltura e lo svolgimento di altri lavori, anche se da più parti si ha l’ardire di concepire l’immigrazione come la risposta al problema dello spopolamento e della mancata procreazione.I lavoratori non tollerano più il comportamento di totale indifferenza delle Istituzioni di fronte alle loro condizioni di vita. E la risposta quest’anno è sempre la stessa minestra riscaldata. Nonostante la proroga dei fondi milionari per la costruzione di nuovi centri di accoglienza a Boreano e Lavello a che punto sono i progetti? A noi risulta che neppure un mattone si sia posato. Ci sembra tardiva la costituzione del Tavolo permanente, con l’esclusione di alcuni soggetti, per monitorare la situazione. Anche quest’anno siamo arrivati a ridosso delle campagne stagionali e tutto tace. Chiediamo l’applicazione dei contratti ed in particolare il rispetto dell’orario di lavoro e la relativa paga e non da ultimo il versamento delle reali giornate lavorate,al fine di sconfiggere lo sfruttamento e lo stato di precarietà dei lavoratori. E’ necessario potenziare la rete dei controlli del rispetto delle regole e dell’applicazione dei contratti che pure molte parti siglano ma poi non governano.Ancora una volta la Regione Basilicata ha soprasseduto all’attivazione della Legge 13 del 2016 nonostante alcuni impegni presi nell’audizione in 3° Commissione Consiliare del 12 aprile 2023. E poi si potrebbero utilizzare anche le tensostrutture come quelle presenti nel metapontino.
Facciamo appello a tutti coloro che credono in questi principi e che si battono per questi fini di fare battaglie collettive e senza strumentalizzazioni per la risoluzione definitiva dei problemi esposti.
La nostra parola d’ordine è: fatti e non parole.