Anche la città di Matera, con un proprio stand, grazie alla collaborazione dell’Apt Basilicata, ha partecipato al World Tourism Expo Unesco 2011, in programma dal 16 al 18 settembre ad Assisi (Perugia). Nello spazio espositivo allestito con una gigantografia dei Sassi è stato distribuito materiale informativo sulla storia della città e sulla candidatura a capitale europea della cultura 2019.
Inoltre, l’assessore comunale al turismo, Elio Bergantino, ha partecipato alla conferenza sulle città candidate a capitale europea della cultura 2019, insieme al sindaco di Assisi, Claudio Ricci, a Anna Rita Fiorani, dell’Università dei sapori, a Svetlana Lomeva, coordinatrice del comitato Sofia 2019, Maria Bertone, dell’Uffico turismo del Comune di Urbino, Andrea Cernicchi, assessore alla Cultura di Perugia, e Alberto Cassani, coordinatore del Comitato Ravenna 2019.
Nel corso del suo intervento l’assessore Bergantino ha rimarcato l’assenza del governo nazionale non solo sui temi del turismo, ma anche per quel che riguarda gli investimenti sui siti Unesco ricordando il drammatico crollo di un’antica casa negli scavi di Pompei.
“Il nostro Paese – ha detto Bergantino – potrebbe raddoppiare i turisti arrivando a un’affluenza di circa 50 milioni di persone all’anno. Purtroppo, però, manca una programmazione nel settore della valorizzazione dei beni culturali e delle città d’arte nonostante queste garantiscano un’affluenza in diversi periodi dell’anno, quindi non solo in estate, e non conoscano fasi di crisi”.
L’assessore comunale si è quindi soffermato sulle ragioni della candidatura di Matera. “Noi vogliamo rappresentare la faccia migliore del Mezzogiorno, quella che intende contribuire alla ricostruzione morale e civile dell’Italia. Nel nostro dna c’è un approccio al mondo costruito sulle reti sociali, sulla fiducia, sui valori del rispetto reciproco. E’ grazie a questi elementi che la città ha saputo nel tempo conoscere diversi momenti di riscatto, da vergogna nazionale, a patrimonio dell’umanità e ora a capitale europea della cultura. Siamo un territorio con una vocazione all’agricoltura di qualità, ma attento anche alle sfide del futuro con il centro di geodesia spaziale e gli eccellenti centri di ricerca. Abbiamo lanciato questa sfida insieme all’intera regione incrociando il valore delle nostre radici con la prospettiva dello sviluppo sostenibile. E dando valore alla lentezza, come modello di approfondimento, di riflessione, di ricerca”.
Infine, Bergantino, rivolgendosi alle altre città candidate ha proposto una cooperazione competizione fra città che, come Matera, hanno nel loro dna la dimensione europea. Ed ha tuttavia auspicato che fra i tanti eventi in programma nei prossimi anni nel nostro Paese, almeno quello di capitale europea nel 2019 possa cadere su una città del Sud come Matera.